Rinnovabili • Carta Solare Europea

Nasce la Carta Solare Europea per sostenere il fotovoltaico made in EU

L'atto, redatto dalla Commissione europea, è stato firmato il 15 aprile 2024 a Bruxelles da 23 Stati membri e rappresentanti dell'industria fotovoltaica comunitaria. L'obiettivo?  Sostenere la competitività del manifatturiera solare europeo

Carta Solare Europea
Credits: Belgian Presidency of the Council of the EU 2024 (CC BY 2.0 ATTO)

Nuovo sostegno al fotovoltaico Made in EU

Promuovere un’offerta resiliente di prodotti solari fotovoltaici sostenibili di alta qualità. Espandere l’attuale capacità produttiva. Fornire sostegno a nuovi investimenti nella catena di approvvigionamento dell’energia solare. Questi alcuni degli obiettivi chiave contenuti nella nuova “European Solar Charter“, la “Carta Solare Europea” redatta dall’Esecutivo Ue e presentata ieri a Bruxelles.

Le difficoltà dell’industria fotovoltaica in Europa

L’atto nasce da un chiaro bisogno: continuare a far crescere le installazioni fotovoltaiche nel Vecchio Continente ma senza che la Cina fagociti la domanda di celle e moduli. Non è certo un mistero che oggi la Repubblica popolare sia il principale fornitore di pannelli solari in Europa. E che i prezzi più convenienti del Made in China, unitamente all’attuale spinta inflazionistica, abbiano minato la produzione manifatturiera del Blocco. L’industria comunitaria non riesce a reggere il ritmo e diverse aziende hanno già dovuto ridurre le proprie attività, spostato l’attenzione su altri mercati internazionali o addirittura annunciato la chiusura.

Ma accanto ad un problema di natura commerciale appare sempre maggiore anche il rischio di legare indissolubilmente la riuscita della transizione energetica alla volontà del Gigante asiatico. In questo contesto la Carta solare europea rappresenta l’ultimo strumento della Commissione a sostegno della produzione di pannelli solari in Europea, dopo la proposta di legge Net-Zero Industry Act e l’istituzione dell’Alleanza europea dell’industria fotovoltaica. 

Il settore manifatturiero del solare è fondamentale per raggiungere i nostri obiettivi in materia di energia, clima e competitività“, ha spiegato la Commissaria all’Energia Kadri Simson durante la cerimonia della firma. “Dobbiamo garantire che l’industria fv rimanga forte per il futuro mix energetico europeo incentrato sulle energie rinnovabili. La European Solar Charter riunisce la Commissione, le autorità nazionali e l’industria, promuovendo la cooperazione e sostenendo la fabbricazione di moduli solari in Europa”.

Gli impegni della Carta Solare Europea

La Carta stabilisce azioni immediate che l’Esecutivo Ue, gli Stati membri e i rappresentanti della catena del valore del fotovoltaico devono intraprendere, garantendo il pieno rispetto delle norme sulla concorrenza.

A cominciare dall’impegno nel promuovere “un’offerta resiliente di prodotti solari fotovoltaici sostenibili di alta qualità in Europa”. Come? Attraverso l’attuazione delle disposizioni della legge sull’industria net zero (inserimento di criteri diversi dal prezzo, legato alla condotta aziendale responsabile, all’innovazione, alla sostenibilità e alla sicurezza informatica) nelle aste rinnovabili, nei regimi di sostegno e negli appalti pubblici. Ma anche puntando su applicazioni innovative come l’agrivoltaico, il solare galleggiante e il  fotovoltaico integrato; con un’attenzione specifica a modelli di business innovativi come i progetti chiavi in mano.

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La carta solare Europea chiede anche di includere nei portafogli delle principali aziende del mercato fv, quali grossisti, distributori e installatori, prodotti commisurati alla capacità produttiva dell’UE che soddisfino un’elevata resilienza, sostenibilità e criteri di condotta aziendale responsabile. Fornendo visibilità specifica a qualità e origine di questi prodotti e aumentandone gradualmente il volume.

Di pari passo l’Esecutivo comunitario si impegna a: 

  • facilitare ulteriormente l’accesso ai finanziamenti dell’UE per i progetti di produzione di energia solare;
  • esplorare, in collaborazione con gli Stati membri la possibilità di un importante progetto di comune interesse europeo (IPCEI) per sostenere le innovazioni e la loro prima diffusione industriale nella catena del valore della produzione del solare fotovoltaico;
  • proporre normative lungimiranti sulla progettazione ecocompatibile e sull’etichettatura energetica dei prodotti fotovoltaici;
  • valutare tutte le prove di presunte pratiche sleali, avanzate dal settore o da altre fonti indipendenti.

La promessa della Carta Solare UE

Allo stato attuale 23 ministri dell’Energia dell’UE – tra cui quello italiano – e circa 100 rappresentanti dell’industria fv hanno firmato la Carta. “Con i produttori in crisi e la crescita a due cifre della diffusione del solare minacciata dalla rete e dai ritardi nelle autorizzazioni, l’EU Solar Charter rappresenta un capitolo nella storia fotovoltaica dell’Europa”, ha commentato Walburga Hemetsberger, CEO di SolarPower Europe. “I governi del continente hanno fatto una promessa di alto livello ai nostri produttori, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nelle catene di fornitura strategiche di oggi e di domani. Tuttavia, continuiamo a sollecitare un’azione rapida e misure concrete a livello nazionale e comunitario”.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.