Idrogeno verde per l’industria, da dove cominciare?

Green Hydrogen for industry: A guide to policy making di IRENA fornisce una base per comprendere gli ostacoli che impediscono il pieno contributo dell’idrogeno verde a livello industriale

idrogeno verde per l'industria
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Idrogeno verde per l’industria, tra ostacoli e soluzioni

(Rinnovabili.it) – Oggi il settore industriale rappresenta il principale consumatore al mondo di idrogeno, con oltre 87 milioni di tonnellate impiegate nel solo 2020. Ovviamente la produzione si affida per lo più alle fonti fossili, ma il settore si candida ad essere il miglior banco di prova per l’alternativa “verde”. Raffinerie, impianti chimici e produttori d’acciaio offrono infatti una domanda ampia e centralizzata, fondamentale per lo sviluppo del vettore.

A ricordarlo è il nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), intitolato Green Hydrogen for industry: A guide to policy making. Il documento fornisce una base per comprendere gli ostacoli che impediscono il pieno contributo dell’idrogeno verde per l’industria. Inclusi i costi, i nodi tecnici e quelli politici. Ed evidenzia la gamma di opzioni disponibili per i decisori, inclusi mandati, carbon tax, misure di rilocalizzazione delle emissioni e regimi di sostegno, integrando queste politiche con esempi nazionali. 

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 Il punto di partenza? La domanda esistente. I grandi centri di consumo dell’H2 possono dare il via a economie di scala nella versione verde del vettore, rendendo il passaggio ancora più conveniente rispetto alle nuove applicazioni distribuite. “Ad esempio, 475 tonnellate al giorno di idrogeno verde potrebbero essere utilizzate per alimentare un singolo impianto di ammoniaca con una capacità produttiva di 1 Mt di ammoniaca verde all’anno, o per soddisfare la domanda di rifornimento di circa 6.700 camion al giorno (Siemens et al. , 2020; Trasporti e ambiente, 2020)”, scrive IRENA. “In generale, una domanda più elevata, continua e a lungo termine consente alla produzione di H2 di espandersi, riducendo ulteriormente i costi e permettendo un utilizzo ancora maggiore”.

 Si tratta di una strada già imboccata nell’Unione europea, come confermato Ruud Kempener, responsabile delle politiche comunitarie in occasione della presentazione del rapporto. Kempener ha affermato che la Commissione punta al 50% del consumo di idrogeno verde per l’industria entro il 2030. L’obiettivo attuale è di 5,6 milioni di tonnellate per la fine del decennio, ma l’UE sembra essere in grado di superare il target producendo almeno 10 milioni di tonnellate sul mercato interno e importando ulteriori 10 milioni di tonnellate.

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