Infrastrutture energetiche, il Parlamento UE adotta la nuova norma

Oettinger: “Invece di aspettare fino a 12 anni o più per i permessi, gli sviluppatori di infrastrutture transfrontaliere cruciali – come gasdotti o reti elettriche – avranno davanti solo 4 anni di attesa”

Infrastrutture energetiche, il Parlamento UE adotta la nuova norma(Rinnovabili.it) – A Strasburgo il Parlamento europeo ha dato il suo via libera al progetto di regolamento sugli orientamenti delle infrastrutture energetiche transeuropee.

Il testo, approvato ieri in plenaria, definisce 12 corridoi prioritari dell’Unione europea, tra reti elettriche e gasdotti, e le aree che hanno urgente bisogno di sviluppo sul fronte della distribuzione energetica. Adottato con 539 voti a favore, 85 contrari e 16 astensioni, il nuovo regolamento introduce a livello comunitario i nuovi criteri che dovranno essere soddisfatti per poter beneficiare di procedure autorizzative accelerate, aprendo le porte ad un approccio radicalmente nuovo per i progetti infrastrutturali.

Nel dettaglio questo “taglio burocratico” si applicherà solo alle grandi installazioni, i cosiddetti “progetti di interesse comune”, vale a dire reti di distribuzione transfrontaliere o che abbiano benefici per due o più Stati membri. Presentate le domande dai soggetti sviluppatori, queste verranno esaminate da 12 gruppi di esperti regionali, composti da rappresentanti degli Stati membri, della Commissione e dai gestori di reti.

 

Il voto del Parlamento è stata favorevolmente accolto dal Commissario per l’Energia Günther Oettinger:

 

“Si tratta davvero di una svolta che darà una grande spinta alle infrastrutture tanto necessarie: invece di aspettare fino a 12 anni o più per i permessi, gli sviluppatori di infrastrutture transfrontaliere cruciali – come gasdotti o reti elettriche – avranno davanti solo 4 anni di attesa. In questo modo si risparmierà tempo e denaro aiutandoci a creare un vero e proprio mercato europeo in cui i sistemi di energia siano fisicamente collegati tra loro, mentre consumatori e imprese trarranno vantaggio dai costi bassi della concorrenza”.

 

Il prossimo passo sull’agenda europea sarà l’approvazione formale da parte del Consiglio, per poter far entrare in vigore il regolamento entro il 2014.

 

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