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Mercato dell’accumulo: quale tecnologia di storage è più conveniente?

I ricercatori hanno sviluppato un modello per determinare i costi di 9 tecnologie di stoccaggio nell’arco della loro vita. Le batterie al litio saranno la tecnologia più economica nei prossimi decenni

storage mercato dell'accumulo

 

Nove tecnologie di storage messe a confronto sul fronte “life costs”

(Rinnovabili.it) – Quando si noleggia o si acquista un’automobile, è importante considerare non solo il prezzo di listino, ma anche i costi ricorrenti a lungo termine, come le spese per il carburante e quelle di manutenzione. Secondo i ricercatori dell’Imperial College di Londra decidere in quale tecnologia di storage investire richiede un’analisi simile. Per questo motivo gli scienziati hanno sviluppato un modello d’analisi che determina i costi di 9 soluzioni di accumulo dell’energia elettrica, per tutta la loro vita, a livello di 12 diverse applicazioni: si va dall’idroelettrico a pompaggio (PHES-pumped hydro energy storage), all’accumulo ad aria compressa (CAES), dalle batterie al litio alla produzione di idrogeno, dalle batterie redox al vanadio (vanadium redox battery-VRB) al volano. I risultati del lavoro sono stati pubblicati il 9 gennaio nella rivista scientifica Joule.

 

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Abbiamo scoperto che le batterie agli ioni di litio stanno seguendo le orme dei pannelli solari in silicio cristallino”, afferma l’autore senior Iain Staffell, docente del Center for Environmental Policy del college. “Una volta erano costose e adatte solo alle applicazioni di nicchia, ma ora vengono prodotte in grandi volumi e i loro costi stanno scendendo molto più velocemente rispetto alle tecnologie di storage concorrenti”.

 

Il modello, che incorpora i dati di oltre 30 studi peer-reviewed, mostra che al momento la tecnologia di storage più economico è l’idroelettrico a pompaggio, dove l’acqua viene pompata a un bacino di riserva e poi rilasciata quando necessario azionando delle turbine. Tuttavia, con il passare del tempo, i costi di questa soluzione non diminuiscono, mentre quelli delle batterie agli ioni di litio si riducono, rendendoli l’opzione più conveniente per la maggior parte delle applicazioni dal 2030. “Personalmente, ero sempre piuttosto scettico nei confronti dello storage al litio per applicazioni stazionarie, ma quando si tratta del pianificato – costo di investimento, funzionamento e ricarica, durata della tecnologia, efficienza e degrado delle prestazioni – le batterie agli ioni di litio combinano costi decrescenti e con prestazioni sufficienti a dominare la maggior parte delle applicazioni del sistema energetico”, afferma il primo autore del documento, Oliver Schmidt. “Mi sarei aspettato invece che le altre soluzioni potessero sovraperformarle in alcune applicazioni”.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.