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Bonus ristrutturazione, l’aliquota scenderà inaspettatamente al 30%

Dal 2025 cala l’aliquota associata al Bonus Ristrutturazione o Bonus Casa. Ma un ulteriore decalage imprevisto avverrà dopo il 2028

Bonus ristrutturazione
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Fino al 31 dicembre 2024 il Bonus Casa consente una detrazione del 50% con massimale di spesa pari a € 96.000

Il delicato emendamento del governo al DL 39/2024, approvato in Commissione Finanze al Senato lo scorso 14 maggio, non ha influito solo sul Superbonus. A pagare le spese di un conto troppo salato è anche il più longevo tra i Bonus edilizi: ovvero il Bonus Ristrutturazione. Nata nel lontano 1997, nel 2013 la detrazione conosciuta anche come Bonus Casa, ha permesso uno sconto del 50% sulle spese sostenute per moltissimi interventi edilizi. Ma ora le cose stanno per cambiare ed a partire dal 2025, l’aliquota tornerà nella sua forma originale, scendendo ulteriormente dopo il 2028.

Bonus Casa post 2025

Il principale riferimento normativo del Bonus Ristrutturazione resta l’articolo 16-bis del TUIR ( D.P.R. n. 917 del 1986). Prima di entrare nel merito degli interventi ammessi a questa detrazione è bene chiarire quale sarà il nuovo decalage previsto per i prossimi anni.

L’emendamento del Governo al Dl Superbonus modifica così il Bonus Casa post 2025 che per i prossimi anni prevede:

  • aliquota al 50% con massimale di spesa pari a €96.000 fino al 31 dicembre 2024;
  • aliquota al 36% con massimale di spesa pari a €48.000 dal 1°gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2027;
  • aliquota al 30% con massimale di spesa pari a €48.000 dal 1°gennaio 2028 fino al 31 dicembre 2033.

Questa modifica introdotta la Bonus Casa dall’emendamento del governo è solo una piccola parte del lavoro di riforma totale delle agevolazioni fiscali per l’edilizia in vista del recepimento alle nuove direttive EED e EPBD.

Quali interventi sono agevolabili con il Bonus Ristrutturazione post 2025

Tra gli interventi ammessi al Bonus Ristrutturazione anche nella sua versione post 2025 rientrano tutte le spese sostenute per interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione, oltre a vari interventi di manutenzione straordinaria, sia per le singole abitazioni che per le parti comuni degli edifici residenziali, come disciplinato dall’art.3 del Dpr 380/2001. Puoi trovare un elenco esaustivo di tutti gli interventi ammessi nel nostro approfondimento “Bonus edilizi 2024, la detrazione più longeva: il Bonus ristrutturazione.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.