Rinnovabili • Calcestruzzo a emissioni zero

Recuperare la CO2 per produrre calcestruzzo a emissioni zero: la tecnologia Seratech

La silice ottenuta dalla CO2 dei gas di scarto e dall'olivina, viene sostituita al 40% del cemento Portland comunemente utilizzato nella produzione di cls. Il risultato è un calcestruzzo carbon neutral

Seratech – photo by Helene Sandberg

Il processo permette di abbattere fino a 3 mld di tonnellate di CO2 l’anno

(Rinnovabili.it) – I ricercatori dell’Imperial College di Londra hanno messo a punto un sistema capace allo stesso tempo di catturare Co2 e produrre calcestruzzo a emissioni zero. La tecnologia è nata dagli esperimenti di due dottorandi, Sam Draper e Barney Shanks, che per commercializzare il materiale sviluppato hanno fondato la Seratech. Grazie alle sue caratteristiche uniche questa tecnologia si è aggiudicata anche il primo primo dell’Obel Awards 2022.

Per produrre l’innovativo cls carbon neutral i ricercatori sono riusciti a sostituire parte del contenuto di cemento Portland indispensabile per produrre il calcestruzzo, con un tipo di silice creata utilizzando l’anidride carbonica catturata direttamente dalla canne fumarie della stessa fabbrica. L’additivo cementizio ottenuto si miscela con l’olivina minerale per poi andarsi a sostituire fino al 40% al cemento Portland. Si crea un cerchio virtuoso che recupera le emissioni di CO2 prodotte precedentemente per sviluppare un calcestruzzo a emissioni zero.

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Basti pensare che la produzione di calcestruzzo è responsabile dell’8% delle emissioni globale, per rendersi conto dell’impatto che questa tecnologia potrebbe avere una volta commercializzata: sostituendo quasi la metà del cemento con questo additivo a base di silice si abbattono circa 3 miliardi di tonnellate di CO2 l’anno.

Sostituire la silice ai geopolimeri per produrre sempre più calcestruzzo a emissioni zero

Produrre calcestruzzo carbon neutral senza ricorrere alle compensazioni, per il momento implica sostituire parte del cemento necessario alla sua produzione. Le tecnologie ad oggi utilizzate prevedono la produzione di questi legnati alternativi utilizzando solitamente dei “geopolimeri”, che però non sono disponibili su larga scala. Al contrario, la soluzione Seratech, non necessita di materie prime particolarmente difficili da recuperare, anzi utilizza due elementi abbondanti a livello globale, la CO2 e l’olivina.

Ipoteticamente, la tecnologia Seratech, potrebbe un giorno arrivare a prelevare la CO2 necessaria direttamente dall’aria.

La vittoria dell’Obel Awards 2022 conferma il successo della tecnologia ideata dai due ricercatori inglesi. “È un tale onore ricevere l’OBEL AWARD. Questa visibilità ci aiuterà ad attrarre persone nel settore e a scalare la nostra tecnologia e a scalarla rapidamente. L’umanità non può permettersi di passare 20-50 anni a scalare la tecnologia per fornirci materiali sostenibili. Dobbiamo farlo adesso”, ha concluso Sam Draper.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.