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Ristrutturazione edilizia con la paglia: salubre, bella sicura ed ignifuga

Un involucro estremamente resistente al fuoco, salubre, ecologico, poco inquinante, riutilizzabile e che elimina quasi completamente le necessità di riscaldamento. Sono le case in paglia una soluzione per la ristrutturazione edilizia da tenere in considerazione

Ristrutturazione edilizia
credits foto: Samuel Holzer

La casa di paglia fa parte di una ristrutturazione edilizia a Rablà, Merano

(Rinnovabili.it) – Esistono molteplici soluzioni per partire con una ristrutturazione edilizia della propria casa mettendo in primo piano un design ecologico, circolare e sostenibile. Se la riqualificazione poi si rivolge agli edifici unifamiliari, le possibilità al momento offerte dal mercato sono davvero infinite.

Tra queste ci sono le “case di paglia” o meglio soluzioni costruttive che sostituiscono ai più tradizionali materiali impiegati per l’involucro, balle di paglia combinate con il legno.

Ne è un esempio l’intervento di ristrutturazione completato a Rablà, a pochi chilometri di distanza da Merano. Qui la comunità di architetti Architekturgemeinschaft 15 guidata in questo caso dal designer Michael Reichegger ha scelto di ristrutturare un vecchio edificio sfruttando la paglia quale materia prima.

Viste le condizioni in cui versava la struttura preesistente, i progettisti hanno scelto di smatellare la struttura mantenendo unicamente il seminterrato. Ricostruendo i piani fuori terra mantenendo esattamente lo stesso volume e le stesse forme della casa preesistente.

Pareti calde, ecologiche e ignifughe

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credits foto: Samuel Holzer

Costruire una casa in paglia significa applicare alla lettere i principi dell’economia circolare. Dalla sua produzione fino all’eventuale riciclo, il materiale non smette mai di essere ecologico e non inquinante. La sua lavorazione non comporta rifiuti pericolosi o particolare produzione di CO2, inoltre, alla fine del ciclo di vita dell’edificio, può essere tranquillamente reinserito in natura senza creare nessun danno ambientale.

L’aspetto più interessante ed apparentemente incredibile è che una ristrutturazione edilizia con balle di paglia è ignifuga, ovvero estremamente resistente al fuoco. Questo perchè, a differenza della paglia sfusa che è ovviamente molto infiammante, le balle di paglia raggiungono una compressione solitamente vicina ai 90 kg/mc. Maggiore compressione vuol dire meno presenza di aria ed ossigeno all’interno dell’involucro, riducendo drasticamente la la combustione.

La Casa di Paglia che abbatte i consumi

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credits foto: Samuel Holzer

La casa in paglia altoatesina raggiunge i due piani e sfrutta uno spessore murario di 1,2 metri. Le pareti esterne sono realizzate in paglia, legno e intonaco di calce, garantendo incredibili prestazioni di accumulo di calore, un’ottima performance acustica e un clima interno salubre.

Anche in tema di consumi questa casa in paglia assicura ottimi risultati, mantenendo un elevato grado di isolamento e di conseguenza riducendo i carichi per il riscaldamento, ovviamente impegnativi in una zona climatica come quella del progetto.

Le grandi balle di paglia vengono impilate una sull’altra come mattoncini Lego per poi essere intonacate dentro e fuori. Pavimenti e solai sono in legno mentre anche in questo caso l’isolamento del tetto è in paglia.

La facciata a sud è completamente vetrata garantendo un elevato apporto solare termico. Una stufa riscalda gli ambienti in caso di maltempo, ma per il resto dell’anno la casa è quasi completamente autonoma dal riscaldamento. Per integrare i consumi energetici, il tetto ospita un impianto fotovoltaico mentre un serbatoio per l’acqua piovana riduce i consumi idrici. Come sottolineano i progettisti questa è una delle circa 15 case di paglia esistenti in Alto Adige.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.