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Per la transizione energetica serve urgentemente forza lavoro qualificata

La carenza di competenze e la mancanza di specialisti nelle catene del valore delle tecnologie green potrebbero frenare lo sviluppo delle rinnovabili in Europa e mettere a rischio la decarbonizzazione. L'allarme del Clean Energy Industrial Forum

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Senza le giuste figure professionali la decarbonizzazione europea potrebbe rallentare

(Rinnovabili.it) – Secondo IRENA accelerare la transizione energetica permetterebbe di raddoppiare i posti di lavoro nel settore “energia”, raggiungendo 122 milioni di occupati nel mondo entro la metà del secolo. Perché questo avvenga, però, oltre al sostegno politico, normativo e finanziario, serve anche un quarto fattore fondamentale: le competenze. La diffusione delle energie rinnovabili ha bisogno di forza lavoro qualificata e specializzata, che non lasci scoperto alcun segmento. Di questo tema si è discusso ieri a Bruxelles in occasione della seconda riunione ad alto livello del Clean Energy Industrial Forum (CEIF).

Gli incontri del CEIF nascono con l’obiettivo di rafforzare la base industriale europea per sostenere la transizione energetica e consolidare la catena del valore UE per le tecnologie green. Individuando possibili ostacoli nel percorso. I partecipanti hanno discusso ieri in modo specifico delle carenze professionali con cui l’Europa deve fare i conti e degli sforzi da mettere in campo per colmare il divario. A tal fine il forum ha adottato una Dichiarazione congiunta sulle competenze per sensibilizzare sul problema e mettere in evidenza le iniziative già avviate per risolverlo.

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Transizione energetica e forza lavoro qualificata

“La mancanza di forza lavoro con skill adeguate rischia di costituire un ostacolo significativo agli investimenti ed è riconosciuta come una delle preoccupazioni più serie dal settore”, si legge nel testo. “Un numero sufficiente di personale con le competenze necessarie – in particolare nei settori tecnici e STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) – sarà fondamentale per garantire un’implementazione rapida, costante ed equa di soluzioni energetiche pulite. Assicurandosi che ciò avvenga in modo tempestivo e professionale, sia a monte che a valle della catena del valore”.

La dichiarazione elenca una serie di azioni da mettere in campo, invitando tutte le parti interessate nel settore dell’energia pulita a intensificare gli sforzi e gli investimenti nella formazione. I partecipanti si impegnano a rafforzare i propri programmi di riqualificazione e aggiornamento professionale, investendo maggiormente in istruzione, formazione e azioni per far incontrare domanda e offerta di lavoro; e invitano gli Stati membri dell’UE a sostenere lo sforzo con programmi ad hoc, soprattutto per i dipendenti pubblici, e obiettivi chiari per il miglioramento delle competenze nelle catene del valore strategiche per il REPowerEU.