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Sorgenia investe in un innovativo impianto per la produzione di biometano

Un progetto di economia circolare che valorizza la tecnologia italiana

Sorgenia avvia la costruzione dell’impianto di Marcallo, in provincia di Milano. L’investimento, del valore di circa 20 milioni di euro, consentirà alla Digital Energy Company di realizzare un innovativo impianto per produrre energia rinnovabile a partire dalla frazione organica urbana (FORSU).

L’investimento farà capo a una società controllata da Sorgenia (75%) e partecipata da Agatos (25%), società operante da circa 20 anni nell’impiantistica per la produzione di energia da fonti rinnovabili e partner industriale di Sorgenia in questa operazione.

Si tratta di una realizzazione all’avanguardia che porterà un nuovo e significativo beneficio ambientale: la forsu sarà trasformata in biometano 100% ecosostenibile, senza alcun tipo di emissione, nemmeno odorosa. Gli unici sottoprodotti di questo innovativo processo saranno un combustibile solido di alta qualità, che potrà essere utilizzato nell’industria in sostituzione di carbone o petrolio, e un fertilizzante di qualità, completamente privo di inquinanti.

La tecnologia adottata consentirà inoltre di estrarre alti rendimenti energetici da un materiale
di scarso valore: sarà così possibile produrre, a parità di frazione organica, una quantità di
biometano maggiore. Altro elemento distintivo è la natura tutta italiana dell’operazione: non
solo gli investitori, ma anche la tecnologia, i fornitori ed il finanziatore sono espressioni delle
migliori realtà del nostro Paese.

“Sorgenia avvia oggi una nuova fase di sviluppo e di investimenti nelle diverse fonti rinnovabili, e lo fa con un progetto innovativo e di tecnologia italiana, che garantisce la completa circolarità e che si candida a essere punto di riferimento nel settore delle bioenergie”, ha commentato Gianfilippo Mancini, CEO di Sorgenia.

L’intervento va incontro agli obiettivi di crescita delle rinnovabili definiti dal piano nazionale energia e clima (Pniec), e risponde all’esigenza del nostro Paese di dotarsi di strutture per lo smaltimento dei rifiuti organici, in continua crescita.

Il progetto avrà ricadute ambientali positive sul territorio anche grazie alla realizzazione di opere di protezione dal rischio idrogeologico e all’utilizzo di biomassa proveniente dalla manutenzione boschiva delle aree circostanti. I lavori di costruzione dureranno circa 18 mesi.