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DDL Bilancio 2023, le misure contro il caro energia

Il Consiglio dei Ministri approva il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023. Dentro fino a 21 miliardi per contrastare la crisi energetica

DDL Bilancio 2023
Credits: Governo.it

 Fumata bianca per il DDL Bilancio 2023

(Rinnovabili.it) – Una manovra coraggiosa e coerente, che scommette sul futuro. Con queste parole la premier Giorgia Meloni presenta i principali contenuti del DDL Bilancio 2023, il provvedimento da 35 miliardi di euro dedicato alle previsioni di entrata e di spesa per il prossimo anno. Il testo è stato approvato ieri sera in Consiglio dei Ministri assieme al bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.

“Sono molto soddisfatta del lavoro che abbiamo fatto con questa manovra finanziaria”, ha commentato stamane in conferenza stampa Meloni. “Abbiamo scritto una legge di bilancio che non si limita ad un lavoro ragionieristico ma fa delle scelte politiche […] Abbiamo deciso quali fossero le nostre priorità e abbiamo concentrato le risorse su quelle”. Ossia, precisa la presidente, “crescita” e “giustizia sociale”. “Ovviamente – continua Meloni – come avevamo promesso la voce maggiore di spesa di questo bilancio, proprio per mettere in sicurezza il tessuto produttivo e le famiglie, riguarda il caro bollette. Su una manovra complessiva di 35 miliardi di euro i provvedimenti destinati al caro energia sono circa 21 miliardi”.

DDL Bilancio 2023, quali interventi per l’energia?

Il DDL bilancio 2023 opera in una certa continuità con le misure energetiche approvate sino ad ieri. Il testo, che passa ora al Parlamento e alle autorità europee, conferma ed aumenta gli aiuti riservati al tessuto produttivo nazionale con circa 9 miliardi di euro. Per la precisione sarà rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per le maggiori spese in elettricità e luce, destinato alle piccole imprese come bar, ristoranti ed esercizi commerciali, che salirà dal 30% al 35%. Discorso simile per le imprese energivore e gasivore i cui crediti d’imposta passeranno dal 40% al 45%.

Il governo conferma anche l’intervento per calmierare le bollette delle famiglie in difficoltà con altri 9 miliardi, alzando l’ISEE per accedere agli aiuti a 15mila euro. 500 milioni di euro sosterranno invece la rimozione degli oneri di sistema dalle fatture energetiche di tutti i cittadini. Il DDL Bilancio 2023 proroga anche l’IVA al 5% per il gas fino a marzo e per il comparto sanità e per gli enti locali, compreso il trasporto pubblico locale, stanzia circa 3.1 miliardi. “Vengono recuperate parte di queste risorse da una ridefinizione della norma sugli extra profitti che dovrebbe superare una serie di elementi alla base delle contestazione mosse e consentire di recuperare 2 miliardi e mezzo”, aggiunge la premier. “Anche perché noi alzeremo l’aliquota sugli extra profitti dal 25 al 35%”.