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Droni per ricaricare le auto elettriche, l’ultima idea di Amazon

La famosa azienda di commercio elettronico si accaparra i diritti tecnologici di un nuovo sistema di ricarica volante per i veicoli elettrici

 

droni amazon

 

Uno sciame di droni per ricaricare le auto elettriche

(Rinnovabili.it) – Quella di Amazon per i droni è un passione che conosce ben pochi confini. Dopo aver effettuato le prime consegne volanti con il suo servizio Prime Air, la compagnia è pronta a spingere oltre la tecnologia con una nuova idea: utilizzare i droni per la ricarica mobile dei veicoli elettrici. Utopistico? Probabilmente sì, ma la più famosa azienda di commercio elettronico ci crede al punto da aver già depositato un brevetto presso l’U.S. Patent Office.

 

Al business degli e-charge, Amazon aveva già aperto le porte inserendo nella sua vetrina le colonnine domestiche per auto elettriche firmate dalla Tesla. Il nuovo progetto, però, si libera dalle radici dei tradizioni caricatori stazionari, con l’obiettivo di offrire un servizio mobile e on demand. Il brevetto è stato concesso lo scorso 3 ottobre e descrive alcuni sistemi e dispositivi per il trasferimento di energia da un veicolo a pilotaggio remoto a un secondo mezzo di trasporto, dotato di bersaglio ottico, sia esso un’auto, un camion, una bicicletta, un autobus, una moto, uno scooter, un treno o addirittura una barca.

 

droniNon è di certo la prima volta che si tenta una strada alternativa alla ricarica stazionaria. Dai sistemi induttivi della Bombardier, con placche disseminate sotto il manto stradale, alle stazioni su ruote come Mobi Charger EV, nata dalla partnership tra Eurotech e FreeWire Technologies, il comparto scalpita per far superare ai guidatori di EV, l’ansia da ricarica.

 

Ma l’intero sistema, progettato da Amazon, risulta tecnologicamente ancora più emozionante. Fa il verso alla tecnica di rifornimento in volo, eliminando però qualsiasi intervento umano nella gestione della manovra di carico. Il brevetto descrive nel dettaglio i sistemi per intercettare, agganciare e quindi fare al pieno all’auto. L’idea è quella di creare una piattaforma a cui i proprietari di auto elettriche possano rivolgersi quando a corto di energia, ma anche in grado di rilevare in maniera autonoma il livello delle batterie. Una centrale operativa gestirebbe le richieste inviando gli UAV sul luogo dove si trova il veicolo, sia esso parcheggiato o in movimento.