Legambiente in piazza per la micromobilità elettrica

Equiparare i monopattini alle biciclette. Questa è la richiesta di Legambiente che ieri, davanti al Minsitero dei Trasporti, ha organizzato un sit-in per la micromobilità elettrica. Zanchini: “Imbrigliare la mobilità elettrica è un assoluto controsenso, quando la crisi climatica è una vera e propria emergenza e in Italia si muore di smog”.

Micromobilità
Credits: Luisa Calderaro

Legambiente chiede una riforma del decreto sperimentale sulla micromobilità elettrica.

 

(Rinnovabili.it) – Ieri, a Roma, Legambiente ha organizzato un sit-in davanti al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere nuove regole sulla micromobilità elettrica e la circolazione su strada. Il presidio, accompagnato dall’hashtag #monopattiniliberi, è stato organizzato dall’associazione coinvolgendo anche alcuni rappresentanti politici locali e nazionali, per chiedere al governo lo sviluppo della mobilità elettrica e l’equiparazione della micromobilità alle biciclette, come già avviene negli altri Paesi europei.

 

Secondo Legambiente, infatti, i mezzi elettrici leggeri di micromobilità (come, ad esempio, i monopattini) incontrano degli ostacoli nella loro diffusione dovuti, principalmente, ad un decreto sperimentale approvato a giugno scorso che porrebbe troppi limiti alla loro circolazione e, allo stesso tempo, lascerebbe aperte diverse questioni. Ad esempio, pur stabilendo l’obbligo di patente per i minorenni, il decreto rinvia l’approvazione di chiari regolamenti. Attraverso l’equiparazione di questi mezzi di micromobilità alle biciclette, dunque, si avrebbero dei riferimenti normativi già presenti nel codice della strada e le città potrebbero fissare delle regole specifiche per vietare, per ragioni di sicurezza, la circolazione nelle strade con più rilevante traffico o, di contro, in quelle pedonali più frequentate.

 

“Imbrigliare la mobilità elettrica e pulita è un assoluto controsenso, quando la crisi climatica è una vera e propria emergenza e in Italia si muore di smog. Questi mezzi, anche attraverso la loro diffusione in sharing, sono invece un tassello importante della rivoluzione in corso in una mobilità a emissioni zero, ha dichiarato Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente.

 

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D’altro canto, è pur vero che la diffusione di questi mezzi elettrici di micromobilità è aumentata negli ultimi anni e si stima che in Italia siano almeno 100mila e in forte crescita. Per Legambiente, questi dati sarebbero anche confermati da un sondaggio di SWG, commissionato da LIME (società che produce e gestisce scooter elettrici, bici elettriche e sistemi di car sharing tra cui Uber): oltre 3 intervistati su 4 rispondono che i monopattini elettrici sono decisamente più simili alle biciclette, alle quali dovrebbero essere equiparati, piuttosto che agli scooter, e per quasi 2 utilizzatori su 3, l’utilizzo dei monopattini elettrici dovrebbe essere lasciato totalmente libero.

 

“Secondo l’Air Quality Report 2019 dell’Agenzia europea per l’ambiente”, aggiunge Zanchini, “per i dati 2016, l’Italia ha il valore più alto della Ue di decessi prematuri per biossido di azoto (14.600), ozono (3000) e il secondo valore più alto per il particolato fine PM2,5 (58.600)”.

 

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