Rinnovabili • Nautica da diporto: l’Italia farà il pieno di idrogeno verde

La nautica da diporto italiana fa il pieno di idrogeno verde

Una rete di stazioni di rifornimento a idrogeno rinnovabile per la nautica turistica che copra tutta la penisola, da sviluppare in 3 anni. E integrare in un network mediterraneo di 100 stazioni entro il 2030. È la prospettiva su cui appoggia l’accordo tra il 1° sviluppatore globale di un’infrastruttura che tiene insieme produzione, stoccaggio e rifornimento di idrogeno verde per la nautica da diporto e l’Associazione Italiana Porti Turistici.

Nautica da diporto: l’Italia farà il pieno di idrogeno verde
Foto di Mohamed Masaau su Unsplash

Al via la partnership tra Natpower H e Assomarinas

(Rinnovabili.it) – Entro l’estate 2024 la prima installazione. Nei 3 anni successivi la creazione di una rete di stazioni di rifornimento in Italia. Tutte dedicate all’idrogeno verde. Con cui aiutare la nautica da diporto a fare rotta verso emissioni zero. E un obiettivo di medio termine: 100 stazioni entro 6 anni, non solo in Italia ma anche in altri paesi affacciati sul Mediterraneo.

È l’obiettivo della partnership tra Natpower H e Assomarinas, annunciata oggi, per la diffusione di stazioni di rifornimento a idrogeno nelle marine italiane. Una sinergia virtuosa tra il primo sviluppatore globale di un’infrastruttura che tiene insieme produzione, stoccaggio e rifornimento di idrogeno verde per la nautica da diporto, che si può appoggiare alla casa madre Natpower e alla sua pipeline di progetti rinnovabili lunga oltre 23 GW, e l’Associazione Italiana Porti Turistici.

Decarbonizzare la nautica da diporto

L’impiego dell’idrogeno per decarbonizzare le imbarcazioni da diporto è una delle 5 vie suggerite l’anno scorso da un rapporto commissionato da Icomia, l’organizzazione globale che rappresenta l’industria della nautica da diporto. Insieme a elettrificazione, carburanti drop-in e altre soluzioni ibride ha il potenziale per ridurre del 90% le emissioni di questa branca della nautica. Ma è anche quella che presenta le barriere di ingresso più alte: principalmente, per la scarsità di infrastrutture e volumi produttivi adeguati.

Ad abbattere questa barriera è diretta la partnership tra Natpower H e Assomarinas. Che oltre al dispiegamento della rete infrastrutturale necessaria nei porti italiani – con stazioni di rifornimento disegnate dallo studio di Zaha Hadid – punta anche sulla promozione della ricerca tecnologica nel campo della transizione energetica nel settore della nautica.

“Siamo lieti di poter annunciare la nuova partnership con Assomarinas” – dichiara Andrea Minerdo, CEO di NatPower H – “Riteniamo infatti che l’idrogeno rappresenti una delle soluzioni più efficaci per dare impulso alla transizione verso la completa sostenibilità di tutto il settore della nautica da diporto e dello yachting. In particolare, l’uso dell’idrogeno come vettore energetico, attraverso celle a combustibile e motori elettrici, si sta rivelando una delle opzioni più promettenti, offrendo prestazioni ottimali nel rispetto dell’ambiente”.

Al momento sarebbero in corso trattative con circa 25 porti italiani per l’introduzione di una rete distributiva compatibile con le esigenze della portualità turistica.