Le precipitazioni nel mese di gennaio 2022 ammontano a 4,8 mm medi su tutto il bacino piemontese con un deficit tra il 90% e il 95%, mentre sono sessantotto i giorni trascorsi dall’ultima volta che la nostra regione ha visto cadere qualche millimetro in più di pioggia, ovvero l’ 8 dicembre 2021.
Il Piemonte attualmente sconta un lieve ritardo rispetto agli obiettivi fissati, che si conta di recuperare, a partire dal 1 gennaio 2023, attraverso misure temporanee di riduzione per 681 tonnellate/anno e 8836 tonnellate di misure strutturali.
Lo scopo principale del regolamento riguarda la messa in sicurezza delle infrastrutture e le procedure di certificazione delle stesse, con particolare attenzione alle procedure di valutazione di impatto ambientale (Via) e di valutazione ambientale strategica (Vas).
Nello specifico sono stati analizzati gli articoli 11, 12 e 13 (con i relativi emendamenti) della proposta di legge 125 presentata da Valter Marin (Lega) che riguardano anche le abilitazioni di professionisti, il valore minimo delle misure dei servizi igienici in seguito alle ristrutturazioni, l’utilizzo dei sottotetti e i lavori di restauro e risanamento conservativo da portare a termine su edifici che si trovano nei centri storici e nelle aree vincolate
Il 13 dicembre il lancio ufficiale del progetto promosso da Ener.bit con il supporto tecnico-scientifico dell’Energy Center del Politecnico di Torino e di WEC Italia. Interesserà 74 comuni della provincia piemontese coordinati da un unico regista con competenze tecniche e capacità amministrative e finanziarie. Un caso unico nel panorama italiano. Rinnovabili.it ne discute con il professor Sergio Olivero del PoliTO
Tre le linee d’intervento: miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani per un importo di 600mila euro; ammodernamento e realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata per 450mila; ammodernamento e realizzazione di nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio di materiali assorbenti a uso personale, i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e tessili per altri 450mila
Predisposto dalla regione un piano di controllo territoriale per la ricerca attiva di animali morti con la collaborazione di Carabinieri forestali e Protezione Civile