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Rassegna Stampa dal 24/08/07 al 30/08/07

h4. Scozia: birra e whisky per produrre bioetanolo

30/08/07 – Dundee – Un progetto di ricerca condotto dalla University of Abertay Dundee in Scozia, finanziato dal Carnegie Trust Research Grant (Fondo per la ricerca scozzese), ha sperimentato la possibilità di utilizzare i sottoprodotti ottenuti dalla lavorazione della birra e del whisky per ricavare bioetanolo. L’obiettivo è quello di riuscire a sfruttare materie prime che altrimenti verrebbero scartate per essere utilizzate come mangimi per animali. Il responsabile del progetto, Graeme Walker, dichiara che al momento i problemi di natura tecnica non mancano per convertire gli scarti della biomassa in bio-carburante, ma è comunque la strada giusta da seguire se si vuole raggiungere un futuro di sicurezza energetica basato sulla sostenibilità. (fonte Ansa)

h4. Spagna: adottate nuove norme a sostegno delle rinnovabili

30/08/07 – Madrid – Sono stati resi noti i dettagli delle nuove regole che entreranno in vigore il prossimo anno e che modificheranno il sistema attuale in materia di aiuti ed incentivi per la produzione delle energie da fonti rinnovabili. In primo luogo verrà garantito un rendimento del capitale del 7% agli impianti eolici e idroelettrici che venderanno la propria produzione direttamente alle compagnie energetiche; tra il 5 e il 9% se gli impianti rientreranno nel consorzio del mercato elettrico. Queste tariffe verranno riviste ogni quattro anni e si baseranno su gli obiettivi raggiunti da ogni tipo di energia rinnovabile e dall’eventuale abbattimento dei costi. Gli aiuti si applicheranno agli impianti che inizieranno la loro attività dal primo gennaio 2008, per quelli già funzionanti si applica il regime vigente, fino alla data del 2012. Un ulteriore aspetto importante riguarderà invece un obbligo di progettazione: gli impianti dovranno sostenere qualsiasi salto di tensione della rete, senza possibilità di disconnettersi. Gli impianti esistenti che si doteranno di questa ulteriore tecnologia riceveranno un incentivo extra per altri cinque anni. (fonte Ansa)

h4. La Smart vince il titolo “EcoGlobe”

30/08/07 – Colonia – La piccola utilitaria ha ricevuto il premio EcoGlobe quale vettura più ecologica, ed è stato assegnato a due diverse versioni dell’innovativa vettura. Di questo prestigioso riconoscimento possono fregiarsi infatti sia il modello smart fortwo electric drive (ed) a trazione elettrica sia la smart fortwo cdi, la “CO2-Champion” con motore diesel. Il premio EcoGlobe è stato conferito dalla Devk, una delle più importanti compagnie di assicurazioni tedesche. La smart fortwo electric drive è equipaggiata con un motore elettrico azionato da una potente batteria ecologica al cloruro di sodio-nickel. Una volta caricata, smart fortwo electric drive da 30 kW/41 CV ha un’autonomia di circa 115 chilometri e la batteria può essere ricaricata tramite qualsiasi presa elettrica da 230 Volt. La nuova smart fortwo cdi da 33 kW/45 CV, in vendita da aprile 2007, rappresenta attualmente la vettura di serie con il consumo più ridotto al mondo: con soli 3,3 litri per 100 Km, l’agile due posti può percorrere circa 1.000 chilometri senza dover fare rifornimento. Vanta le emissioni di anidride carbonica più ridotte al mondo, meritandosi il titolo di “CO2-Champion”. Grazie a tali caratteristiche, i due modelli vincitori del premio EcoGlobe vantano una sintesi di agilità, economicità ed ecocompatibilità senza paragoni. (fonte motori online.com)

h4. Grandi investimenti per l’eolico off-shore

29/08/2007 – Bruxelles – La società Douglas-Westwood che conduce analisi di mercato, prevede un futuro roseo per quanto riguarda lo sviluppo di parchi eolici marini. Secondo la stima, nei prossimi cinque anni il giro d’affari si attesterebbe su quasi 12 miliardi di dollari. Le installazioni addizionali raggiungeranno una capacità di 3,6 GW, che se paragonati con l’attuale parco esistente di 1000 MW, dà l’idea di quanto possa essere lo sviluppo futuro. I paesi che ne beneficeranno saranno il Regno Unito in maniera predominante con 1645 MW e la Germania con 536 MW, sia per le condizioni ambientali sia per le politiche economiche favorevoli nei confronti degli investimenti.

h4. Vigevano: centrale a biomasse entro il 2009

29/08/2007 – Vigevano – E’ stato sottoscritto un nuovo accordo tra il Gruppo Radici Finance e la Multiutility Asm di Vigevano per la costruzione di una nuova centrale elettrica alimentata a biomasse. La Multiutility Asm, socio di maggioranza, fa sapere che l’investimento sarà di oltre 25 milioni di euro, la struttura occuperà una superficie di 60.000 m² e sarà in grado di produrre 145 Gwh all’anno di energia (fonte Ansa).

h4. Centri urbani verdi: ma il traffico?

29/08/2007 – Roma – Il rapporto stilato dall’Istat dedicato agli “Indicatori ambientali urbani” ha preso in considerazione 111 comuni capoluogo di provincia, dove risiedono circa 17 milioni di persone (il 29,5% della popolazione totale). Da una prima analisi risulta che nonostante le città siano continuamente ingolfate dal traffico, aumenta la percentuale della raccolta differenziata (+ 7,1%), e c’è una leggera crescita del verde urbano (+1%). Mentre il numero degli autoveicoli circolanti sul territorio ha subito un lieve aumento, la parte del leone la fanno i motocicli: il loro numero tocca i 115,6 per mille abitanti, con un aumento del 7,3%. Un vero e proprio boom per le due ruote, se si pensa che dal 2000 l’aumento è stato del 56,7%. Sotto il profilo dell’inquinamento atmosferico il Nord e il Centro conquistano la maglia nera per aver superato il valore limite di Pm10 per la salute umana in un numero medio di giornate, attestandosi sul 67,2 (+7,3% rispetto al 2005). Nel 2006 il consumo di gas metano per uso domestico e per riscaldamento è diminuito del 4,8% rispetto al 2005. In calo anche il consumo di energia elettrica per uso domestico (- 6,2%). I comuni più rispettosi verso l’ambiente sono stati Trento, Venezia e Modena, ultimi invece nella classifica i comuni di Massa, Enna e Olbia. (Fonte Ansa)

h4. Bolzano: nuovo sito e libro sulla sostenibilità

29/08/2007 – Bolzano – Un gruppo di ricercatori ha condotto un rilevamento e effettuato uno studio sviluppando 74 indicatori per i settori ambiente, società ed economia che servono a rendere misurabile la sostenibilità di un territorio e indicano l’influsso sullo sviluppo sostenibile di ogni singolo comune altoatesino. La ricerca è stata pubblicata dalla casa editrice Athesia con il titolo: ”Alto Adige sostenibile?”, integrata dal relativo portale web www.sustainability.bz.it .Promotori dell’iniziativa sono stati l’Agenzia Provinciale per l’Ambiente, l’Istituto per l’Ambiente Alpino dell’Eurac insieme all’Ire della Camera di Commercio di Bolzano. Il portale web mette a disposizione degli utenti i dati con ulteriori strumenti di elaborazione interattivi con la possibilità di attingere al proprio check di sostenibilità e osservare la propria posizione rispetto ad altri comuni. I dati presenti sul portale web vengono costantemente aggiornati così da rendere possibile un progressivo monitoraggio della situazione comunale. (fonte Ansa)

h4. Pannelli solari sugli stadi americani

28/08/2007 – San Francisco – Molte società sportive di baseball statunitensi hanno deciso di avviare un progetto per la produzione di energia da fonte rinnovabile, e allo stesso tempo di lanciare un messaggio eco-sostenibile che supporti questa iniziativa. 590 pannelli solari saranno installati sulla copertura dello stadio di baseball della San Francisco Giants, e serviranno a potenziare la disponibilità di energia elettrica per le trasmissioni televisive e i collegamenti. Altre società come la Colorado Rockies, la Washington Nationals e la Cincinnati Reds, sono impegnate in altre iniziative che riguardano la costruzione di uno stadio con materiali riciclati, l’installazione di pannelli e la produzione di energia ad emissioni zero in concomitanza di manifestazioni sportive di alto rilievo. (fonte Ansa)

h4. Pillole di borano di ammonio per catturare l’idrogeno

28/08/2007 – Roma – I ricercatori americani della Pacific Northwest Laboratory di Richland nello stato di Washington, nota società chimica americana, hanno presentato uno studio che consente di migliorare la disponibilità e lo stoccaggio dell’idrogeno per alimentare gli autoveicoli del futuro. La novità riguarda la produzione di pillole all’idrogeno: la loro composizione chimica farebbe ricorso a una sostanza chiamata borano di ammonio che ha la particolarità di catturare l’idrogeno e renderlo disponibile per il consumo. Il peso di ciascuna pillola è di settantacinque milligrammi, e può catturare e rilasciare lentamente 1,8 litri di idrogeno; tra i vantaggi riscontrati, maggiore leggerezza, occupazione di meno spazio, e uno stoccaggio più sicuro rispetto ai gas sotto pressione utilizzati oggi nelle auto all’idrogeno.Le prossime ricerche si focalizzeranno sulla manipolazione dell’idrogeno in funzione della temperatura e della quantità di pillole inserite nel motore. (fonte Ansa)

h4. Vienna: al Convegno ONU rispunta il nucleare

28/08/2007 – Vienna – Dall’ultimo rapporto presentato nella capitale austriaca alla Conferenza Onu sul clima dal Segretariato dell’UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change), tra le misure proposte dagli esperti per combattere il riscaldamento globale, oltre all’utilizzo delle fonti rinnovabili, si ripresenta la possibilità di continuare ad investire sul nucleare. Secondo gli esperti, esiste un collegamento fra i mutamenti climatici e la produzione di CO2 da parte dell’uomo, e sarebbe necessario cambiare la destinazione degli investimenti fino al 2030 in modo da destinare altri 108 miliardi di euro alle centrali nucleari, elettriche e altre fonti di energia rinnovabile, e a centrali a petrolio e gas dotate di filtri CO2. (fonte Ansa)

h4. Porche, auto da corsa ibride

27/08/07 – Roma – Gli attivisti di Greenpeace hanno aspramente criticato uno dei miti più seguiti dal popolo degli amanti delle auto da corsa: la Porche. Secondo le accuse la casa automobilistica produrrebbe auto troppo potenti e poco attente alla salvaguardia ambientale. La risposta da Stoccarda non si è fatta attendere e dopo aver puntualizzato sul ruolo effettivo delle auto nell’inquinamento globale si è parlato di una nuova generazione di auto, dopo la Cayenne ibrida, la “piattaforma” ibrida allo studio sarebbe adattabile su una vasta gamma di modelli in una nuova “filosofia Porche. (fonte motori.alice.it)

h4. Serbia nasce la casa in “bottiglia”

27/08/07 – Belgrado – Nella a Kragujevac nella Serbia centrale, insieme ai suoi allievi, Tomislav Radovanovic un professore di fisica ha dato vita ad una casa di 60 m2 interamente costruita con bottiglie di plastica. Per portare a termine l’abitazione sono state necessarie 14.000 bottiglie ed altri materiali presi dalla natura. Il costo di questa casa, che dista 130 km da Belgrado, è irrisorio e a detta del professore la casa risulta comoda e non energivora, grazie al potere isolante (sempre a detta dello stesso Radovanovic) delle bottiglie di plastica. Per il professore “In caso di terremoto, preferirei trovarmi in questa casa piuttosto che in una di mattoni” ma sulle qualità antincendio della sua creazione non si hanno notizie. (fonte ansa)

h4. I tornado come fonte rinnovabile

27/08/07 – Roma – Sfruttare la potenza dei tornado per produrre energia pulita, l’idea è di Louis Michaud, un ingegnere in pensione esperto di tornado. Attualmente l’ingegnere sta cercando di convincere qualche centrale termoelettrica a fargli costruire una torre in grado di far crescere tornado tramite un motore a vortice, sfruttando il calore prodotto dalla centrale che verrebbe fatto salire in quota grazie a ventole, poi spente e usate come turbine una volta che il tornado è ‘operativo’. I costi previsti per la realizzazione sfiorano i 60 milioni di dollari ma potrebbero garantire energia pulita per 200.000 abitazioni con una torre di 200 metri di diametro, con un’altezza variabile da 1 a 20 chilometri e 10 turbine alla base, per un totale prodotto di 200 megawatt. (fonte ansa)

h4. Biodiesel dalle lettiere dei polli

27/08/07 – Roma – Foster Agblevor, un ingegnere dell’università di Virginia Tech, ha presentato al congresso dell’American Chemical Society una macchina portatile che converte la lettiera dei pennuti in biodiesel. L’apparecchio sfrutta la pirolisi, la reazione con cui il materiale, che contiene oltre alle feci dei polli anche segatura e trucioli di legno, viene vaporizzato. Spiega Agblevor che “il vantaggio di questa macchina è che può essere usata direttamente negli allevamenti e oltre a produrre biocarburante elimina i microorganismi della lettiera che possono causare malattie”. Lo sviluppo dello strumento è stato possibile grazie a un finanziamento di un milione di dollari di una fondazione americana. (fonte ansa)

h4. Onu e Usa, per l’ambiente strade diverse

27/08/07 – New York – Mediante strade diverse Onu e Usa hanno mostrato al mondo la loro esigenza di preparare una nuova intesa internazionale che sostituisca il protocollo di Kyoto. L’Onu oggi a Vienna ha inaugurato una serie di negoziati nell’ambito della Convenzione sul Clima e il Protocollo di Kyoto, fino al 31 agosto i rappresentanti di oltre cento Paesi discuteranno le modalità per ridurre le emissioni dei gas serra dal 2012, quando scadrà il Protocollo firmato nella città giapponese. Un dibattito tra capi di Stato e di governo sul cambiamento climatico si terrà al Palazzo di Vetro, alla vigilia dell’apertura della 62esima sessione dell’Assemblea generale dell’Onu. A Washington invece, per il 27 settembre, è prevista una riunione internazionale parallela a quella di Bali prevista dal 3 al 14 dicembre. Il sottosegretario americano per i negoziati sulle misure contro il riscaldamenteo globale, Paula Dobriansky, ha dichiarato all’agenzia giapponese Kyodo che la strategia americana tende a favorire misure “dal basso” piuttosto che imporre una politica comune, come nel caso del protocollo di Kyoto. (fonte ansa)

h4. A Vienna per un accordo sul clima

27/08/07 – Roma – Per legambiente è molto importante, al prossimo vertice internazionale sul clima di Vienna “che i governi più responsabili siano consapevoli di quanto questo frangente sia delicato e facciano tutto il possibile per trovare un accordo che vincoli anche quelli più riluttanti nonché a più alte emissioni come gli Stati Uniti, o come la Cina, l’India e il Brasile, anche se non rientrano nell’obiettivo Uno”. E perché la posizione dell’Europa possa essere più incisiva al tavolo delle trattative è necessario rimboccarsi le maniche dato che in Italia secondo legambiente “Fino a oggi abbiamo solo peggiorato la situazione, basti pensare che all’inizio del 2007, a un anno dal fatidico inizio della fase attuativa di Kyoto (che prenderà il via il 1° gennaio del 2008), l’Italia, che si è impegnata a ridurre le emissioni del 6,5% rispetto ai livelli del 1990, ha continuato ad inquinare ritrovandosi a +18,6%” (fonte Legambiente.com)

h4. Il freddo senza eletticità dalla Danimarca

27/08/07 – Roma – I ricercatori del centro danese di ricerca Risoe lavorano a nuove tecnologie per la produzione del freddo, la soluzione da loro proposta richiede il ricorso a dei magneti da utilizzare insieme a materiali in ceramica. L’ accoppiata sarebbe in grado di far funzionare dei sistemi di raffreddamento senza quasi ricorrere all’energia elettrica e con un’efficacia tre volte superiore agli apparecchi esistenti. Ora il lavoro sarà concentrato sulla preparazione di un prototipo che si prevede di poter realizzare nel 2010. Il quotidiano Berlingske Tidende scrive che l’utilizzo su vasta scala però richiederà tempi più lunghi, mentre nel breve periodo il nuovo sistema si potrà applicare a piccoli sistemi, come le macchinette per le bibite gassate. (fonte ansa)

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Rinnovabili • Giornata mondiale della terra

Giornata mondiale della terra: cos’è e quando si festeggia?

Giornata della Terra: l'evento che ogni anno mobilita un miliardo di persone per la salvaguardia del Pianeta Terra. - Earth Day

Giornata (mondiale) della Terra

Giornata mondiale della terra
Giornata Mondiale della Terra

La Giornata Mondiale della Terra è una manifestazione internazionale per la sostenibilità ambientale e la salvaguardia del nostro pianeta.

Conosciuta nel mondo come Earth Day, la Giornata della Terra di aprile, è levento green che riesce a coinvolgere il maggior numero di persone in tutto il pianeta. Si calcola infatti che ogni anno, nel periodo dell’equinozio di primavera, si mobilitino circa un miliardo di persone.

Storia della Giornata Mondiale della Terra

L’Istituzione della Giornata mondiale della Terra si deve a John McConnell, un attivista per la pace che si era interessato anche all’ecologia: credeva che gli esseri umani abbiano l’obbligo di occuparsi della terra e condividere le risorse in maniera equa. Nell’ottobre del 1969, durante la Conferenza dell’UNESCO a San Francisco, McConnell propose una giornata per celebrare la vita e la bellezza della Terra e per promuovere la pace. Per lui la celebrazione della vita sulla Terra significava anche mettere in guardia tutti gli uomini sulla necessità di preservare e rinnovare gli equilibri ecologici minacciati, dai quali dipende tutta la vita sul pianeta.

La proposta ottenne un forte sostegno e fu seguita dal festeggiamento del “Giorno della Terra” della città di San Francisco: la prima celebrazione della Giornata della Terra fu il 21 marzo 1970. La proclamazione della Giorno della Terra ufficializzava, con un elenco di principi e responsabilità precise, un impegno a prendersi cura del Pianeta. Questo documento venne firmato da 36 leader mondiali, tra cui il Segretario generale delle Nazioni Unite U Thant, Margaret Mead, John Gardner e altri (L’ultima firma di Mikhail Gorbachev è stata aggiunta nel 2000).

Un mese dopo, il 22 aprile 1970, la definitivaGiornata della Terra – Earth Day” veniva costituita dal senatore degli Stati Uniti Gaylord Nelson, come evento di carattere prettamente ecologista. Questa Giornata della Terra era però pensata come una manifestazione prettamente statunitense, fu Denis Hayes (il primo coordinatore dell’Earth Day) a rendere la manifestazione una realtà internazionale: dopo aver “contagiato” le città americane, Hayes fondò l’Earth Day Network arrivando a coinvolgere più di 180 nazioni.

giornata mondiale della terra 2023
Villaggio per la Terra 2023 a Roma

La proclamazione della Giornata della Terra si inseriva in un contesto storico dove si era appena presa coscienza dei rischi dello sviluppo industriale legato al petrolio: nel 1969 a Santa Barbara, California, una fuoriuscita di greggio aveva ucciso decine di migliaia di uccelli, delfini e leoni marini. L’opinione pubblica ne fu scossa e gli attivisti iniziarono a ritenere necessaria una regolamentazione ambientale per prevenire questi disastri.

earth day giornata terra
Nel 2020 si è celebrato il 50° anniversario della Giornata Mondiale della Terra – Earth Day

Giornata Mondiale della Terra: le prime celebrazioni

Le prime celebrazioni del Giorno della Terra si svolsero in duemila college e università , circa diecimila scuole primarie e secondarie e centinaia di comunità negli Stati Uniti. Anche se l’evento ebbe una portata nazionale si dovette aspettare il 1990 per vedere un altro Earth Day significativo.

Nel 1990 la Giornata della Terra mobilitò 200 milioni di persone in 141 paesi ponendo l’attenzione sulle questioni ambientali nel palcoscenico mondiale. Le attività del giorno della Terra nel 1990 diedero un impulso enorme alla cultura del riciclo in tutto il mondo e contribuirono ad aprire la strada per il Summit della Terra organizzato dalle Nazioni Unite nel 1992 a Rio de Janeiro.

Per trasformare la Giornata della Terra in un evento annuale, piuttosto che uno che si verificava ogni 10 anni, Nelson e Bruce Anderson, organizzatori principali dell’ Earth Day New Hampshire nel 1990, hanno costituito Earth Day USA. Questo comitato ha coordinato le successive celebrazioni del Giorno della Terra fino al 1995, incluso il lancio di EarthDay.org. Dopo il 25 °anniversario del 1995, l’organizzazione passò all’attuale Earth Day Network.

Nel 2000 la Giornata mondiale della Terra combinò lo spirito originale dei primi Earth Day con l’internazionalismo dell’evento del ’90. Il 2000 fu il primo anno in cui venne usato Internet come strumento principale di organizzazione: questo si rivelò prezioso a livello nazionale e internazionale. Kelly Evans direttore esecutivo, arruolò più di 5.000 gruppi ambientali al di fuori degli Stati Uniti, raggiungendo centinaia di milioni di persone con un record di 183 paesi. Leonardo DiCaprio fu l’ospite ufficiale dell’evento, e in circa 400.000 parteciparono all’evento principale non ostante la pioggia fredda di quel giorno.

Alcuni scatti dal Villaggio per la Terra 2018 (Earth Day – Giornata della Terra a Roma)

La Giornata Mondiale della Terra Oggi: Una Festa Globale

Grazie al crescente interesse per la manifestazione, oggi la Giornata mondiale della Terra è diventata la Settimana mondiale della Terra: nei giorni vicini al 22 aprile, numerose comunità festeggiano per un’intera settimana con attività incentrate sulle tematiche ambientali più attuali. Gli eventi vengono utilizzati per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche della sostenibilità, e dagli attivisti, per fare analisi degli scenari odierni e proporre soluzioni concrete. Nel 2017, durante la Settimana della Terra e in aperto contrasto con le nuove “politiche negazioniste” di Trump,  si è svolta in decine di città, la Marcia per la Scienza, seguita dalla mobilitazione popolare del clima (29 aprile 2017).

Nell’ambito dell’Earth Day Network, “Earth Day Italia” è considerato uno dei migliori comitati organizzativi, tanto che nel 2015 l’organizzazione italiana è divenuta sede europea del network internazionale. L’edizione del 2016 ha rappresentato un momento di straordinaria importanza per Earth Day Italia, grazie al succedersi di eventi importanti fra cui l’eccezionale visita a sorpresa di Papa Francesco e il collegamento in live streaming con il Ministro Galletti da New York, in occasione della storica firma del primo accordo universale sul cambiamento climatico (COP21).

Villaggio per la Terra – Roma 2017

Ogni anno a Roma, nella bella cornice di Villa Borghese, prende vita il Villaggio per la Terra: una settimana di eventi per tutte le età, che culminano con una serie di imperdibili concerti.

Nel 2017 tra la Terrazza del Pincio e il Galoppatoio di Villa Borghese, Earth Day Italia ha organizzato 5 giorni in cui si sono alternati eventi sportivi, concerti, esposizioni, mostre, convegni, spettacoli, laboratori, attività didattiche, giochi per bambini e ottimo cibo.

Tra i tanti eventi che hanno caratterizzato il Villaggio per la Terra 2017, il principale è stato il Concerto per la Terra. La serata gratuita, che ha preso il nome di “Over the Wall, Mecenati della Bellezza”, è stata presentata da Fabrizio Frizzi ed ha visto la partecipazione degli Zero Assoluto, Noemi, Sergio Sylvestre, Soul System, Ron e La Scelta.

Nel Galoppatoio di Villa Borghese il Villaggio dello Sport ha offerto a tanti la possibilità di praticare decine di discipline sportive differenti, di sperimentare simulatori sportivi virtuali, di assistere alle dimostrazioni di grandi campioni e di lanciarsi in gare, tornei e contest sempre divertenti e all’insegna della sostenibilità. In questo contesto il Coni, il Comitato Paralimpico e decine tra federazioni, associazioni e società sportive, club e campioni hanno offerto un importante contributo in difesa dei valori più autentici dello sport e dell’ambiente.

A caratterizzare maggiormente le attività per i giovani studenti romani è stato il premio “Io Ci Tengo” (#IoCiTengo). Nato per portare l’attenzione delle scolaresche sulle tematiche ambientali, il premio ha cercato di catalizzare progetti, lavori artistici e reportage che raccontassero in maniera innovativa e rivoluzionaria come trasformare il deserto di cemento delle nostre città in una foresta. Fu proprio Papa Francesco, con una partecipazione a sorpresa durante l’edizione 2016, a lanciare il messaggio “Voi trasformate deserti in foreste”. Le scuole hanno partecipato in tanti modi: foto, disegni, articoli, storie e video; con fantasia e immaginazione hanno conquistato l’attestato di Testimone della Terra 2017, mentre i vincitori sono stati nominati Ambasciatrici della Terra 2017.

Inoltre, durante il Villaggio per la Terra, sono state dedicate delle intere giornate sia alla mobilità sostenibile che ai libri, riconoscendo alla mobilità green e alla cultura ruoli fondamentali nel cambiamento verso una cultura della sostenibilità.

Villaggio per la Terra – Roma 2018

La Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite è stata celebrata anche nel 2018 con una grande partecipazione che ha portato a Villa Borghese oltre 150.000 persone. Questa 48ª edizione ha visto un Earth Day ricchissimo di iniziative ed venti. Cinque giornate (dal 20 al 25 aprile) dedicate alla tutela del Pianeta con un focus sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite con altrettante piazze multimediali dedicate agli obiettivi che hanno ospitato talk, laboratori e mostre.

Le attività per i giovani erano inquadrate dal Villaggio per lo Sport, dal Villaggio per Bambini e dal Villaggio per ragazzi.

Il Villaggio per lo Sport ha offerto tantissimi giochi gratuiti e assistiti, ma anche dimostrazioni e tornei. Il Villaggio per Bambini ha ospitato molte attività didattiche che hanno divertito i piccoli, dal grande Parco della Biodiversità dei Forestali, alla Pompieropoli dei Vigili del Fuoco, dagli esperimenti su vulcani e terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica, al Planetario dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Il Villaggio dei Ragazzi, dedicato ai più grandicelli e alla scuola è stato protagonista del Festival dell’Educazione alla Sostenibilità e degli Stati Generali dell’Ambiente dei Giovani. A completare i programma per gli adolescenti tanti workshop, iniziative e la staffetta planetaria per la pace #RUN4UNITY.

Durante tutte e cinque i giorni i bambini si sono potuti cimentare con l’Orienteering, il canottaggio simulato, pallavolo, cavalcata sui pony, scherma, ping pong, e-bike, pallamano, tennis, calcio, tiro a segno con la fionda, tiro con l’arco e una alta parete da arrampicata.

Giornata della Terra 2019, proteggiamo la nostre specie

Protect our species – Proteggi le nostre specie”. Questo il tema della Giornata della Terra 2019. Oggi gli scienziati parlano senza troppe remore di una sesta estinzione di massa, di un “annichilimento biologico” della fauna selvatica. E a differenza delle precedenti cinque estinzioni di massa, causate da catastrofi e disastri naturali, questo sarebbe il primo evento provocato dall’uomo. La distruzione e lo sfruttamento degli habitat unitamente agli effetti del cambiamento climatico stanno, infatti, guidando la perdita di metà della popolazione mondiale di animali selvatici.

Tutti gli esseri viventi hanno un valore intrinseco e ognuno gioca un ruolo unico nella complessa rete della vita – scrive Eart Day Network – Dobbiamo lavorare insieme per proteggere le specie minacciate e in via di estinzione: api,  barriere coralline, elefanti, giraffe, insetti, balene e altro ancora. La buona notizia è che il tasso di scomparsa può ancora essere rallentato e molte delle nostre specie in declino possono recuperare ma solo a patto di lavorare assieme per costruire un movimento globale di consumatori, elettori, educatori, leader religiosi e scienziati che pretendano un’azione immediata”.

L’appuntamento 2020 con la Giornata Mondiale della Terra diventa una maratona online

Nel 2020 la manifestazione ha celebrato il suo 50esimo anniversario in corrispondenza delle prime chiusure nazionali per arginare la pandemia di COVID-19. Ma la crisi del coronavirus non ha intaccato lo spirito della manifestazione che, in risposta ai lockdown e alle cancellazioni degli eventi in pubblico, si è trasformata in una gigantesca maratona virtuale. Una staffetta digitale che, per 24 ore, ha attraversato il globo raccogliendo azioni grandi e piccole, testimonianze e impegni a favore del Pianeta. “Il coronavirus può costringerci a mantenere le distanze, non ci costringerà a mantenere bassa la voce”, hanno spiegato gli organizzatori dell’Earth Day 2020. “L’unica cosa che cambierà il mondo è chiedere tutti assieme un nuovo modo di procedere. Potremmo essere separati, ma grazie al potere dei media digitali, siamo anche più connessi di prima”. Tema dell’edizione, l’azione per il clima. La pandemia virale ha sottolineato ancora una volta l’importanza di continuare a impegnarsi per contrastare i cambiamenti climatici. D’altra parte il riscaldamento globale è stato segnalato tra le concause della diffusione del Sars-Cov2, assieme all’intenso sfruttamento ambientale e alla distruzione della biodiversità e degli habitat naturali. Gli scienziati hanno avvertito che abbiamo poco più di un decennio per dimezzare le emissioni ed evitare gli impatti più devastanti su fornitura alimentare, sicurezza nazionale, salute globale, condizioni meteo e altro ancora. Tra le azioni da mettere in campo, la Giornata ha promosso la partecipazione all’Earth Challenge 2020, progetto dedicato alla creazione della più grande comunità di Citizen Science (Scienza dei cittadini). Grazie ad un app, disponibile in 11 lingue, è possibile divenire delle sentinelle ambientali, raccogliendo dati che saranno integrati in un’unica piattaforma su qualità dell’aria, l’inquinamento da plastica, qualità idrica, sicurezza alimentare e impatto sul clima locale.

Nel 2021 la maratona per la Giornata Mondiale della Terra era online con una lunga diretta multimediale.

Nel 2021 la Giornata Mondiale della Terra (Earth Day) è stata una maratona multimediale con 13 ore di diretta televisiva. La diretta televisiva è iniziata alle 7:30 del 22 aprile per proseguire fino alle 20:30: dagli studi televisivi di Via Asiago RaiPlay si è collegata con tanti programmi RAI durante tutta la giornata.

In diretta e on demand anche sulla piattaforma www.onepeopleoneplanet.it , numerosi sono stati i contributi, dalla galassia di partner, associazioni, istituzioni, testimonial, esponenti del mondo della scienza, della cultura, dell’arte, dello spettacolo e dello sport.

Nel 2022 la Giornata mondiale della Terra sarà una maratona caratterizzata dal Concerto per la Terra di Earth Day Italia, con la direzione artistica del Maestro Giovanni Allevi 

villaggio per la terraAllevi, compositore di fama internazionale, è stato nominato Ambassador dello Earth Day European Network durante la COP26 di Glasgow. Il concerto sarà uno spettacolo che il Maestro vuole dedicare alle nuove generazioni in vista della prossima Conferenza sul Clima dell’ONU. L’evento vuole mettere in collegamento tanti artisti provenienti da tante parti del mondo: un’unione artistica in grado di superare ogni confine e diversità, la “Voce della Terra”.

Come ogni anno Rinnovabili.it sarà media partner e trasmetterà parte della diretta sul sito e sui canali social. Segui la diretta visitando il sito OnePeopleOnePlanet

Segui gli hashtag ufficiali #OnePeopleOnePlanet #EarthDay2022 #OPOP22 #IoCiTengo

Earth Day Italia 2023: una staffetta di voci per il Pianeta

In occasione della Giornata Mondiale della Terra 2023, torna con la sua quarta edizione la Maratona Multimediale #OnePeopleOnePlanet (#OPOP) di Earth Day Italia. Una staffetta live che dalla Nuvola di Fuksas porterà in diretta su Rai Play dalle 8 di mattina talk show, collegamenti internazionali, testimonianze artistiche, scientifiche e istituzionali. Per culminare alle 21.00 nell’atteso Concerto per La Terra, con grandi cantanti del calibro di Leo Gassmann, Ermal Meta e Tommaso Paradiso.

Ma prima di arrivare alla maratona del 22 aprile, il Galoppatoio di Villa Borghese aprirà le porte il Villaggio per la Terra: 17 piazze multimediali guidate da giovani universitari di diversi atenei che dal 21 al 25 aprile approfondiranno 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Nel palco principale allestito sulla Terrazza del Pincio, invece, si daranno il cambio quotidianamente Talk Show e performance di street artist di fama internazionale che realizzeranno delle opere sul tema ambientale.

 “Le celebrazioni italiane della Giornata della Terra  – spiega Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia – hanno caratteristiche uniche perché nascono da una storia unica. Storia d’incontro e di dialogo con centinaia di organizzazioni, che negli anni, insieme al Movimento dei Focolari, abbiamo imparato ad accogliere e valorizzare. Crediamo che il nostro vero lavoro sia proprio questo: creare ponti tra persone, tra organizzazioni, tra Paesi, che hanno davvero tanto da dire e da dare ma che a volte solo nel nostro evento trovano l’occasione giusta per iniziare a lavorare insieme”.

Giornata Mondiale della Terra 2024, Pianeta vs Plastica

“Pianeta contro Plastica”, questo il tema che contraddistingue la 54ma edizione della manifestazione. La Giornata Mondiale della Terra 2024 non poteva che affrontare uno dei problemi più sentiti a livello globale quando si parla di tutela amabientale. Riflettori puntati dunque sull’inquinamento dei rifiuti plastici, con l’obiettivo di sollecitare un’azione che riduca l’usa e getta, metta al bando il fast-fashion e investa in tecnologie e materiali alternativi ai polimeri di origine fossile. Chiedendo un riduzione del 60% della produzione di plastica entro il 2024.

In Italia il conto alla rovescia verso l’Earth Day 2024 sarà scandito quest’anno da due eventi:

  • il Villaggio per la Terra a Villa Borghese e sulla suggestiva Terrazza del Pincioa Roma: 600 eventi gratuiti e aperti a tutti, tra laboratori ludici e didattici, lezioni, incontri e dibattiti sui temi della sostenibilità ambientale, sociale e dell’innovazione, presentazioni di libri, proiezioni, giochi, dimostrazioni e pratiche sportive, spettacoli, esibizioni musicali e artistiche, e altri eventi culturali.
  • il Festival dell’Innovability presso la Casa del Cinema a Roma, pensato per celebrare anche la Giornata mondiale della Creatività e dell’Innovazione che le Nazioni Unite.

Entrambi si apriranno il 18 aprile per proseguire fino a domenica 21 per culminare il 22 aprile nella ormai consueta #OnePeopleOnePlanet, la maratona multimediale di 16 ore, dall’auditorium della Nuvola di Fuksas.

Giornata mondiale della terra 2021

Giornata mondiale della terra 2020

Giornata mondiale della terra 2019

Visita il sito di Earth Day Italia

Visita il sito del Villaggio per la Terra 2018

Visita la pagina dedicata al Villaggio per la Terra 2017

Visita la pagina dedicata alla Marcia per la Scienza 2017

Visita il sito di Earth Day Network

Leggi il nostro articolo sul Earth Day 2017

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Rinnovabili • Batterie al sodio allo stato solido

Batterie al sodio allo stato solido, verso la produzione di massa

Grazie ad un nuovo processo sintetico è stato creato un elettrolita di solfuro solido dotato della più alta conduttività per gli ioni di sodio più alta mai registrata. Circa 10 volte superiore a quella richiesta per l'uso pratico

Batterie al sodio allo stato solido
via Depositphotos

Batterie al Sodio allo Stato Solido più facili da Produrre

La batterie allo stato solido incarnano a tutti gli effetti il nuovo mega trend dell’accumulo elettrochimico. E mentre diverse aziende automobilistiche tentano di applicare questa tecnologia agli ioni di litio, c’è chi sta percorrendo strade parallele. É il caso di alcuni ingegneri dell’Università Metropolitana di Osaka, in Giappone. Qui i professori Osaka Atsushi Sakuda e Akitoshi Hayash hanno guidato un gruppo di ricerca nella realizzazione di batterie al sodio allo stato solido attraverso un innovativo processo di sintesi.

Batterie a Ioni Sodio, nuova Frontiera dell’Accumulo

Le batterie al sodio (conosciute erroneamente anche come batterie al sale) hanno conquistato negli ultimi anni parecchia attenzione da parte del mondo scientifico e industriale. L’abbondanza e la facilità di reperimento di questo metallo alcalino ne fanno un concorrente di primo livello dei confronti del litio. Inoltre l’impegno costante sul fronte delle prestazioni sta portando al superamento di alcuni svantaggi intrinseci, come la minore capacità. L’ultimo traguardo raggiunto in questo campo appartiene ad una ricerca cinese che ha realizzato un unità senza anodo con una densità di energia superiore ai 200 Wh/kg.

Integrare questa tecnologia con l’impiego di elettroliti solidi potrebbe teoricamente dare un’ulteriore boost alla densità energetica e migliorare i cicli di carica-scarica (nota dolente per le tradizionali batterie agli ioni di sodio). Quale elettrolita impiegare in questo caso? Quelli di solfuro rappresentano una scelta interessante grazie alla loro elevata conduttività ionica e lavorabilità. Peccato che la sintesi degli elettroliti solforati non sia così semplice e controllabile. Il che si traduce in un’elevata barriera per la produzione commerciale delle batterie al sodio allo stato solido.

Un Flusso di Polisolfuro reattivo

É qui che si inserisce il lavoro del team di Sakuda a Hayash. Gli ingegneri hanno messo a punto un processo sintetico che impiega sali fusi di polisolfuro reattivo per sviluppare elettroliti solidi solforati. Nel dettaglio utilizzando il flusso di polisolfuro Na2Sx come reagente stechiometrico, i ricercatori hanno sintetizzato due elettroliti di solfuri di sodio dalle caratteristiche distintive, uno dotato della conduttività degli ioni di sodio più alta al mondo (circa 10 volte superiore a quella richiesta per l’uso pratico) e uno vetroso con elevata resistenza alla riduzione.

Questo processo è utile per la produzione di quasi tutti i materiali solforati contenenti sodio, compresi elettroliti solidi e materiali attivi per elettrodi“, ha affermato il professor Sakuda. “Inoltre, rispetto ai metodi convenzionali, rende più semplice ottenere composti che mostrano prestazioni più elevate, quindi crediamo che diventerà una metodologia mainstream per il futuro sviluppo di materiali per batterie al sodio completamente allo stato solido“.  I risultati sono stati pubblicati su Energy Storage Materials and Inorganic Chemistry .

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa quotidianamente delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.


Rinnovabili • fotovoltaico materiale quantistico

Fotovoltaico, ecco il materiale quantistico con un’efficienza del 190%

Un gruppo di scienziati della Lehigh University ha sviluppato un materiale dotato di una efficienza quantistica esterna di 90 punti percentuali sopra quella delle celle solari tradizionali

fotovoltaico materiale quantistico
via Depositphotos

Nuovo materiale quantistico con un assorbimento solare medio dell’80%

Atomi di rame inseriti tra strati bidimensionali di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. Questa la ricetta messa a punto dai fisici Srihari Kastuar e Chinedu Ekuma nei laboratori della Lehigh University, negli Stati Uniti, per dare una svecchiata alla prestazioni delle celle solari. Il duo di ricercatori ha così creato un nuovo materiale quantistico dalle interessanti proprietà fotovoltaiche. Impiegato come strato attivo in una cella prototipo, infatti, il nuovo materiale ha mostrato un assorbimento solare medio dell’80%, un alto tasso di generazione di portatori fotoeccitati e un’efficienza quantistica esterna (EQE) record del 190%. Secondo gli scienziati il risultato raggiunto supera di gran lunga il limite teorico di efficienza di Shockley-Queisser per i materiali a base di silicio e spinge il campo dei materiali quantistici per il fotovoltaico a nuovi livelli. 

leggi anche Fotovoltaico in perovskite, i punti quantici raggiungono un’efficienza record

L’efficienza quantistica esterna

Tocca fare una precisazione. L’efficienza quantistica esterna non va confusa con l’efficienza di conversione, il dato più celebre quando si parla di prestazioni solari. L’EQE rappresenta il rapporto tra il numero di elettroni che danno luogo a una corrente in un circuito esterno e il numero di fotoni incidenti ad una precisa lunghezza d’onda

Nelle celle solari tradizionali, l’EQE massimo è del 100%, tuttavia negli ultimi anni alcuni materiali e configurazioni avanzate hanno dimostrato la capacità di generare e raccogliere più di un elettrone da ogni fotone ad alta energia incidente, per un efficienza quantistica esterna superiore al 100%. Il risultato di Kastua e Ekuma, però, rappresenta un unicum nel settore.

Celle solari a banda intermedia

Per il loro lavoro due fisici sono partiti da un campo particolare della ricerca fotovoltaica. Parliamo delle celle solari a banda intermedia (IBSC – Intermediate Band Solar Cells), una tecnologia emergente che ha il potenziale per rivoluzionare la produzione di energia pulita. In questi sistemi la radiazione solare può eccitare i portatori dalla banda di valenza a quella di conduzione, oltre che direttamente, anche in maniera graduale. Come?  “Passando” per l’appunto attraverso stati di una banda intermedia, livelli energetici specifici posizionati all’interno della struttura elettronica di un materiale creato ad hoc. “Ciò consente a un singolo fotone di provocare generazioni multiple di eccitoni attraverso un processo di assorbimento in due fasi“, scrivono i due ricercatori sulla rivista Science Advances.

Nel nuovo materiale quantistico creato dagli scienziati della Lehigh University questi stati hanno livelli di energia all’interno dei gap di sottobanda ideali. Una volta testato all’interno di una cella fotovoltaica prototipale il materiale ha mostrato di poter migliorare l’assorbimento e la generazione di portatori nella gamma dello spettro dal vicino infrarosso alla luce visibile. 

La rivoluzione dei materiali quantistici

Il duo ha sviluppato il nuovo materiale sfruttando i “gap di van der Waals”, spazi atomicamente piccoli tra materiali bidimensionali stratificati. Questi spazi possono confinare molecole o ioni e gli scienziati dei materiali li usano comunemente per inserire, o “intercalare”, altri elementi per ottimizzare le proprietà dei materiali. Per la precisione hanno inserito atomi di rame tra strati di seleniuro di germanio e solfuro di stagno. “Rappresenta un candidato promettente per lo sviluppo di celle solari ad alta efficienza di prossima generazione – ha sottolineato Ekuma – che svolgeranno un ruolo cruciale nell’affrontare il fabbisogno energetico globale“.

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Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa quotidianamente delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.