Tag: carbon border tax
Prende forma il compromesso finale sugli obiettivi climatici UE
Dalla videoconferenza informale dei ministri dell'Energia dell'UE, arrivano i primi consensi ad alzare l'obiettivo di riduzioni delle emissioni 2030. Ma i sì sono ancora parziali e l'ambizione, contenuta
Quali saranno gli impatti sull’ETS UE della carbon border tax?
Un rapporto dell’European Roundtable on Climate Change and Sustainable Transition mette in luce le possibili disfunzioni del mercato europeo delle emissioni dopo che la tassa sarà introdotta.
Cina: dall’UE l’ultimo avvertimento sulla carbon border tax
Obiettivi climatici chiari e impegni concreti, altrimenti via libera ai dazi. Bruxelles prova a mettere spalle al muro Pechino mentre l’accordo commerciale bilaterale è in dirittura di arrivo.
UE vs BRICS: l’ombra della carbon border tax sul futuro del...
Secondo Euractiv, un importante consigliere del Cremlino ha avvertito i leader della Russia di iniziare ad adattare le loro linee di produzione in vista della tassa sul carbonio alla frontiera.
Carbon border tax: acciaio e cemento tentano il doppio gioco
La consultazione pubblica sulla carbon border tax riguarda la possibilità di sostituire con l'imposta alla frontiera le misure di sostegno esistenti per il settore del cemento e dell’acciaio.
L’industria fossile non sarà mai più come prima
Nel 2018, gli analisti di Carbon Tracker avevano stimato che la domanda di petrolio avrebbe raggiunto il picco nel 2023, per poi subire una crisi strutturale. Ma è possibile che la pandemia abbia accelerato questo processo.
Carbon border tax: la Spagna chiede un’accelerata
La Commissione Europea intende presentare una proposta sull'imposta sul carbonio alla frontiera nel 2021. Ma la Spagna vuole anticipare alla seconda metà del 2020, per affrontare il problema della rilocalizzazione delle emissioni che indebolisce l'industria nazionale.
Post-Brexit: arrivano le condizioni UE
L'Unione Europea pubblica le sue condizioni per il post-Brexit, con un occhio di riguardo all'ETS. Nel frattempo, gli osservatori temono che la Gran Bretagna possa trovarsi sotto pressione e accettare standard climatici più bassi nella stipula di accordi con partner commerciali non UE.