Rottamare ed Educare, il Piano AIEL contro le polveri sottili

L’associazione lancia un nuovo progetto dedicato al turnover tecnologico dei vecchi impianti a biomasse e la ‘scolarizzazione’ degli utenti

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Credits: Otávio Trinck tramite Pixabay

La sostituzione del 55% dei vecchi generatori a biomassa presenti in Italia insieme ad una campagna di sensibilizzazione e formazione permettere di ridurre di oltre il 70% la quota di emissioni imputabile al riscaldamento domestico a legna e pellet. Da questa premessa, prende avvio il Piano Nazionale “Rottamare ed Educare”, nuovo progetto per migliorare la qualità dell’aria firmato AIEL (Associazione italiana energie agroforestali).

L’iniziativa è stata illustrata in occasione dell’Assemblea annuale dei soci dell’Associazione e sarà presentato a breve agli interlocutori politici e istituzionali, Ministero dell’Ambiente, Ministero dello Sviluppo Economico, Regioni del Bacino Padano, GSE, Enea, Conferenza Stato-Regioni. 

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I dati dell’Osservatorio statistico nazionale AIEL confermano che uno dei principali problemi da superare riguarda l’età del parco installato: il 70% degli apparecchi ha più di 10 anni di vita e quindi tecnologie obsolete e poco efficienti. Parliamo di più di 6,3 milioni di unità da cui si origina oltre l’80% del particolato derivante dalla combustione domestica della biomassa.

AIEL sottolinea la necessità di garantire il mantenimento dei sistemi incentivanti attuali, migliorandoli e  specializzandoli per sostenere il turnover tecnologico: rafforzare il Conto Termico, confermandolo anche per il settore residenziale privato, garantirlo per i prossimi 10 anni e potenziarlo in termini di capacità di fruizione e di semplificazione del meccanismo di accesso alle pratiche. Anche il Superbonus può valorizzare le tecnologie a biomasse legnose, inserendole per esempio come tecnologie di sostituzione di caldaie a gasolio in zone non metanizzate.

Altrettanto importante è la formazione dell’utente finale: da recenti studi risulta che un utilizzo sbagliato dell’apparecchio può causare un incremento delle emissioni di PM10 e di carbonio organico, responsabile della formazione di particolato organico e secondario in atmosfera, anche di 10 volte rispetto a un utilizzo ottimale (TFZ – Technologie-und Förderzentrum für Nachwachsende Rohstoffe). Promuovere una maggiore consapevolezza di questi aspetti consente di ridurre in modo significativo le emissioni generate da una conduzione negligente. A questo proposito, AIEL intende lanciare un piano di comunicazione pluriennale con l’obiettivo di parlare a istituzioni, media e utenti con l’obiettivo di accelerare il turnover tecnologico e attivare le buone pratiche per la corretta gestione degli impianti.

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