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Robotica agricola per sistemi alimentari più sostenibili

Lo sviluppo della robotica agricola potrebbe aprire nuove strade per rendere più sostenibili i sistemi alimentari globali. Due istituzioni statunitensi hanno deciso di lavorare in partnership per riunire ricercatori che provengono da contesti diversi e allargare così i confini e gli scambi delle conoscenze

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La robotica agricola amplia i confini dell’innovazione

Avanza la ricerca nel campo della robotica agricola negli Stati Uniti. La National Science Foundation e il National Institute of Food and Agriculture (NIFA) – un’agenzia federale che fa parte dello United States Department of Agriculture (USDA) e si occupa in particolare di programmi per l’agricoltura sostenibile – stanno portando avanti insieme un programma di ricerca di base nel campo della robotica agricola.

A questo scopo, hanno pubblicato una lettera aperta con cui sollecitano l’invio di nuove proposte per potenziare la ricerca del settore e sviluppare robot da impiegare in agricoltura. Va sottolineato che USDA finanzia già da alcuni anni programmi per la sostenibilità dei sistemi agricoli.

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Rivoluzionare le pratiche agricole con la robotica

Sia National Science Foundation che USDA/NIFA sono consapevoli del fatto che la robotica possa rivoluzionare le pratiche agricole. In tal modo si potranno affrontare le sfide del futuro che iniziano già dal presente: la posta in gioco è la sicurezza alimentare globale.

Il nodo del problema non è solo assicurare cibo per tutti mentre la popolazione mondiale continua a crescere: il cibo deve essere sano e sostenibile, ovvero deve assicurare alle persone l’apporto nutritivo necessario senza compromettere irrimediabilmente la salute del Pianeta.

Perché ciò avvenga, ricerca, tecnologia e innovazione devono essere una priorità. NSF e USDA hanno deciso di mettere insieme le loro capacità di ricerca promuovendo una ricerca interdisciplinare che possa affrontare le sfide alimentare e coniugarle con la sostenibilità.

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Partnership per una ricerca interdisciplinare

Per raggiungere questi obiettivi, la robotica agricola è determinante: la partnership tra le due istituzioni statunitensi riunisce ricercatori che provengono da contesti diversi. Un fattore che può liberare nuove conoscenze e sviluppare soluzioni innovative che andranno a beneficio degli agricoltori e dei consumatori e ridurranno l’impatto dell’agricoltura sul Pianeta.

Le due istituzioni hanno già collaborato proficuamente in precedenza; questa volta hanno deciso di mettersi alla prova nella ricerca per la sostenibilità dell’agricoltura.

I ricercatori, infatti, ritengono che la robotica agricola sia estremamente importante per migliorare la produttività, ridurre l’impatto ambientale e migliorare la resilienza dei sistemi alimentari.

Uomo e robot, non antagonisti ma collaboratori

NSF e USDA aspettano proposte in linea con gli obiettivi della ricerca della National Science Foundation nel campo della robotica, ovvero il programma Foundational Research in Robotics (FRR).

Il robot è in grado di risolvere problemi, prendere decisioni contestualmente appropriate e agire di conseguenza. Le nuove proposte devono avere carattere interdisciplinare per creare robot dotati di nuove capacità o migliorare le capacità esistenti.

Poiché si parla di robotica agricola, qualunque nuova scoperta andrà a integrare e facilitare le operazioni svolte dagli agricoltori. Quindi migliorare le tecniche agricole senza sostituire del tutto l’apporto umano.

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About Author / Isabella Ceccarini

Lavora da più di trent’anni nel campo editoriale e giornalistico. Di formazione umanistica, è curiosa delle novità e affascinata dalla contaminazione tra saperi diversi. Non ama i confini mentali e geografici, è un’europeista sostenitrice dell’Italia, convinta che le sue grandi qualità – bellezza, arte, cultura, creatività – che il mondo ci invidia dovrebbero essere più apprezzate per primi dagli italiani. Promuove e sviluppa iniziative di comunicazione della scienza, di formazione giornalistica professionale e di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità, ricerca, innovazione e formazione, nuove tecnologie, economia circolare. Organizza e modera tavole rotonde per mettere a confronto opinioni diverse.