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Sicurezza alimentare e innovazione, cooperazione Italia-Egitto 

Presentata al Cairo una selezione di progetti di ricerca e innovazione per il trasferimento tecnologico e la trasformazione dei sistemi alimentari. Si rafforza la cooperazione bilaterale con l’obiettivo di aiutare i Paesi del Mediterraneo a raggiungere la sicurezza alimentare

«Sicurezza alimentare e cooperazione sono fattori di stabilità per l’intera regione del Mediterraneo, come ricordato in occasione del Dialogo Ministeriale Mediterraneo sulla crisi alimentare da me presieduto a Roma lo scorso dicembre.

Ritengo fondamentale il ruolo che ricerca e innovazione giocano nel campo dell’agricoltura e dello sviluppo rurale sostenibile per superare la crisi alimentare che ha colpito l’Egitto e i suoi oltre 100 milioni di abitanti.

L’Italia è fortemente impegnata nel garantire sicurezza alimentare ed equo accesso al cibo nei paesi del Mediterraneo, con progetti che vedono il coinvolgimento attivo e diretto di aziende italiane e organismi internazionali che, non a caso, hanno preso parte a questa missione di sistema in Egitto», ha dichiarato il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani alla tavola rotonda “Research and innovation: how to deliver last mile in the agri-food value chain” che si è svolta al Cairo (Egitto).

Partenariato pubblico e privato

All’iniziativa promossa dal Governo italiano sul tema della sicurezza alimentare e della cooperazione business-to-business nei settori agricolo e agroalimentare hanno partecipato il Ministero Università e Ricerca, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Segretariato italiano di PRIMA.

Alla tavola rotonda hanno partecipato interlocutori istituzionali internazionali (Union for the Mediterranean, FAO e CIHEAM Bari), esponenti del mondo accademico e operatori economici egiziani e italiani.

Al Cairo si sono incontrati imprenditori italiani ed egiziani insieme al primo ministro Mostafa Madbouly: un’occasione per consolidare la coesione tra Italia ed Egitto nel settore della ricerca scientifica, delle tecnologie e della sicurezza alimentare e rafforzare il partenariato tra i due Paesi sia a livello pubblico che privato.

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Sfide sociali e ambientali

«L’Italia sta investendo molto in ricerca e innovazione, sia con fondi messi a disposizione dal PNRR, sia sostenendo partenariati chiave come il programma PRIMA. Il nostro sostegno all’area mediterranea è cruciale.

Dobbiamo tutti insieme vincere sfide sociali e ambientali rilevanti: il cambiamento climatico, la scarsità d’acqua, l’insicurezza alimentare.

Portare innovazione tecnologica e ricerca in questi paesi diventa fondamentale per dare risposte non solo sul fronte dell’approvvigionamento di cibo e acqua, ma anche su quello della salute e del benessere dei popoli euro mediterranei», ha affermato Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca.

I progetti PRIMA per quattro aree prioritarie

Angelo Riccaboni, presidente della Fondazione PRIMA, ha presentato una selezione di progetti PRIMA di ricerca e innovazione per la gestione efficiente delle risorse idriche e per sistemi agrifood sostenibili.

PRIMA si è confermata uno strumento prezioso per il dialogo e la cooperazione tra i popoli nel bacino del Mediterraneo e un veicolo per promuovere le iniziative di trasferimento tecnologico che contribuiscono alla trasformazione dei sistemi alimentari.

I progetti PRIMA coinvolgono enti italiani ed egiziani e propongono innovazioni e soluzioni per quattro aree prioritarie per l’Egitto: ottimizzazione delle risorse idriche per aumentare la sostenibilità ambientale ed economica in agricoltura; miglioramento genetico delle colture per rispondere ai cambiamenti climatici; filiere agroalimentari competitive e sostenibili dal campo alla tavola; piscicoltura/acquacoltura.

Trasformare i sistemi agroalimentari nel Mediterraneo

Per Angelo Riccaboni «è una grande soddisfazione che il programma PRIMA sia tra i protagonisti della missione italiana in Egitto.

Il successo di PRIMA in questi cinque anni di attività e il ruolo del nostro Paese attraverso il Segretariato Italiano rafforzano l’azione necessaria per affrontare temi complessi come la trasformazione dei sistemi agroalimentari nel Mediterraneo.

Grazie a opportuni partenariati pubblico-privati, le progettualità selezionate e presentate potranno essere ulteriormente valorizzate per sistemi agroalimentari sostenibili su cui PRIMA è fortemente impegnata, in linea con l’European Green Deal».

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