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In Molise nasce la criobanca per salvare la trota mediterranea

Grazie al progetto Life NatSalMo è nata in Molise la prima criobanca europea per il recupero genetico della trota mediterranea con un innovativo protocollo per il congelamento del seme

trota mediterranea
Foto di PublicDomainPictures da Pixabay 

(Rinnovabili.it) – Il progetto europeo Life NatSalMo è nato circa due anni fa per recuperare e conservare la trota mediterranea, che in Italia è a rischio di estinzione, grazie a tecniche innovative di selezione e riproduzione della specie, il recupero degli habitat e la tutela di due bacini idrografici del Molise: il Biferno e il Volturno. La trota è endemica dell’area mediterranea e il suo stato di conservazione ad oggi è considerato “vulnerabile” in Europa e “in pericolo di estinzione” in Italia.

Grazie al progetto Life NatSalMo è nata in Molise la prima criobanca europea per il recupero genetico della trota mediterranea con un innovativo protocollo per il congelamento del seme. Proprio l’Università del Molise è capofila di questo importante progetto a cui collabora l’associazione Mediterranean Trout Research Group (MTRG). Lo studio è stato pubblicato in tre riviste scientifiche internazionali.

Dopo due anni di studio dei corsi d’acqua sono stati individuati i luoghi più adatti alla riproduzione delle trote; qui sono state posizionate delle gabbie in cui sono stati catturati gli esemplari per poterli selezionare geneticamente e marcarli. Ai maschi è stato prelevato il seme che, dopo essere stato analizzato, è stato sottoposto a crioconservazione. Successivamente, i ricercatori hanno deposto le uova fecondate nei nidi artificiali, creati con pietre e ciottoli di fiume in siti idonei alla vita delle trote: in questo modo sono stati limitati i fattori di rischio fino alla schiusa, e sono nati individui più forti e con un patrimonio genetico idoneo.

Sono state individuate tre cause principali che mettono a rischio la sopravvivenza della trota mediterranea

Introgressione genetica: ceppi zootecnici di trote provenienti dal Nord Europa, introdotti per attività di pesca sportiva, stanno ibridando le popolazioni native.

Perdita di habitat naturale: presenza di rifiuti e inquinamento delle acque alterano le zone riproduttive. Inoltre, la presenza di barriere nei corsi d’acqua ostacola la risalita dei fiumi degli individui riproduttori.

Pesca scarsamente regolata: serve un piano di regolamentazione e gestione che promuova una pesca sostenibile della trota mediterranea.

La criobanca con il suo protocollo per il congelamento del seme è un modello esportabile ovunque ci siano specie a rischio. In Molise, in particolare, «il recupero genetico della trota mediterranea, con l’aumento degli esemplari di questa specie nei corsi d’acqua coinvolti, favorirà il naturale ripristino dell’habitat, prossimo obiettivo del nostro progetto che coinvolgerà anche i pescatori e la comunità locale» ha spiegato la prof.ssa Nicolaia Iaffaldano dell’Università del Molise.

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