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Cina: in lotta contro l’inquinamento ma lo smog ha già fatto gravi danni

Ozono e particolato continuano a mietere vittime soprattutto tra i più anziani. E più la popolazione invecchia, più il problema si acuisce

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(AP Photo/Ng Han Guan)

 

Anche migliorando la qualità dell’aria, i danni dello smog sulla salute aumenteranno

(Rinnovabili.it) – Sono passati i tempi in cui lo smog era sbandierato dalla Cina come il segno del progresso nazionale. Nonostante le nuove politiche ambientali, però, nella Repubblica Popolare l’inquinamento atmosferico ha già fatto danni irreparabili sulla salute dei cittadini. Il paese deve fare i conti con circa 1,6 milioni di morti premature l’anno, causate da malattie strettamente connesse allo smog. L’ultimo grande allarme si è acceso a Pechino alla fine di marzo, quando gli indicatori della qualità dell’aria sono schizzati in alto a causa di una tempesta di sabbia proveniente dalla Mongolia. L’evento atmosferico ha acuito un problema ormai fisiologico per la capitale cinese, portando i valori di PM10 a sfiorare i duemila microgrammi per metro cubo di aria e quelli di PM2,5 a quota duecento microgrammi. Vale a dire circa otto volte oltre la soglia di sicurezza fissata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

 

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È anche vero che il gigante asiatico si sta impegnando a tagliare le fonti di contaminazione atmosferica: lo scorso anno, le polveri ultra sottili sono state ridotte del 6,5% in 338 città A Pechino sono state chiuse le vecchie fabbriche più inquinanti, sono state approvate nuove misure per la mobilità ed è stato vietato l’uso di carbonella per il riscaldamento domestico. Ma l’impegno profuso è bel lontano da buoni risultati, soprattutto se si pensa che la maggior parte dell’inquinamento atmosferico arriva ancora dai distretti industriali peri-urbani, la cui riduzione del lavoro nei mesi invernali non ha sortito grandi effetti.

 

A pagarne le conseguenze sono soprattutto gli anziani. E mana mano che la popolazione cinese diverrà più vecchia, gli esperti stimano un aumento delle patologie e delle morti causate dallo smog, se la qualità dell’aria complessiva dovesse rimanere al di sotto degli standard nazionali. “Le persone vivono più a lungo e le persone anziane sono più sensibili alle malattie strettamente legate all’inquinamento atmosferico – le principali cause di morte in Cina – come l’ictus, l’infarto e il cancro ai polmoni”, ha detto alla Reuters Dan Greenbaum, presidente della Health Effects Institute (HEI). “Abbiamo fatto alcune proiezioni fino al 2030, e anche con miglioramenti della qualità dell’aria, si ottiene un numero di morti in aumento con l’invecchiamento della popolazione”.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.