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Sciopero globale per il clima, il mondo scende in piazza per il futuro

In chiusura della Climate Action Week, il movimento Fridays for Future chiede un piano di transizione energetica e più giustizia climatica

Scioperto globale per il clima
Credits: Foto di NiklasPntk da Pixabay

Il terzo sciopero globale per il clima coinvolgerà 160 città italiane e circa 4000 città nel mondo

 

(Rinnovabili.it) – I giovani di Fridays for Future scendono di nuovo in piazza in occasione del terzo sciopero globale per il clima del 27 settembre. La manifestazione, che chiuderà la Climate Action Week iniziata lo scorso 20 settembre, arriva dopo le parole di fuoco che Greta Thumberg ha riservato ai grandi del pianeta in occasione del vertice Onu per il clima.

 

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Grazie alla mappa messa a disposizione dal sito Fridays for Future, dal 20 settembre ad oggi è possibile contare circa 4000 località nel mondo che hanno ospitato eventi finalizzati a portare l’attenzione sull’emergenza climatica: si parla di circa 800 azioni negli Stati Uniti, 400 in Germania, fino ad arrivare dall’altro lato del pianeta con 13 azioni in India e 12 in Indonesia.

 

In Italia, lo sciopero globale per il clima è stato organizzato in concomitanza con altri 26 paesi, tra cui Nuova Zelanda, Ungheria, Slovenia, Grecia, Olanda, Svizzera e Belgio, in cui la manifestazione di Bruxelles culminerà di fronte alla sede dell’Unione Europea. Greta Thunberg sarà inoltre presente in Canada, a Montreal, accompagnata dal primo ministro Justin Trudeau.

In Italia, ad essere coinvolte saranno circa 160 città che vedranno scendere in piazza non solo giovani studenti e attivisti per l’ambiente, ma per la prima volta anche alcune sigle sindacali come Cgil, Cisl, Cobas e Fiom. Inoltre, in occasione del terzo sciopero globale per il clima, arriva la circolare con cui il ministro dell’Istruzione Fioramonti invita i dirigenti scolastici a giustificare l’assenza degli studenti che parteciperanno alle manifestazioni.

 

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  Le richieste del movimento vengono espresse con tre principali rivendicazioni: il raggiungimento di zero emissioni entro il 2050; l’attuazione di una strategia di transizione energetica su scala mondiale; la valorizzazione della conoscenza scientifica e della giustizia climatica. Inoltre, il movimento Fridays for Future Italia chiede esplicitamente un aumento dei fondi alla Scuola e alla Ricerca per rendere gli istituti scolastici sostenibili al 100% e sostenere l’innovazione ecologica. Tra le richieste, anche l’interruzione delle collaborazioni tra il Ministero dell’Istruzione e le aziende ancora prive di un piano di decarbonizzazione da attuare entro il 2025.