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Nelle bucce di banana il futuro dei film biodegradabili

Quarto prodotto più consumato al mondo, la banana è un serbatoio di materie prime seconde per la produzione di film biodegradabili

film biodegradabili
Foto di Louis Hansel su Unsplash

I film biodegradabili da bucce di banana garantiscono proprietà superiori a quelle delle pellicole in plastica

(Rinnovabili.it) – Uno strumento per affrontare la crisi dei rifiuti di plastica potrebbe essere… la banana. Secondo uno studio condotto dalla South Dakota State University, questo frutto, tra i prodotti alimentari più consumati sul pianeta, avrebbe delle proprietà poco esplorate. Si tratta del quarto prodotto più coltivato al mondo, la cui filiera genera una montagna di sottoprodotti. In particolare le bucce di banana, spesso scartate come rifiuti, potrebbero essere utilizzate per creare film biodegradabili, fornendo un’alternativa sostenibile alla plastica tradizionale.

L’Università ha lavorato su questi scarti alimentari, realizzando pellicole tramite l’estrazione del materiale lignocellulosico con trattamento chimico. Successivamente, il materiale è viene trasformato in una pellicola trasparente, resistente e biodegradabile entro 30 giorni con un contenuto di umidità del suolo del 21%.

Meglio delle alternative in plastica

I test effettuati dai ricercatori hanno anche evidenziato le proprietà dei film biodegradabili ottenuti. Ad esempio la resistenza alla trazione e l’allungamento. Queste sono risultate superiori ai film di plastica convenzionali. Anche la trasparenza è stata mantenuta, caratteristica importante perché permette ai consumatori di valutare la freschezza del cibo. 

Con la produzione mondiale di banane in aumento, la ricerca di alternative ecologiche per l’imballaggio alimentare può trovare nel settore un importante serbatoio di materia prima seconda. Lo studio dimostra che le bucce di banana, prodotte in enormi quantità – circa 36 milioni di tonnellate all’anno – rappresentano un materiale promettente ed economico per la produzione di film biodegradabili. Manca ancora un po’ di ricerca per migliorare la flessibilità delle pellicole ed esplorare la scalabilità e la commercializzazione di questo processo. Ma gli scienziati americani sono convinti che nel futuro degli imballaggi biodegradabili, gli scarti della banana avranno un posto di primo piano.