PET riciclato, contamina cibi e bevande più della plastica vergine?

Uno studio dell’Università Brunel di Londra sulla contaminazione dei prodotti da plastica individua la tipologia peggiore nel polietilene tereftalato sottoposto a riciclaggio

PET riciclato: rilascia più sostanze chimiche della plastica vergine
Foto di congerdesign da Pixabay

Il PET è il 3° tipo di plastica più diffuso al mondo

(Rinnovabili.it) – Le bottiglie di PET riciclato rilasciano sostanze chimiche più rapidamente dei contenitori nuovi dello stesso materiale. Aumentando i livelli di contaminazione di bevande e alimenti. E tra queste sostanze ci sono anche degli interferenti endocrini, associati a problemi riproduttivi, disfunzioni cardiovascolari e tumori.

Lo afferma uno studio dell’Università Brunel di Londra che ha passato in rassegna quasi 100 pubblicazioni scientifiche sulle concentrazioni di circa 190 contaminanti provenienti dalla plastica riciclata. I problemi arrivano soprattutto dal polietilene tereftalato: il PET riciclato può contenerne di più, con ogni probabilità a causa di come avviene il processo di riciclaggio di questo materiale.

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“Le sostanze chimiche possono migrare dalle bottiglie per bevande in polietilene tereftalato (PET) al loro contenuto e i processi di riciclaggio possono concentrare o introdurre nuove sostanze chimiche nella catena del valore del PET”, spiegano gli autori dello studio, apparso oggi sul Journal of Hazardous Materials. “Quindi, anche se il riciclaggio delle bottiglie in PET è fondamentale per ridurre l’inquinamento da plastica, può sollevare preoccupazioni sulla sicurezza e la qualità”.

Il PET riciclato o meno è il terzo tipo di plastica più diffuso al mondo e proprio per questa ragione molti paesi, inclusa l’UE, hanno inserito obiettivi di riciclo specifici per il PET nelle loro strategie di gestione dei rifiuti. Per Bruxelles, ad esempio, entro la fine di questo decennio tutte le bottiglie di questo materiale plastico dovranno contenere almeno il 30% di PET riciclato.

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Da dove arrivano questi contaminanti? Le fonti accertate sono diverse, a partire dai catalizzatori e gli additivi impiegati in fase di produzione, ma anche le etichette“I prodotti altamente riciclabili, come le bottiglie per bevande in PET, possono essere inadatti al riciclaggio a ciclo chiuso quando sono mal progettati”, concludono i ricercatori.

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