Rinnovabili • batteria con degrado zero

Da CATL la prima batteria con degrado zero dopo 5 anni

Secondo le dichiarazione del produttore cinese si tratta del primo sistema di accumulo al mondo producibile in serie a mostrare una simile stabilità 

batteria con degrado zero
Credits: CATL

 Il nuovo BESS da 6,25 MWh che sfida la Megapack di Tesla

Arriva dalla Cina e più precisamente da CATL, il più grande produttore mondiale di batterie per veicoli elettrici, l’ultima grande novità in materia di accumuli stazionari. Il produttore ha presentato in questi giorni a Pechino TENER, definito come il primo sistema di stoccaggio a batteria con degrado zero di potenza e capacità dopo 5 anni di utilizzo. Un’unità da 6,25 MWh di capacità che promette di alzare l’asticella di qualità per il settore.

leggi anche Batterie al sodio allo stato solido, verso la produzione di massa

“Sebbene prevenire il degrado della capacità nei primi cinque anni di utilizzo rappresenti un progresso significativo al fine di aumentare la durata delle batterie, il degrado pari a zero della potenza è importante anche per le centrali di accumulo energetico che mirano a soddisfare i requisiti dei nuovi sistemi elettrici“, spiega l’azienda in una nota stampa.

Il degrado naturale delle batterie

Tutte le batterie si degradano nel tempo con o senza cicli di carica, mostrando una perdita della capacità di stoccaggio totale. Questo degrado è quasi universalmente attribuito ai processi alle interfacce elettrodo/elettrolita, di cui però si ha una conoscenza ancora parziale. Molti modelli scientifici assegnano semplicemente la colpa ad una progressiva perdita di Litio attraverso reazioni collaterali, principalmente all’anodo, risultato presumibilmente della formazione continua dell’interfase dell’elettrolita solido (SEI). Con tassi di perdita più accentuati in casi in cui si sommino fattori di stress esterni come la temperatura o il profilo di carico.

Tutto ciò determina intuibili effetti sulla durata delle batterie –  per gli impianti BESS su scala di rete si stima in media una vita operativa di circa 15-20 anni – e indirettamente anche sull’investimento. Ecco perché appare essenziale riuscire a trovare soluzioni che garantiscano un ciclo di vita più lungo. 

La batteria con degrado zero dopo 5 anni

Il sistema di accumulo di CATL sfrutta alcune innovazioni tecnologiche per aumentare la stabilità della celle elettrochimica durante i cicli di carica e scarica. Nel dettaglio per realizzare TENER la società ha impiegato una SEI con canali ionici biomimetici ed elevata stabilità, assieme a tecnologie degli elettroliti autoassemblati creando quello che chiama un “sistema di accumulo di energia senza età“. “Basandoci su tecnologie all’avanguardia e capacità produttive estreme, abbiamo risolto le sfide causate dai metalli al litio altamente attivi […], il che aiuta efficacemente a prevenire l’instabilità termica causata dalla reazione di ossidazione“, sottolinea l’azienda.

Il sistema di accumulo raggiunge una capacità di 6,25 MWh e può essere contenuto in un tradizionale container. Il che “rappresenta un aumento del 30% della densità energetica per unità di area e una riduzione del 20% dell’ingombro complessivo”. I suo numeri ne fanno un diretto concorrente della Megapack di Tesla.

leggi anche Dal Fraunhofer, il primo prototipo di passaporto digitale delle batterie

Rinnovabili •
About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.