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Carbone, il no della svizzera al progetto Saline Joniche

Dopo i risultati del referendum popolare dello scorso settembre, il governo del Cantone dei Grigioni ha deciso che Repower esca dal progetto di costruzione di una nuova centrale a carbone in Italia

Carbone, il no della svizzera al progetto Saline Joniche(Rinnovabili.it) – Non si può dire che il Cantone svizzero dei Grigioni non prenda seriamente la questione “carbone”. Dopo che lo scorso settembre la popolazione si era espressa – attraverso un referendum – contro i nuovi investimenti nell’energia fossile, il governo del cantone ha deciso che l’azienda energetica di cui è azionista maggioritario, la Repower, debba abbandonare il progetto di costruzione di una nuova centrale a carbone a  Saline Joniche (RC). Secondo quanto riportato dal sito del governo cantonale, “il Governo si aspetta da Repower AG che in futuro non partecipi più a società con centrali a carbone. Allo stesso modo l’impresa deve abbandonare in modo ordinato e vincolante il progetto concreto di centrale a carbone di Saline Joniche, in Calabria. Secondo il Governo gli sforzi in questo senso devono essere affrontati in modo rapido e serio, così da attuare la volontà popolare espressa”.

 

Una notizia accolta con soddisfazione da Greenpeace, Legambiente e WWF che oggi chiedono che “l’assurdo progetto” vengano cancellato definitivamente. Le tre associazioni si aspettano che i vertici della società svizzera rispettino immediatamente il mandato assegnatogli augurandosi soprattutto che a nessun’altra azienda venga in mente di raccogliere il testimone da Repower. “La centrale di Saline Joniche è un assurdo di per sé, un progetto che con sprezzo del ridicolo è stato definito da Repower ‘sostenibile’ e ‘pulito’. Ora il tempo delle chiacchiere e delle mistificazioni è finito: non c’è più una sola ragione per trascinare avanti un progetto che è stato ormai dichiarato morto”.