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Le luci rimarranno accese anche con 50 milioni di pompe di calore elettriche

Lettera congiunta alla Commissione Europea da parte di 13 gruppi energetici per sottolineare che il lancio su larga scala delle pompe di calore elettriche in Europa "non metterà a repentaglio la sicurezza dell'approvvigionamento di elettricità, né ora né in futuro"

pompe di calore elettriche
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Le pompe di calore elettriche sono tre volte più efficienti delle caldaie a gas

(Rinnovabili.it) – “Le pompe di calore elettriche sono la soluzione più conveniente per ridurre emissioni e domanda energetica, migliorando al contempo la qualità dell’aria, soprattutto nelle città”. A sostenerlo, stavolta, non sono i produttori ma alcune delle principali utility e società di distribuzione elettrica d’Europa. In una lettera congiunta, indirizzata alla Commissione europea, presidenti e amministratori delegati di realtà come la francese EDF, l’italiana Enel o la spagnola Iberdrola hanno definito la propria posizione sul tema. E hanno cercato di dissipare timori e dubbi che la crescita di questa tecnologia si porta dietro.

Come ricorda l‘European Heat Pump Association (EHPA), l’industria delle pompe di calore viene sempre più spesso messa in discussione sia in merito al contributo apportato alla transizione ecologica sia per eventuali impatti sulla stabilità della rete. Ecco perché la stessa associazione ha deciso di riunire alcuni dei più celebri gruppi energetici d’Europa per promuovere il comparto. In un incontro online, intitolato “Le luci rimarranno accese anche con 50 milioni di pompe di calore“, l’associazione ha presentato la dichiarazione congiunta e alcune buone pratiche di settore. Il position appare ricorda come già oggi le pompe di calore elettriche siano tre volte più efficienti delle caldaie a gas; e in grado di ridurre il consumo di energia e le emissioni degli edifici, rispettivamente di oltre il 66% e 60%, rispetto le controparti fossili. Nonostante ciò, la loro penetrazione nel mercato edilizio europeo non supera il 10%.

La diffusione su larga scala delle pompe di calore elettriche

“La tecnologia è evidenziata nella strategia di integrazione dei sistemi dell’UE”, spiega l’associazione. Secondo Bruxelles infatti l’elettrificazione dei consumi dovrebbe svolgere un ruolo fondamentale nella transizione ecologica, anche attraverso l’introduzione di pompe di calore per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici. Al punto da poter rappresentare il 40% delle soluzioni di riscaldamento in tutte le abitazioni residenziali e 65% di quelle negli edifici commerciali entro il 2030. “Per l’Europa questo significa 50 milioni di pompe di calore entro il 2030; addirittura 80-90 milioni di unità entro il 2050″, aggiunge l’EHPA.

Una diffusione su larga scala che, secondo le firmatarie, “non metterà a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento elettrico, né ora né in futuro”. Inoltre, sottolineano le società, queste apparecchiature possiedono sempre funzioni di controllo intelligenti sono sempre più integrate. “Le pompe di calore elettriche sono ora prodotti connessi, che consentono di offrire servizi di monitoraggio remoto. A breve sarà possibile offrire anche la manutenzione a distanza. La connettività apre anche la strada al controllo degli impianti di riscaldamento e raffrescamento, con l’obiettivo di abbinare le pompe di calore elettriche alla produzione di elettricità rinnovabile e fornire flessibilità al sistema elettrico”.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.