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Accumulo di rete, meno costoso condividendo l’infrastruttura con le rinnovabili

L’idea arriva dal gigante svedese Vattenfal che ha realizzato una mega batteria UK che sfrutta le linee elettriche di un vicino parco eolico

Accumulo di rete

 

La nuova soluzione per l’accumulo di rete di Vattenfall

(Rinnovabili.it) – I sistemi energetici con la maggiore penetrazione di rinnovabili stanno progressivamente aprendo le porte a soluzioni stazionarie di energy storage. L’accumulo di rete rappresenta infatti uno degli elementi necessari a garantire la flessibilità dell’infrastruttura elettrica in risposta ai picchi o cali delle fonti non programmabili. Ma il ritardo con cui il settore ha approcciato alla tecnologia dello stoccaggio su larga scala, ha fatto sì che i costi siano ancora poggi alti.

In attesa che il comparto dia una sforbiciata ai prezzi di produzione di batterie e altri sistemi di storage, la Vattenfal ha trovato un modo per ridurre le spese dell’accumulo di rete. Come? Condividendo l’infrastruttura energetica con altri impianti. È questo il caso, infatti del mega progetto di stoccaggio realizzato dalla società svedese in Gran Bretagna e più precisamente nel sud del Galles. Qui Vattenfall ha realizzato Battery @ pyc, il sistema di accumulo di rete, a base di batterie agli ioni di litio, più grande della nazione: sei unità delle dimensioni di un container, cinque delle quali ospitano 500 pacchi batteria BMW di tipo i3, per un totale di 22 MW di potenza.

 

La struttura è nata con l’obiettivo di fornire servizi Enhanced Frequency Response (EFR) ossia di regolazione rapida di frequenza per la rete nazionale britannica. La società ha spiegato che l’impianto condivide l’infrastruttura con il vicino parco eolico di Pen y CyMoedd, 76 turbine per una potenza complessiva di 228 MW. Non è raro che i nuovi progetti eolici in Europa e all’estero abbiano oggi affiancati sistemi di stoccaggio dell’energia, permettendo ai proprietari di immagazzinare l’elettricità nei momenti di picco e impiegarla quando la domanda della rete aumenta. Ma nel caso di Vattenfall, l’impianto eolico e le batterie funzioneranno in maniera indipendente. Il responsabile del progetto Battery @ pyc, Nick Entwistle, ha dichiarato: “L’installazione di una batteria di questa scala, collocata vicino un parco eolico, è stata un’affascinante sfida di ingegneria elettrica, sfida che ha sfruttato al meglio l’esperienza e l’ingegno di Vattenfall. Ma avevamo anche il supporto di esperti; non avremmo potuto farlo senza Belectric, EDS, Quad Consult e Electric Power Solutions”. 

 

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.