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Fotovoltaico: FuturaSun e la reindustrializzazione europea della filiera

In occasione della Fiera KEY 2024, Rinnovabili.it ha intervistato Alessandro Barin, CEO di FuturaSun

FuturaSun, quando la parola d’ordine è “futuro”

Sfruttare gli anni di esperienza tecnica e il know-how della Cina nell’ambito della produzione fotovoltaica per realizzare una nuova strategia di crescita industriale in Europa e in Italia. Idealmente già nel 2025. Lo spiega Alessandro Barin, CEO di FuturaSun, azienda padovana produttrice di pannelli solari ad alta efficienza. FuturaSun serve oltre 70 paesi nel mondo grazie ad un’importante capacità di produttiva localizzata in Asia ma oggi insegue un doppio obiettivo: aumentare la verticalizzazione della propria filiera anche grazie alla costruzione di un nuovo polo industriale per la fabbricazione di celle solari TOPCon; rilanciare l’industria solare europea facendo nascere a Cittadella (PD) – dove si trova lo storico quartier generale dell’azienda – il nuovo distretto veneto del fotovoltaico. Come? Con una Gigafactory da 2 GW di moduli l’anno.

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Rinnovabili.it ha incontrato Barin a KEY2024, l’Expo della Transizione Energetica, per un momento di confronto. In occasione della Fiera l’azienda ha portato in mostra i suoi migliori prodotti e alcune interessanti novità: 

  • Silk® Nova, serie di moduli fotovoltaici ad alta efficienza basati su tecnologia “N-type”. Questa serie include i moduli standard da 144 semi celle (half-cut), con una potenza di 580 Wp e un’efficienza del 22,4% e la bifacciale Silk® Nova Duetto.
  • Silk® Colour, i pannelli solari colorati da 400 Wp, disponibili  in quattro versioni: rosso, arancione, argento e verde.
  • I ZEBRA Pro, moduli da 132 mezze celle n-type con tecnologia IBC, ossia “a contatto posteriore interdigitato”, che possiede tutti i contatti sul retro per consentire alla faccia anteriore di assorbire la luce senza alcuna ombreggiatura e ostacolo.
  • Silk® Rhino, nuova serie di moduli fotovoltaici in grado di resistere a chicchi di grandine da 45 mm lanciati a 108 km/h. Questi pannelli oltre a possedere un vetro più spesso hanno due ulteriori profili sul retro che ne migliorano la stabilità meccanica al carico.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.