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Pannelli solari bifacciali, l’algoritmo di tracciamento “doppio” ne aumenta la resa

La multinazionale spagnola Soltec lancia il primo algoritmo di tracciamento solare che considera non solo i raggi incidenti frontalmente ma anche la radiazione posteriore.

Pannelli solari bifacciali
Credits: Soltec

Come aumentare la resa dei pannelli solari bifacciali

(Rinnovabili.it) – Come aumentare la resa dei pannelli solari bifacciali? Posto di avere a disposizione i moduli più efficienti sul mercato, il guadagno bifacciale è influenzato da precisi fattori esterni di cui va tenuto conto al momento della progettazione dell’impianto. A cominciare dall’albedo, ossia la frazione di quella luce riflessa dal terreno, che varia ovviamente a seconda della superficie. Ad esempio, un suolo ricoperto da neve fresca è in grado di vantare un fattore di albedo anche fino a 0.90 e offrirà, pertanto, un guadagno nettamente più alto dell’asfalto il cui albedo è di appena 0.15. Anche l’altezza da terra è un fattore chiave da tenere in considerazione (si stima che quella ottimale sia di circa 1,2-1,3 metri dal suolo) così come il grado di copertura del terreno, ossia il rapporto tra l’area occupata dai pannelli e l’area totale disponibile.

E per una spinta in più? C’è il tracciamento solare, sistemi che orientano i moduli fotovoltaici verso il sole in maniera tale che i raggi colpiscano la loro superficie anteriore sempre perpendicolarmente. Ma c’è anche chi ha pensato alla faccia posteriore. La multinazionale spagnola Soltec ha lanciato un nuovo algoritmo di tracciamento pensato appositamente per i pannelli solari bifacciali. L’algoritmo ricerca la posizione ottimale del tracking considerando non solo la radiazione frontale, ma anche quella posteriore. Quindi calcola la posizione o l’angolo perfetto che consenta di massimizzare la resa rispetto entrambi i fattori.

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Riscontrato un miglioramento della produzione dei moduli solari bifacciali fino allo 0,30%

L’azienda ha raccolto i risultati delle valutazioni analitiche effettuate a diverse latitudini (equatoriale, settentrionale e mediterranea) e dei test sperimentali condotte nel suo campo di prova a Murcia, in un nuovo Libro bianco. La ricerca ha riscontrato un miglioramento della produzione energetica dei moduli fotovoltaici bifacciali fino allo 0,30% (0,41% durante il periodo di attivazione). Secondo gli scienziati del laboratorio Soltec, questo guadagno rappresenta un vantaggio economico di 6.192 euro all’anno per un impianto solare da 50 MW in Spagna con un prezzo dell’energia stimato di 50 euro per MWh.

“Sebbene i pannelli fotovoltaici bifacciali siano diventati molto popolari negli ultimi anni e siano praticamente la prima scelta per la maggior parte degli sviluppatori, i produttori di strutture non hanno ancora adattato i loro algoritmi di tracciamento per trarne il massimo vantaggio“, ha affermato Javier Guerrero, a capo della ricerca e Dottorato in Energie Rinnovabili presso l’Università Politecnica di Cartagena. “Fino ad ora hanno utilizzato un approccio di tracciamento standard identico a quello impiegato per moduli monofacciali. Tuttavia, con il tracciamento bifacciale di Soltec, abbiamo l’opportunità di posizionare i tracker a nuove angolazioni che ci consentono di massimizzare il guadagno totale prendendo in considerazione entrambi i lati del modulo e non solo la parte anteriore”.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.