Un data center alimentato a idrogeno verde? In Europa diventa realtà

Il progetto EcoEdge Prime Power svilupperà la prima piattaforma di celle a combustibile a ossidi solidi per la decarbonizzazione delle infrastrutture di elaborazione dati

data center
via Pixabay

Datla sede italiana di Vertiva center e fuel cell, l’accoppiata vincente?

(Rinnovabili.it) – Un data center alimentato a idrogeno verde? In Europa (e non solo) potrebbe divenire presto realtà. Su questa possibilità sta lavorando E2P2 – EcoEdge Prime Power, progetto europeo dedicato a innovative soluzioni di alimentazione primaria per la gestione dei data center. L’iniziativa racchiude l’impegno di sette aziende – Equinix, InfraPrime, RI.SE, Snam, SolidPower, TEC4FUELS e Vertiv – ed è finanziata con ben 2,5 milioni di euro dalla nuova Clean Hydrogen Partnership. I partner si sono dati un ambizioso obiettivo: dimostrare la validità delle celle a combustibile nella fornitura energetica dei data center. Una sfida che richiede non solo soluzioni affidabili ma anche economiche e facilmente integrabili.

Nel dettaglio E2P2 studierà, progetterà e testerà l’impiego delle fuel cell a ossido solido (SOFC) e la loro “compatibilità” con con la tecnologia UPS (Uninterruptible Power Supply). Le pile a ossidi solidi, al pari delle altre fuel cell, sono dispositivi in grado di produrre elettricità direttamente dall’ossidazione di un combustibile. Per farlo impiegano un elettrolita a ossido solido o ceramico. Operano in genere ad alte temperature  (700-1.000°C) e possono lavorare con un ampio numero di combustibili dal biometano all’idrogeno, passando il GPL e gas di fermentazione.

L’obiettivo dell’iniziativa è fornire una tecnologia che sia efficiente a livello energetico e silenziosa ma soprattutto in grado di ridurre le emissioni. Il consorzio cercherà anche di sviluppare un standard aperto per le applicazioni delle celle a combustibile che consenta di avviare la commercializzazione delle SOFC per i data center in Europa. Con la possibilità di creare un modello applicabile anche ad altre infrastrutture critiche e contesti industriali.

Al progetto prende parte anche la sede italiana di Vertiv. L’azienda metterà a disposizione la lunga esperienza acquisita nei sistemi di alimentazione a corrente alternata (AC) e nelle soluzioni modulari prefabbricate per data center al fine di realizzare realizzare un sistema integrato Fuel Cell. Sistema che impiegherà l’UPS Vertiv™ Liebert® EXL S1 e il Vertiv™ HPL batterie a ioni di litio. La stretta collaborazione tra la divisione Vertiv™ AC Power, con sede in Italia, e quella Integrated Modular Solution, con sede in Croazia, porterà alla realizzazione di un prototipo all-in-one da 100 kW entro il 2023, con l’obiettivo di sviluppare una soluzione in grado di supportare più Megawatt di carichi critici.

“La digitalizzazione e l’industria dei data center stanno crescendo a ritmi sempre più veloci ed è quindi ancora più importante accelerarne il percorso verso un futuro ecosostenibile”, ha affermato Giordano Albertazzi, presidente di Vertiv Europa, Medio Oriente e Africa. “Questo può avvenire solo sviluppando tecnologie pulite e innovative come le soluzioni Fuel Cell, che forniranno energia sostenibile al mondo digitale. Vertiv è orgogliosa di contribuire attivamente all’iniziativa proof-of-concept E2P2 ed è entusiasta di poter rendere disponibili soluzioni di alimentazione di nuova generazione ai suoi clienti su scala globale”.

Articolo precedenteAllarme dal ghiacciaio Thwaites, il gigante dell’Antartide
Articolo successivoDue nuovi consorzi per rifiuti tessili e materassi: Ecoremat ed Ecotessili

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!