Rinnovabili • Il 41% della produzione elettrica mondiale è senza CO2 ma il caldo spinge in alto le fossili Rinnovabili • Il 41% della produzione elettrica mondiale è senza CO2 ma il caldo spinge in alto le fossili

Il 41% della produzione elettrica mondiale è senza CO2 ma il caldo spinge in alto le fossili

Nel 2024 le rinnovabili hanno generato 9.842 TWh, cifra record trainata dalla costante crescita di fotovoltaico (+29%) ed eolico. Ma l'aumento della domanda di elettricità, amplificata dalle ondate di calore, si aggrappa alla produzione fossile. Quota nucleare al minimo

Il 41% della produzione elettrica mondiale è senza CO2 ma il caldo spinge in alto le fossili
Foto di Albrecht Fietz da Pixabay

Produzione elettrica mondiale, il Global Electricity Review 2025 di Ember 

Nel 2024 il pianeta ha consumato oltre 30.856 TWh elettrici, dato in sensibile crescita rispetto al 2023. Fa quindi ben sperare il fatto che il 40,9% della produzione elettrica mondiale sia stata senza emissioni di carbonio. Merito di un mix rinnovabili-nucleare, in cui però è solo la prima voce a crescere in termini di rappresentazione sui consumi.

A riferirlo è il Global Electricity Review 2025 di Ember, think tank energetico globale che ogni anno analizza i dati sull’elettricità di 215 paesi.

Il 2024 dell’elettricità in sintesi

Il trend che emerge dal documento è chiaro. La generazione a basse emissioni di CO2 sta conquistando di anno in anno nuove quote sul fabbisogno elettrico mondiale, nonostante la domanda continui ad aumentare.

Il merito va soprattutto alle fonti rinnovabili non programmabili, e in particolare all’energia solare. Il fotovoltaico ha assunto a tutti gli effetti il ruolo di motore della transizione energetica globale stabilendo nuovi record. Sia in termini di capacità aggiunta che di energia prodotta.

Nello stesso anno, tuttavia, si è definito un altro trend decisamente meno positivo. Non è un mistero che il 2024 sia stato incoronato come l’anno più caldo mai registrato a livello globale. E le ondate di caldo che hanno fatto schizzare in alto i termometri, hanno anche fatto lievitare la domanda di raffreddamento.

Secondo il rapporto di Ember la lotta alla calura ha comportato una crescita della domanda elettrica complessiva (+4,0%) maggiore del 2023 (+2,6%). Un aumentato fabbisogno a cui il pianeta ha risposto incrementando la generazione fossile dell’1,4%.

Ecco perché nonostante, rinnovabili e nucleare abbiano coperto quasi il 41% della domanda, le emissioni di CO2 del settore energetico sono cresciute ancora (+1,6% in un anno). Raggiungendo il nuovo massimo storico di 14,6 miliardi di tonnellate.

Domanda elettrica globale 2024

Quanta elettricità consuma il Pianeta? Il Global Electricity Review mostra come il fabbisogno elettrico globale sia aumentato del 4% (+1.172 TWh) lo scorso anno, raggiungendo un valore totale di 30.856 TWh. Si è trattato del terzo più grande aumento assoluto di sempre, superato solo dai rimbalzi della domanda nel 2010 (post recessione) e nel 2021 (post lockdown). 

Parte della crescita eccezionale 2024 è dovuta alle condizioni meteorologiche. Gli analisti di Ember hanno calcolato che le temperature più elevate hanno aggiunto uno 0,7% alla domanda globale. Una quota pressoché identica a quella aggiunta dai nuovi driver dei consumi come data center e veicoli elettrici.

A livello territoriale, la Cina ha registrato il maggiore incremento nei consumi elettrici, seguita dagli Stati Uniti e dall’India.

Produzione elettrica mondiale 2024

Lato produzione elettrica mondiale il documento sottolinea come l’energia solare ed eolica siano le fonti di elettricità in più rapida crescita. Insieme hanno rappresentato il 15% dell’elettricità globale nel 2024, con l’energia solare che ha contribuito per il 6,9% e l’energia eolica per l’8,1%.

Insieme hanno già superato da anni la generazione nucleare, la cui quota continua a ridursi nel tempo. Ben inteso: a ridursi è la quota atomica sul mix produttivo non la produzione.

Nel dettaglio nel 2024 le FER hanno generato 9.842 TWh di elettricità nel mondo, di cui 2.131 TWh forniti dal fotovoltaico e 2.494 TWh dall’eolico. Il nucleare ha prodotto 2.768 TWh, mentre la generazione fossile si è assestata su 18.247 TWh. Quest’ultima è composta ancora per la maggior parte dal termoelettrico a carbone con 10.604 TWh, seguito dal gas 6.788 TWh e dagli alti combustibili fossili con 857 TWh.

I dati sul sistema elettrico nel 2024
Fonte: Ember – Global Electricity Review. *Altre rinnovabili include bioenergia, energia geotermica, mareomotrice e delle onde. **Altre fonti fossili includono la generazione da prodotti petroliferi e derivati, così come gas di sintesi e rifiuti.

E l’Europa?

Lo scorso anno, il fotovoltaico ha rappresentato la fonte elettrica in più rapido aumento nell’Unione Europea, con più 21% (circa 53 TWh) rispetto al 2023. La generazione eolica è cresciuta invece di soli 8 TWh anno su anno, valore inferiore all’aumento medio di 30 TWh anno su anno registrato tra il 2019 e il 2023. La generazione idroelettrica e nucleare sono aumentate rispettivamente di 32 TWh (+9,6%) e 29 TWh (+4,6%). Nel primo caso è per lo più merito delle favorevoli condizioni climatiche, mentre nel secondo dalla ripresa di alcuni impianti francesi.

Nel contempo la produzione elettrica da gas è scesa di 50 TWh (-16%), “il più grande declino registrato in qualsiasi segmento energetico a livello globale”. La domanda elettrica dell’Unione è aumentata di 30 TWh (+1,1%), stabilizzandosi dopo i forti cali del 2022 e del 2023.

Leggi QUI il Global Electricity Review di Ember.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.