Rinnovabili offshore: la ripresa verde Ue vuole 300 GW di eolico

Balzo dell’eolico offshore (incluso quello galleggiante) che passerà dai 23 GW di oggi ai 300 GW nel 2050. Altri 60 GW dall’energia dal mare

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La strategia sulle rinnovabili offshore sarà pubblicata il 19 novembre

(Rinnovabili.it) – La capacità dell’eolico offshore aumenterà di 25 volte da qui al 2050. Un’impresa da quasi 800 miliardi di euro, che proietterà l’Ue verso i nuovi obiettivi al 2030 e promette di creare più di 60mila posti di lavoro. Lo scrive la Commissione europea nella bozza di strategia sulle rinnovabili offshore che sarà presentata ufficialmente il 19 novembre prossimo.

La strategia pianifica gli sviluppi futuri per sfruttare le varie forme di energia che gli oceani e i mari possono fornire, tra cui il vento, le onde e le maree. Il documento fa parte del pacchetto di azioni in campo energetico messo a punto da Bruxelles per la ripresa verde.

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“La Commissione stima che una capacità installata di 300 GW di eolico offshore e circa 60 GW di energia dal mare, entro il 2050, è necessaria nel sistema energetico integrato, più verde e climaticamente neutro del 2050”, scrive l’esecutivo Ue nella bozza della strategia sulle rinnovabili offshore. Oggi, la capacità di eolico offshore europea è di 23 GW, che dovrebbero raggiungere i 60 GW entro il 2030 e poi balzare a 300 GW entro metà secolo.

Parte dei finanziamenti necessari potranno provenire dai piani di ripresa post-pandemia di ciascun Stato membro. La bozza incoraggia la collaborazione transfrontaliera e si impegna a fornire un quadro legislativo adeguato, che al momento è ancora mancante.

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Altri punti salienti contenuti nella bozza. La strategia affronta l’intera catena del valore dell’eolico offshore, compresa la produzione di parti e lo sviluppo di infrastrutture portuali a terra. Principalmente per allineare come tempi lo sviluppo degli impianti in mare e le infrastrutture necessarie a terra, che richiedono solitamente tempi di sviluppo più lunghi, specialmente per quanto riguarda l’adeguamento della rete elettrica.

C’è posto anche per l’eolico galleggiante, permettendo così l’installazione di parchi eolici in acque profonde. Quanto all’energia dal mare, vengono incluse sia l’energia dal moto ondoso che lo sfruttamento delle maree. L’obiettivo al 2030 è di arrivare a una capacità installata di 1-3 GW. Ma sarà necessario un abbattimento dei costi per realizzarlo, nota la Commissione, aggiungendo che questi si sono comunque già dimezzati negli ultimi 5 anni, più rapidamente del previsto.

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