Perù: La riforma energetica mira alla competitività delle rinnovabili

II ministro peruviano dell’Energia e delle Miniere, Francisco Ísmodes, ha annunciato un nuovo quadro normativo per le energie rinnovabili e i veicoli elettrici

riforma energetica perù
(Foto di Minería en Línea)

 

Il Ministro Ísmodes presenta i punti chiave della riforma energetica del Perù

(Rinnovabili.it) – “Dobbiamo migliorare la competitività degli investimenti nelle rinnovabili”. Così il ministro peruviano dell’Energia e delle miniere, Francisco Ísmodes, ha annunciato ieri i nuovi piani nazionali per le green energy. Le misure, parte dell’ampia riforma energetica presentata dal Paese, interverranno direttamente sull’attuale quadro normativo delle fer con l’obiettivo di consentire a questo tipo di energia alternativa di partecipare liberamente al mercato nazionale. “Ci sono alcune valutazioni che abbiamo fatto a livello legislativo per stabilizzare o generare condizioni di mercato analoghe, e abbiamo esaminato il riconoscimento della “potencia firma” (potenza costante), che le risorse rinnovabili non hanno”, ha detto il ministro intervenendo al terzo Forum Perú – Unione Europea.

Con il termine “potencia firma” in Perù s’intende la potenza massima che può generare un’unità di produzione energetica con un elevato livello di sicurezza. Questo valore è calcolato su base mensile e rappresenta il reale valore al quale viene remunerata l’energia del sistema.

Tra le altre opzioni al vaglio del Governo, anche la possibilità di implementare blocchi di orari per le offerte, in modo che le energie rinnovabili possano mirare a fasce di tempo più adatte al loro profilo di generazione. Un simile sistema a blocchi è stato utilizzato con successo  negli ultimi anni nei principali appalti energetici cileni.

 

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Nel suo intervento, dal titolo “Perù verso uno sviluppo energetico competitivo e sostenibile”, Ismodes ha riferito che il prossimo obiettivo verde della nazione sarà quello d’installare, entro il 2021, circa 260 mila pannelli solari in aree del paese prive di energia elettrica, progetto in linea con il programma di elettrificazione rurale che dovrebbe essere completato per il bicentenario dell’indipendenza (28 luglio 2021). Contestualmente il ministero ha stanziato 526 milioni di dollari per la realizzazione di 10 progetti di generazione e trasmissione di elettricità.

Un ruolo fondamentale all’interno della riforma energetica del Perù lo svolgeranno anche i veicoli elettrici: il piano è di mettere a punto un quadro normativo che ne promuova l’ingresso sul mercato nazionale. “L’arrivo di questo tipo di tecnologia ridurrà il consumo di combustibili fossili, oltre a far diminuire le emissioni di CO2 e altri gas inquinanti”, ha aggiunto Ismodes.

 

Ma non si tratterà di una riforma energetica votata alla sostenibilità. Il Ministero ha anche annunciato un portafoglio di progetti nel settore degli idrocarburi del valore di oltre 12.000 milioni di dollari per il periodo dal 2018 al 2022, sottolineando l’intenzione di andare avanti con l’esplorazione e lo sfruttamento di giacimenti petroliferi 64 e 192, localizzati nell’Amazzonia peruviana, al confine con l’Ecuador.

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