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Sostanze pericolose: da CdM ok a nuove multe per proteggere l’ambiente

Approvato in via definitiva il decreto legislativo inerente la violazione delle norme Ue sull’esportazione ed importazione di sostanze chimiche pericolose

Sostanze pericolose: da CdM ok a nuove multe per proteggere l’ambiente

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(Rinnovabili.it) – Nuove pene pecuniarie a chi vìola principi e regole dell’esportazione ed importazione di sostanze chimiche pericolose. Questo il cuore del decreto legislativo approvato lo scorso venerdì dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro della giustizia Andrea Orlando. Il provvedimento, a cui è stato dato il via libera definitivo, disciplina le sanzioni applicabili in caso di violazione al regolamento (UE) n. 649/2012 noto anche come Regolamento PIC (“Prior Informed Consent”). Il decreto assegna anche i compiti di vigilanza, accertamento e irrogazione delle sanzioni fanno capo al Ministero della salute, al Ministero dell’ambiente e al Ministero dello sviluppo economico. “Nell’ambito delle rispettive competenze, – recita la nota stampa – tali compiti spettano anche all’Agenzia delle dogane e dei monopoli, al Corpo della Guardia di finanza e alle Regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano”.

 

Il regolamento a cui si fa riferimento è entrato in vigore nel 2012 per attuare la convenzione di Rotterdam sulla procedura di assenso preliminare in conoscenza di causa per talune sostanze chimiche e pesticidi pericolosi nel commercio internazionale. Nella pratica disciplina tutte le procedure connesse all’importazione e l’esportazione dei prodotti chimici pericolosi e gli obblighi posti alle imprese che desiderano esportare questi prodotti chimici in paesi extra-UE. Tra gli obiettivi, quello di contribuire all’uso ecocompatibile di sostanze chimiche pericolose e promuovere la condivisione delle responsabilità e la collaborazione nel settore dei movimenti internazionali di tali prodotti.

 

Il regolamento prevede che gli Stati membri stabiliscano le sanzioni applicabili in caso di violazione delle disposizioni, adottando “ogni provvedimento necessario per assicurare la corretta applicazione di tali previsioni”. Sanzioni che debbono essere effettive, proporzionate e dissuasive. “Le norme dettate in materia di importazione ed esportazione, con obblighi di notificazione e di autorizzazione delle autorità di controllo, sono funzionali alla protezione della salute e dell’ambiente contro i danni potenziali connessi al commercio internazionale di tali prodotti – spiega il Consiglio – È previsto per i trasgressori che le sostanze trattate in violazione degli obblighi comunitari siano distrutte a propria cura e spese in caso di sequestro amministrativo”.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.