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Dalla BPIE i sei criteri d’investimento per la ricostruzione dell’Ucraina in chiave sostenibile

Seguendo il principio del “ricostruire meglio”, l’Istituto europeo BPIE ha sviluppato un vademecum per promuovere la ricostruzione dell’Ucraina in chiave sostenibile ed efficiente, incoraggiando investitori e governo ad intervenire con progetti a lungo termine

ricostruzione dell’Ucraina
credits: BPIE

Secondo le più recenti stime per la ricostruzione del patrimonio edilizio dell’Ucraina saranno necessari più di 68 mld di dollari

(Rinnovabili.it) – Il conflitto in Ucraina ha causato ingenti perdite sia in termini di vite umane che di danni materiali. Una volta terminata la guerra sarà necessario restituire ai cittadini un luogo vivibile, per farlo si stima saranno necessari oltre 68 miliardi di dollari. Ma la ricostruzione in Ucraina potrebbe dar vita ad un movimento finalizzato al “ricostruire meglio”, in modo più sostenibile, efficiente e qualitativo. Al fine di rafforzare anche il sistema energetico ucraino, BPIE (Buildings Performance Institute Europe) in collaborazione con il think thank ucraino DiXi  ha pubblicato una guida in 6 punti per dirottare al meglio gli investimenti, affinchè la ricostruzione del patrimonio edilizio possa creare contemporaneamente un modello qualitativo di riferimento a livello europeo.

Sei livelli d’investimento

Il principio del “ricostruire meglio”, applicato agli edifici, punta ad accelerare la transizione energetica e la decarbonizzazione del patrimonio edilizio dopo una grave catastrofe. 

I sei criteri di investimento proposti dal BPIE sono allineati a scenari che rappresentano diversi livelli di danno (minore, moderato e grave):

  1. Gli investimenti dovrebbero essere indirizzati verso progetti che considerino requisiti minimi di efficienza energetica per i singoli elementi edilizi
  2. Gli edifici danneggiati durante la guerra non dovrebbero essere esentati dai requisiti minimi di efficienza energetica
  3. Gli investimenti dovrebbero essere indirizzati verso progetti che coinvolgano sistemi tecnici per l’edilizia basati su soluzioni di energia rinnovabile
  4. Gli investimenti dovrebbero essere indirizzati verso progetti che migliorino l’intera prestazione energetica degli edifici
  5. Gli investimenti dovrebbero essere indirizzati verso progetti che tengano conto dell’adattamento ai cambiamenti climatici
  6. Gli investimenti dovrebbero essere indirizzati verso progetti che affrontano la circolarità materiale. 

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Secondo il manuale proposto da BPIE gli investitori multilaterali dovrebbero stanziare fondi per progetti che affrontino prima di tutto le prestazioni energetiche degli edifici, prendendo quale punto di riferimento lo standard ZEB. Il Governo invece dovrebbe essere incoraggiato ad accelerare l’attuazione di un quadro giuridico per l’efficienza energetica e gli standard di ricostruzione dell’Ucraina in chiave sostenibile, ponendosi quale interlocutore principale per una visione a lungo termine.

Il Buildings Performance Institute Europe è da sempre impegnato nella promozione di un patrimonio edificato più sostenibile ed efficiente. Tra le ultime pubblicazioni la guida alla decarbonizzazione EU Buildings Climate Tracker.

Scarica qui il manuale completo.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.