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Fare Architettura sostenibile è possibile, basta un po’ di “dugnad”

Quattro best practice di architettura sostenibile di MAD Archiarkitekter dal grattacielo in legno, al restauro di un edificio del 1800, puntando a qualità sociale e progettuale

“WoHo Berlino” – © Donatas Grinius / Mad arkitekter

(Rinnovabili.it) – Lo studio norvegese di MAD Archiarkitekter mostra attraverso 4 esempi di architettura sostenibile le molteplici possibilità offerte dalla progettazione partecipata sviluppata a misura d’uomo ed in simbiosi con la natura. Come si ottengono questi risultati? Con un po’ di dugnad secondo i progettisti di MAD.

In norvegese infatti, la parola dugnad indica un’antica tradizione che incoraggiava tutti a contribuire per raggiungere uno scopo comune. Si basa su di un insieme di relazioni sociali e reciprocità che, per il team norvegese, dovrebbe essere alla base di qualsiasi progetto se si vuole puntare ad un futuro sostenibile.

Per dimostrarlo MAD Archiarkitekter hanno organizzato una mostra all’AEDES Architecture Forum di Berlino presentando quattro best pratice di architettura sostenibile da loro progettati. La caratteristica comune ai 4 esempi è l’attenzione all’ambiente preesistente, sia inteso come ambiente naturale che come ambiente costruito. Secondo gli architetti, il potere della “positività” e della condivisione è essenziale per assicurare ai progetti un futuro, ed interpretare al meglio le sfide sociali e climatiche che ci stiamo trovando ad affrontare.

Le quattro best pratice di architettura sostenibile

Kristian August Gate 13 a Tullinløkka – Oslo

In questo caso si tratta di un progetto di riutilizzo dell’esistente rivoluzionario. Completato nell’ottobre del 2020, la struttura recupera un edificio per uffici degli anni ’50 minacciato dalla demolizione. Qui il 70% dei materiali sono stati riutilizzati nella ristrutturazione e nelle nuove costruzioni, arrivando a recuperare gli stessi elementi portanti. Il progetto ha vinto numerosi riconoscimenti quale esempio unico di come potrebbero essere svolti gli interventi di riqualificazione. E’ tra i candidati per il Premio dell’Unione Europea per l’Architettura Contemporanea – Mies van der Rohe 2022.

Recipe for Future Living per Reinventing Cities, a Stovner – Oslo

"Reinventing Cities – Recipe for Future Living" in Oslo. © Imigo
“Reinventing Cities – Recipe for Future Living” in Oslo. © Imigo Mad arkitekter

Nel 2019 Mad Archiarkitekter si aggiudica la vittoria al concorso Reinventing Cities di C40, con il progetto Recipe for Future Living. Alla base di questo esempio di rigenerazione urbana c’è il concetto di economia circolare, basandosi unicamente sull’uso sostenibile delle risorse e sul riciclo. Il concept è al momento in fase di studio da parte delle autorità municipali per procedere con lo sviluppo del masterplan.

Festiviteten, a Larvik – Oslo

“Festiviteten” in Larvik, Norway. © Firat Aysim Mad arkitekter

Con Festiviteten il team è riuscito a coniugare il concetto di architettura sostenibile con il restauro di un edificio del 1874. Pur essendo stati utilizzato come municipio, come tribunale o per eventi culturali, l’edificio ha sofferto per anni della mancanza di manutenzione. Il lavoro di restauro di Mad ha permesso di recuperare interamente la struttura affidandosi ad artigiani rinomati ed attenti. Quasi tutti gli elementi sono stati riutilizzati, dove un’azione di questo tipo non era possibile, i componenti sono stati sostituiti da materiali riciclati o a basso impatto ambientale.

WoHo, grattacielo in legno – Berlino

“WoHo Berlino” – © Donatas Grinius / Mad arkitekter Mad arkitekter

Tra qualche anno il WoHo potrebbe diventare il grattacielo in legno più alto d’Europa.

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In questo caso il team di architetti si è cimentato con uno dei materiali naturali per eccellenza, il legno, andando a sviluppare una struttura di 29 piani per 98 metri d’altezza. L’idea ha portato a sviluppare un tipico quartiere di Berlino, il Kreuzberg , ma secondo un concetto verticale, prestando la massima attenzione alla qualità dei materiali e delle relazioni sociali.

Se vi capita di passare per Berlino, la mostra Mad About Dugnad Work Together, Build Better sarà visitabile fino al 10 marzo.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.