Arriva la nuova strategia UE sulla finanza sostenibile e i green bond

Standard per i green bond europei, che restano volontari. Una nuova strategia per rafforzare la finanza sostenibile dei Ventisette. Bruxelles vuole accelerare la transizione verso un’economia sostenibile

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Foto di Nattanan Kanchanaprat da Pixabay

Bruxelles vuole diventare punto di riferimento globale sulla finanza sostenibile

(Rinnovabili.it) – L’Europa punta su finanza sostenibile e green bond per mettere il turbo sulla transizione ecologica del continente. Il 6 luglio, Bruxelles ha pubblicato una Renewed Sustainable Finance Strategy e la proposta European Green Bond Standard, due testi con cui promuove la lotta al cambiamento climatico e la protezione dell’ambiente accelerando il passo verso un’economia sostenibile.

La strategia UE sulla finanza sostenibile

Il piano di Bruxelles sula finanza sostenibile si articola attorno a sei pilastri principali. Il primo consiste nell’estendere gli strumenti di finanza sostenibile già esistenti con lo scopo di facilitare l’accesso ai finanziamenti per la transizione. Quindi una serie di misure per migliorare l’inclusività delle piccole e medie imprese (PMI) e dei consumatori, fornendo loro gli strumenti e gli incentivi giusti per accedere ai finanziamenti per la transizione. E poi ancora: più iniziative per aumentare la resilienza del sistema economico e finanziario ai rischi climatici, aumentare il contributo del settore finanziario alla sostenibilità e garantirne l’integrità e una transizione ordinata. Infine, sviluppare iniziative e standard internazionali di finanza sostenibile, oltre ad azioni per sostenere i paesi partner dell’UE.

Più in concreto, gli Stati membri hanno tempo fino a metà 2023 per valutare come i loro mercati finanziari contribuiscono a raggiungere l’obiettivo comunitario di emissioni nette zero al 2050. In questo assessment devono essere inclusi gestori patrimoniali, fondi pensione, banche e assicurazioni. Su questa base, UE e banca centrale europea fisseranno delle tappe intermedie e degli obiettivi di medio e lungo periodo per ciascun paese UE. Inoltre, la Commissione proporrà modifiche alle regole bancarie in modo che i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) non possano essere elusi in fase di definizione della gestione dei rischi.

I green bond europei

Un quadro “volontario”, che aspira a diventare “gold standard”, punto di riferimento globale. Lo strumento dei green bond europei servirà a catalizzare investimenti per quei progetti che avvicinano gli obiettivi UE sul clima. “La nostra proposta EU Green Bond Standard stabilirà un gold standard nel mercato e risponderà alle esigenze degli investitori per uno strumento affidabile e robusto quando investono in modo sostenibile”, ha affermato Mairead McGuinness, Commissario responsabile per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e il capitale Unione dei mercati.

Due i punti sensibili. Primo, i green bond europei saranno ancorati alla tassonomia verde, il provvedimento che stabilisce quali investimenti sono considerati sostenibili e quali no. Il problema è che la tassonomia verde ancora non c’è, e anzi sta spaccando in due l’Europa. Il braccio di ferro riguarda soprattutto il ruolo del gas – energia di transizione o no, e se sì entro che limiti – e quello del nucleare. Secondo punto, il greenwashing. Green bond aderenti alla tassonomia verde non basta, come paletto, per assicurare che il sistema funzioni. Servono controlli. Bruxelles prevede un meccanismo di verifiche incrociate, con la possibilità per i regolatori nazionali di sanzionare chi non rispetta gli standard fissati.

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