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Nuovo Ospedale di Cremona, l’ecosistema sanitario concepito da Cucinella

Svelato il progetto di Mario Cucinella per il Nuovo Ospedale di cremona, concepito come una città circolare interconnessa, aperta alla comunità e ricca di verde.

Nuovo Ospedale di Cremona
Nuovo Ospedale di Cremona_ Vista dal Parco Fluviale_Visual by MCA Visual

Il progetto esecutivo verrà presentato entro la fine del 2024

(Rinnovabili.it) – E’ Mario Cucinella Architetcts ad aggiudicarsi la vittoria per il progetto del Nuovo Ospedale di Cremona, sbaragliando una concorrenza composta da Park Associati, Foster + Partners, Baumschlager Eberle Architekten e lo studio Oma. L’idea vincente è quella di un ecosistema sanitario, innovativo, circolare e in stretta connessione con il territorio circostante.

Un Parco della Salute: il verde come elemento di benessere

Il Nuovo Ospedale di Cremona si integra con il contesto socioculturale, diventando centro sanitario che non ospita solo i servizi diagnostici, ma anche aree per lo svago e il benessere delle persone. L’area di progetto permette la riconnessione del Parco del Po e del Morbasco, attraverso il Parco della Salute, parte integrante del Nuovo Ospedale di Cremona. L’ampio spazio verde servirà sia da polo per la biodiversità urbana che come luogo di benessere fisico e mentale.

Il Parco della Salute è caratterizzato da tre elementi:

  • bosco climatico, un sistema naturale che abbraccia l’Ospedale, caratterizzato da percorsi verdi che legano una sequenza di attività terapeutiche per i residenti e gli utenti dell’ospedale, alternate a zone di biodiversità animale e vegetale;
  • anello vitale, un percorso caratterizzato da spazi per le attività ludico-sportive e per l’interazione sociale;
  • anello rurale, un ampio sistema naturale a prato caratterizzato da uno specchio d’acqua centrale come punto cardine dell’intero Parco.

La città nella città

L’edificio avrà una forma semicircolare e permetterà di concepire gli spazi come “core centrali” dai quali possono scaturire nuove aree di espansione: la copertura verde parte integrate del sistema del parco crea spazi coperti in relazione con il paesaggio circostante, che possono essere utilizzati nel tempo trasformando l’Ospedale un luogo attivo per l’interazione sociale. La struttura ospedaliera sarà una vera e propria città nella città, inserendo al suo interno molteplici funzioni d’uso collettivo.

Il Nuovo Ospedale di Cremona potrà rappresentare un modello per l’architettura sanitaria sotto più aspetti ad iniziare dal bando che, con le sue linee guida, ha rimesso al centro la qualità dell’architettura come fattore centrale per il benessere psico-fisico”, ha sottolineato Mario Cucinella.

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Sette livelli fuori terra e due corpi principali connessi al piano 0, un cuore centrale caratterizzato dalla piastra tecnologica che accoglierà i blocchi operativi. A dominare il progetto è la flessibilità di gestione. Già visibile in fase progettuale. Il 20% delle camere di degenza può essere trasformata in area di terapia intensiva con interposizione di un filtro, e l’80% può essere trasformato in camera a due letti, al fine di poter far fronte ad esigenze improvvise di posti-letto.

Impronta ecologica

Il Nuovo Ospedale di Cremona è anche occasione per integrare l’edificio nello spazio esterno in risposta agli effetti del cambiamento climatico. Soluzioni nature-based, la presenza della vegetazione, i percorsi d’acqua, i materiali scelti per la pavimentazione esterna, tutto contribuisce a ridurre l’effetto isola di calore urbana raggiungendo una diminuzione della temperatura media percepita di circa 4° rispetto alla situazione attuale. Le strategie passive, come l’orientamento, la permeabilità ai venti, l’illuminazione naturale, permettono di minimizzare l’impatto sull’ambiente riducendo le emissioni.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.