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Cambiamento climatico e città, per fermarlo serve la collaborazione dei Governi

Secondo il report della ong CDP, contrastare il cambiamento climatico nelle città è possibile solo con la collaborazione di tutti i livelli di governo

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Cambiamento climatico . Foto di Sammy-Williams da Pixabay

6 città su 10 sono alla ricerca di finanziamenti per progetti legati al clima come i trasporti, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica

(Rinnovabili.it) – La maggior parte delle città a livello globale afferma che la lotta al cambiamento climatico è possibile solo con la collaborazione attiva da parte del governo a tutti i livelli. La mancanza di un fronte comune, si sta rivelando una vera e propria barriera che ostacola le azioni concrete da intraprendere.

A sostenerlo sono le quasi 1000 città intervistate dal Report “Working Together To Beat The Climate Crisis”. Il rapporto è la conclusione di un importante lavoro intrapreso dalla ONG no-profit CDP (Carbon Disclosure Project), elaborato a partire dalle risposte al questionario CDP-ICLEI Unified Reporting System eseguito da ben 965 città, 136 Stati e Regioni, comprese 22 città italiane.

Dall’indagine è emerso chiaramente che la collaborazione tra città, regioni, governo ed imprese è la chiave per un’azione climatica di successo.

Nel Report “Working Together To Beat The Climate Crisis”, il CDP punta il riflettore su sei Paesi di 5 continenti diversi in cui si è assisto all’aumento concreto di azioni destinati ad una transazione ecologica: Brasile, Italia, Kenya, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America.

L’impegno delle città italiane contro il cambiamento climatico

In Italia, quasi la metà (45%) delle città che riportano i dati al CDP – tra cui Roma, Milano, Firenze, Parma e Padova – dicono che la capacità delle loro città di adattarsi agli impatti climatici dipende da fattori influenzati da diversi livelli di governo, come i finanziamenti o la mancanza di legislazione.

Per altro il 36% delle città italiane, tra le quali anche Bologna, Torino e Genova, hanno sottolineato che gli obiettivi di riduzione delle emissioni dipende purtroppo da politiche al di fuori del proprio controllo. Un dato decisamente scoraggiante e che fa comprendere quanto la collaborazione a più livelli sia un fattore essenziale per combattere il cambiamento climatico attraverso azioni concrete, resilienti e sostenibili.

“Giorno dopo giorno, stiamo vedendo gli effetti devastanti del cambiamento climatico, dagli incendi alle inondazioni. In vista della COP26, il mondo è ora al suo ultimo campanello d’allarme per intraprendere azioni coraggiose, rapide e decisive per affrontare il cambiamento climatico”, afferma Kyra Appleby, direttore globale Città, Stati e Regioni al CDP.

Le buone pratiche intraprese a livello nazionale

Delle 22 città italiane che hanno fatto rapporto, 13 (59%) stanno cercando finanziamenti per progetti sul clima, in particolare in aree come la gestione dell’acqua, le energie rinnovabili e i trasporti. In 8 città tra cui anche Milano, Torino, Firenze, le azioni portate avanti come la difesa dalle inondazioni, la piantumazione di alberi, la creazione di spazi versi, sono finanziate a livello governativo o grazie alla collaborazione con altre città.

Perchè funzioni, l’azione comune deve comprendere anche l’intervento pratico degli operatori privati e delle aziende. La maggior parte (73%) delle città italiane che riportano i dati al CDP hanno affermato di collaborare già con le imprese.

Firenze, ad esempio, sta collaborando con gli operatori di smart grid per creare velocemente una rete di ricarica per gli e-taxi.

Torino sta incoraggiando l’innovazione lavorando con le università e attraverso il Torino City Lab, che permette alle aziende di testare in condizioni reali.

Parma ha una “carbon neutral alliance” tra la città e l’autorità regionale, le imprese, l’università e i centri di ricerca, che stanno tutti lavorando insieme per rendere la provincia di Parma carbon neutral entro il 2030.

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Il settore del trasporto sostenibile occupa un gradino alto nella lotta al cambiamento climatico, seguito da vicino dalla tecnologia dell’efficienza eenrgetica.

Le azioni essenziali per raggiungere obiettivi concreti

Sulla base delle risposte raccolte dal Report di CDP-ICLEI Unified Reporting System 2021, ciò che le città del mondo chiedono ai rispettivi governi nazionali a sostegno del loro impegno a favore della lotta al cambiamento climatico sono azioni concrete:

  • Aiutare a finanziare la riduzione delle emissioni e l’adattamento, in modo che le città possano attingere agli investimenti pubblici e privati;
  • Permettere e incoraggiare l’innovazione;
  • Decarbonizzare le reti elettriche e i sistemi di trasporto;
  • Sviluppare solide politiche di decarbonizzazione e regolamenti in tutti i settori per incentivare attività e comportamenti a bassa emissione di carbonio.
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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.