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In Germania nasce la biobatteria che funziona con la paglia

Ricercatori tedeschi mostrano come convertire residui organici di diversa natura in energia elettrica, calore, gas purificato, e biochar di alta qualità

In Germania nasce la biobatteria che funziona con la paglia

 

(Rinnovabili.it) – Realizzare una biobatteria in grado di “ricaricarsi” con la paglia, i rifiuti forestali e i fanghi di depurazione. Succede in Germania dove gli scienziati del Fraunhofer Institute hanno trasformato un impianto di produzione del biogas in una speciale “biobattery”. L’impianto realizzato in realtà racchiude al suo interno un insieme di tecnologie rinnovabili ad alta efficienza che permettono, con un approccio modulare di sfruttare più materie prime per ottenere diversi prodotti. Nella pratica questo significa che la biobattery è in grado di sfruttare i rifiuti della cellulosa, le deiezioni animali, i fanghi industriali così come essere direttamente integrata ad impianti eolici o fotovoltaici e restituire energia elettrica, gas purificato e olio combustibile.

 

I ricercatori spiegano per sommi capi, sul sito web dell’Istituto, le tappe del processo. Le materie prime, dopo esser state ridotte in parti piccolissime in un ambiente sottovuoto, vengono surriscaldate per ottenere biochar e gas volatili; quest’ultimi sono parzialmente purificati e stoccati, e in parte condensati in un liquido contenente una miscela di acqua e olio di alta qualità. I prodotti finali possono essere utilizzati in diversi modi: l’olio può essere trasformato in biocarburante per navi o aerei; i gas indirizzati alla produzione elettrica e termica attraverso un cogeneratore; e il biochar può essere utilizzato come fertilizzante.

 

Oltre la flessibilità, che deriva dall’accettare più materie prime e produrre uscite multiple, un altro vantaggio fondamentale della biobatteria è che, secondo l’analisi finanziaria degli scienziati, anche un impianto di piccola scala – che richiederebbe un piccolo investimento – sarebbe economicamente vantaggioso. A causa della modularità inoltre, l’impianto può essere aggiornato per elaborare progressivamente un maggior numero di materiali con alta efficienza. La tecnologia è stata per ora dimostrata in un impianto pilota in grado di elaborare 30 kg di biomassa per ora e con un’efficienza del 75%.

 

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.