One to Zero Challenge, Plenitude seleziona gli innovatori abilitatori di futuro

Enosi e Jedlix sono le vincitrici della Call for Innovation, con cui Plenitude intraprenderà un percorso di collaborazione per valorizzare le soluzioni proposte. Menzione speciale alla startup Archygram

One to Zero Challenge

One To Zero Challenge, oltre 100 candidature provenienti da 29 Paesi

(Rinnovabili.it) – Il futuro è innovazione e collaborazione. Lo sa bene Plenitude, Società Benefit di Eni, che per valorizzare e massimizzare l’integrazione e le sinergie delle proprie linee di business ha aperto le porte a nuovi progetti, soluzioni e idee da ogni parte del mondo. E lo ha fatto con One To Zero Challenge, un contest dedicato a startup, scaleup, PMI e spinoff universitari chiamati ad unirsi all’impegno dell’azienda in un percorso di crescita orientato alla sostenibilità.

La Call for Innovation, lanciata nell’autunno 2022, ha raccolto in brevissimo tempo oltre 100 candidature provenienti da ben 29 paesi nel mondo. Una risposta entusiasta da cui sono emerse due realtà in particolare: l’australiana Enosi e l’olandese Jedlix

Le due società sono state selezionate tra le altre finaliste  – Energiency, Episensor, Henshin, Rabot Charge, Streem, Tilt Energy e Zerofy – a Roma durante l’evento di chiusura di One To Zero Challenge.

Valorizzare le sinergie per vincere la sfida della consapevolezza energetica

Plenitude è nata con un obiettivo preciso: creare valore attraverso la transizione energetica. Una mission perseguita tramite la promozione di una nuova cultura della sostenibilità e di modelli di consumo più responsabili e consapevoli. Ma anche e soprattutto attraverso soluzioni tecnologiche capaci di migliorare la qualità della vita dei clienti diminuendone nel contempo l’impronta di carbonio.

L’azienda è caratterizzata da un modello di business integrato e unico nel suo genere che affianca i clienti nella riduzione delle emissioni di CO2, attraverso servizi energetici, produzione di energia rinnovabile e una diffusa rete di ricarica per veicoli elettrici. È esattamente in questo contesto che si inserisce l’iniziativa One To Zero. “Il nome della challenge – ha sottolineato Martina Opizzi, Head of Business Development ed M&A di Plenitude – esprime l’obiettivo di essere ‘uniti/insieme/integrati’ per raggiungere l’obiettivo di Net Zero”.

La competizione aveva, infatti, come obiettivo quello di trovare soluzioni e progetti per ottimizzare le sinergie già esistenti nel modello Plenitude e massimizzare l’integrazione tra le tre linee di business. Con il fine ultimo di accelerare il traguardo delle zero emissioni dei clienti della Società e contribuire alla diffusione di una maggiore consapevolezza energetica.

L’idea di lanciare la nostra call for innovation lo scorso ottobre è nata dal nostro modello di business integrato lungo tutta la catena dell’energia elettrica verde”, ha aggiunto Opizzi. “Plenitude unisce la produzione di energia da fonti rinnovabili, la vendita di servizi energetici ai clienti retail e l’infrastruttura per la ricarica elettrica delle auto, ed è uno degli avamposti di Eni per aiutare i nostri clienti finali a ridurre le proprie emissioni di CO2. L’obiettivo della challenge è stato quindi quello di aprire Plenitude verso l’esterno per trovare soluzioni innovative che valorizzassero al meglio l’integrazione e le sinergie tra le 3 linee di business della Società […], contribuendo al contempo ad accelerare la riduzione delle emissioni di CO2 dei nostri clienti”.  

Le vincitrici

In questi mesi il comitato di valutazione finale ha selezionato le vincitrici tra le 9 realtà (su oltre 100 partecipanti) arrivate all’ultimo step della competizione grazie a progetti e soluzioni di forte impatto. Nel dettaglio la giuria, composta da top manager di Plenitude ed Eni, ha premiato le proposte di Enosi e Jedlix e le due realtà potranno ora collaborare con Plenitude per integrare le soluzioni nel suo modello di business. 

Enosiè un’azienda australiana sviluppatrice di una innovativa piattaforma digitale. La società utilizza dati di smart metering per tracciare e conteggiare la produzione di impianti rinnovabili e il consumo energetico di case e aziende, e attraverso un algoritmo a più livelli (multi-tier) abbinarli in tempo reale. La soluzione abilita cittadini e aziende allo scambio reciproco di energia sostenibile e collega in maniera trasparente l’elettricità generata da parchi eolici o fotovoltaici alla domanda degli utenti. 

L’azienda olandese Jedlix crea, invece, API (Application Programming Interface) e app di ricarica intelligente in grado di integrarsi anche in servizi e applicazioni esistenti dell’e-mobility. La sua piattaforma altamente innovativa permette di massimizzare la ricarica durante i picchi di produzione e di aggregare un’ampia gamma di auto elettriche per offrire flessibilità alla rete. La soluzione vincitrice della Call for Innovation consentirà a Plenitude di costruire nuovi servizi per la ricarica domestica e pubblica dei veicoli elettrici, rendendola più personalizzata, smart e sostenibile per il cliente.

Oltre alle due vincitrici, la giuria ha assegnato anche una menzione speciale alla startup Archygram, selezionata per presentare la propria soluzione direttamente al Selection Day di ZERO. Di cosa si tratta? Dell’Acceleratore Cleantech della Rete Nazionale Acceleratori di CDP, nato nel 2021 in collaborazione con importanti player finanziari e industriali, tra cui Eni come main partner attraverso la Scuola d’Impresa Joule.

 “Nell’attuale contesto di profonda trasformazione del mondo dell’energia in cui cambiano i modelli di consumo e di produzione, è fondamentale alimentare le leve a disposizione dell’azienda grazie a una continua interazione con gli ecosistemi di innovazione internazionale”, ha concluso Opizzi. “In Plenitude l’innovazione è un elemento chiave a supporto della nostra strategia e l’open innovation rappresenta uno dei canali per originare nuove opportunità di business. Grazie ad Eni abbiamo la possibilità di avvalerci di una molteplicità di strumenti di Open Innovation tra cui Eni Next, Eniverse, Joule e anche le strutture interne di Innovazione Tecnologica che rendono particolarmente efficace la nostra azione”.

In collaborazione con Plenitude

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