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Continua la crescita organica di lungo periodo di Davines Group: fatturato +12% nel 2024

Le vendite all’estero trainano i risultati: gli USA si confermano il primo mercato seguiti dall’Italia. Il Gruppo cosmetico nel 2024 vede un ulteriore incremento del fatturato da export, all’82%.

crediti: Davines Group

Crescono di oltre il 12% le vendite dei prodotti Davines, +9% quelle dei prodotti skincare di [ comfort zone ]

Parma, 03 marzo 2025 – Il Gruppo Davines, azienda attiva nel settore della cosmetica professionale con i marchi per l’haircare Davines e per lo skincare [ comfort zone ], B Corp dal 2016, prosegue il suo percorso di crescita organica di lungo periodo e chiude un altro esercizio con un aumento a doppia cifra del fatturato: + 12% rispetto al 2023, a € 295 milioni (dati di preconsuntivo).

“I risultati di quest’anno sono particolarmente stimolanti, perché evidenziano e confermano un percorso di sviluppo virtuoso, con una strategia di lungo periodo che riflette i nostri valori e con un modello di family business indipendente rivolto a una crescita rigenerativa. Dal 2019 il nostro fatturato è aumentato di oltre l’80%, in modo completamente organico, il nostro export continua a crescere insieme al nostro impegno per la sostenibilità e l’ambiente. Sono i frutti di un percorso che richiede coerenza e determinazione: oggi chi compra i nostri prodotti per l’haircare e lo skincare non sceglie solamente una formula efficace ma anche un nuovo paradigma, un nuovo modo di fare impresa, veramente e caparbiamente attento alle persone e all’ambiente”, ha commentatoDavide Bollati, Presidente del Gruppo Davines.

Ulteriore incremento del fatturato da export, all’82%. Gli USA si confermano il primo mercato, l’Italia è il secondo. 

Sono i mercati esteri, dove il Gruppo Davines nel 2024 ha realizzato l’82% del suo fatturato, a trainare la crescita. Gli Stati Uniti si confermano il primo mercato del Gruppo, seguiti dall’Italia. Il fatturato nel Nord America (Usa e Canada) ha raggiunto i $115 milioni (+12% rispetto al 2023e quello registrato in Italia ha superato i € 54 milioni (+ 6% rispetto al 2023). Molto positivi i risultati anche in Europa, con l’exploit della Gran Bretagna (+ 30% rispetto al 2023) e della Germania (+27% rispetto al 2023), paese strategico dove il Gruppo ha inaugurato la nuova filiale e la nuova sede, a Düsseldorf, nel 2023. Anche Davines France ha chiuso il 2024 con una performance straordinaria registrando una crescita del fatturato del 16%.

Con 136 formule originali sviluppate per i prodotti haircare e skincare, il brand Davines (haircare) ha 50mila saloni professionali affiliati e il brand [ comfort zone ] (skincare) serve 6.000 centri estetici e spa in Italia e nel mondo. Nel 2024 risultano in costante aumento i saloni che hanno scelto Davines con un deciso incremento delle vendite dei prodotti (+12% rispetto al 2023). In crescita costante anche il brand [ comfort zone ], leader nel mercato dello skincare professionale, che scresce di oltre il 9% anno su anno.

Di pari passo il Gruppo continua a investire nella ricerca – di materie prime e nuovi ingredienti, processi di produzione, nuove e innovative formule e packaging – a cui ha dedicato anche nel 2024 oltre il 3% dei ricavi e che coinvolge un team di 65 professionisti che lavorano nei 3 laboratori e 4 centri di expertise del Davines Group Village di Parma.

Inaugurato nel 2024 il Davines West Village a Parma: 1.000 mq in più con nuovi uffici e spazi ricreativi. Aumenta del 50% la capacità produttiva dello stabilimento grazie ai recenti investimenti realizzati in nuovi impianti di produzione.

La crescita dimensionale, delle vendite e delle persone del Gruppo, ha portato all’ampliamento del Davines Group Village di Parma: nel 2021 sono stati acquisiti nuovi spazi adiacenti al Village, per un totale di 6800mq e nel 2024 è stato inaugurato il Davines West Village che occupa una parte di questi nuovi spazi, circa 1.000 mq, che sono stati dedicati a nuovi uffici del dipartimento Innovation & Technology, alla logistica internazionale, a un Test Space Skincare e che comprendono spazi ricreativi e nuove sale riunioni. I restanti 5.800 mq dell’area saranno destinati all’ampliamento dello stabilimento produttivo, in particolare alle attività di confezionamento.

Sempre nel 2024 è stata potenziata la capacità produttiva di shampoo e balsami grazie a due nuovi macchinari di produzione, rispettivamente da 10.000 litri (P10T) e 1.000 litri (P18A). Si tratta di macchinari innovativi e di ultima generazione che migliorano anche le performance di sostenibilità dello stabilimento: grazie al riutilizzo dell’acqua di raffreddamento e a un sistema di pulizia ad alta pressione, garantiscono un notevole risparmio dell’acqua osmotizzata utilizzata nei cicli di lavaggio.

Nel 2024 sono i 1000 collaboratori di Davines Group nelle sue otto sedi in Italia, Europa, USA e Cina, 100 in più rispetto al 2023 Il Gruppo Davines a fine 2024 contava oltre 1000 collaboratori a livello globale, 100 in più rispetto al 2023 (in crescita di oltre il 13%), con un’età media di 40 e una componente femminile che supera il 50%. L’approccio rigenerativo del nuovo programma di sostenibilità al 2030: diminuire l’impatto ambientale mentre il business cresce A settembre 2024 il Presidente Davide Bollati ha lanciato alla Climate Week di New York l’ambizioso programma di sostenibilità ambientale al 2030 “Davines Group towards Planet Regeneration”.

La nuova strategia si fonda sul principio del disaccoppiamento: separare l’impatto ambientale dell’azienda dalla crescita del business. Al centro ci sono obiettivi quantificabili mirati a contrastare il cambiamento climatico e basati su quattro “pilastri”: decarbonizzazione, circolarità, biodiversità e acqua. Tra gli obiettivi principali al 2030 c’è la riduzione del 55% le emissioni di gas a effetto serra per ogni kg di prodotto sfuso (bulk) rispetto al 2022, l’impianto di un sistema agricoltaico in EROC (European Regenerative Organic Center) in grado di soddisfare il fabbisogno energetico del Village e dello Stabilimento, e l’utilizzo nelle formule di almeno 80 ingredienti provenienti da agricoltura biologica rigenerativa entro il 2030.

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