Rinnovabili • Piano d'azione per le materie prime critiche

UE: presentato il Piano d’azione per le materie prime critiche

Dalla nuova alleanza industriale ai criteri di criteri di finanziamento sostenibili per il settore estrattivo: così Bruxelles si prepara a tagliare dipendenza europea dall'estero in materia di risorse primarie

materie prime critiche
Maroš Šefčovič e Thierry Breton. Foto di Xavier Lejeune – European Union, 2020

Dieci azioni europee per migliorare l’approvvigionamento di materie prime critiche

(Rinnovabili.it) – “L’Europa ha bisogno di diverse materie prime critiche per guidare la transizione verde e digitale e rimanere il primo continente industriale a livello mondiale. Non possiamo permetterci di dipendere completamente da paesi terzi o addirittura da un unico paese, come nel caso di alcune terre rare”. Con queste parole il commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton, a presento stamane il nuovo Piano comunitario dedicato alle cosiddette “Critical Raw Materials”, risorse essenziali sul fronte economico ma caratterizzate da rischi d’approvvigionamento.

Dal 2011 l’esecutivo UE pubblica ogni tre anni l’elenco di queste materie prime con l’obiettivo di affrontare di volta in volta le sfide legate all’accesso. Oggi, tuttavia, Bruxelles presenta un piano d’azione articolato e a lungo termine per guardare al futuro, con il preciso obiettivo di recidere la sua attuale dipendenza da singole società o Paesi terzi. Paesi come la Cina da cui dipende il 98% della fornitura di Terre rare, la Turchia da cui arriva il 98% del borato e il Sud Africa che fornisce il 71% del fabbisogno UE di platino.

Si tratta di una mossa essenziale ai fine della transizione ecologia e del nuovo Green deal europeo. Molti dei materiali necessari per costruire turbine eoliche, fotovoltaico, auto elettriche, fuel cell o batterie sono, infatti, risorse critiche richieste a livello mondiale. Non avere accesso a questi materiali o dipendere eccessivamente da singoli fornitori – spiega la Commissione UE – “danneggerebbe la capacità dell’Europa di diventare un leader industriale in queste tecnologie”.

In questo senso, il nuovo Piano d’azione per le materie prime critiche esamina le sfide attuali e future proponendo strategie per diversificare l’approvvigionamento da fonti primarie e secondarie, incrementandone la sostenibilità ambientale e sociale, e per migliorare l’efficienza delle risorse e la circolarità.

Nel dettaglio il Piano prevede 10 grandi azioni da mettere in pratica da oggi fino al 2025.

AzioneTempisticaAttori
1. Lanciare un’Alleanza europea per le materie prime guidata dall’industria, inizialmente dedicata a terre rare e dei magneti, e quindi alle altre materie primeTerzo trimestre 2020Industria, Commissione, investitori, BEI, parti interessate, Stati membri, regioni
2. Sviluppare criteri di finanziamento sostenibili per i settori minerario, estrattivo e di trasformazione negli Atti delegatiEntro la fine del 2021Piattaforma di finanziamento sostenibile, Commissione
3. Avviare la ricerca e l’innovazione sulle materie prime critiche nel campo della lavorazione dei rifiuti e dei materiali avanzati, utilizzando Orizzonte Europa, il Fondo europeo di sviluppo regionale e programmi nazionali di R&I2021Commissione, regioni degli Stati membri, Comunità di R&I

4. Mappare il potenziale approvvigionamento di materie prime secondarie critiche dalle scorte e dai rifiuti dell’UE, identificando progetti di recupero fattibili
Entro il 2022Commissione, EIT Raw Materials

5. Identificare i progetti di estrazione e trasformazione, le esigenze di investimento e le relative opportunità di finanziamento per le materie prime critiche nell’UE, con priorità per le regioni carbonifere
Operativo entro il 2025Commissione, Stati membri, regioni, parti interessate
6. Sviluppare competenze e capacità nelle tecnologie minerarie, estrattive e di trasformazione nelle regioni in transizioneDal 2022 in poiCommissione, industria, sindacati, Stati membri e regioni

7. Distribuire programmi di osservazione della Terra e telerilevamento per l’esplorazione delle risorse, le operazioni e la gestione ambientali post-estrazione
Commissione, industria

8. Sviluppare progetti di R&I per lo sfruttamento e la lavorazione di materie prime critiche con l’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali
A partire dal 2021Commissione, comunità R&I

9. Sviluppare partenariati internazionali strategici e finanziamenti associati per garantire una fornitura diversificata di materie prime critiche sostenibili, anche attraverso condizioni commerciali e di investimento non distorte, a partire da partenariati pilota con il Canada, i paesi interessati in Africa e il vicinato dell’UE
2021Commissione, Stati membri, industria e controparti di paesi terzi
10. Promuovere pratiche minerarie responsabili per materie prime critiche attraverso il quadro normativo dell’UE e la relativa cooperazione internazionaleProposte nel 2020-2021Commissione, Stati membri, industria, organizzazioni della società civile

“Un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime è condizione essenziale per un’economia resiliente”, ha dichiarato Maroš Šefčovič, Vicepresidente per le Relazioni interistituzionali. “Solo per le batterie delle automobili elettriche e lo stoccaggio dell’energia, il fabbisogno di litio in Europa aumenterà fino a 18 volte entro il 2030 e fino a 60 volte entro il 2050. Come emerge dal nostro studio prospettico, non possiamo permetterci di sostituire l’attuale dipendenza dai combustibili fossili con la dipendenza dalle materie prime critiche”.

Quarto elenco di materie prime critiche per l’UE del 2020

Il Piano d’azione è stato accompagnato anche dalla pubblicazione della nuova lista dei Critical Raw Materials. L’elenco UE 2020 contiene attualmente 30 materiali rispetto ai 14 inseriti nel 2011, quattro in più rispetto all’aggiornamento del 2017. Nel dettaglio, sono stati inseriti per la prima volta nell’elenco bauxite, litio, titanio e stronzio, mentre è stato rimosso l’elio. La Commissione europea promette però di continuare a monitorare l’elio, in considerazione della sua rilevanza per una serie di applicazioni digitali emergenti. Così come seguirà da vicino il nichel, in vista della crescita della domanda di accumulatori.

Materie prime critiche per il 2020
AntimonioAfnioFosforo
BariteTerre rare pesantiScandio
BerillioTerre rare leggereMetallo siliconico
BismutoIndioTantalio
BoratoMagnesioTungsteno
CobaltoGrafite naturaleVanadio
Carbone da cokeGomma naturaleBauxite
FluorsparNiobioLitio
GallioMetalli del gruppo del platinoTitanio
GermanioRoccia fosfaticaStronzio
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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.