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Carburante aereo sostenibile dalla lignina, per un SAF al 100%

Grazie ad una nuova ricerca statunitense, gli scarti delle piante possono divenire la fonte dei componenti aromatici dei SAF

Carburante aereo sostenibile lignina
Credits: NREL

Nuovo percorso per un carburante aereo sostenibile che non richiede l’aiuto del kerosene

(Rinnovabli.it) – Si chiamano i SAF e sono la più praticabile strategia di decarbonizzazione messa in campo dall’aviazione. Dietro alle tre lettere si nascondono le parole sustainable aviation fuels, ossia combustibili aerei sostenibili, miscele in grado di abbassare l’impronta di carbonio del settore in attesa di nuove tecnologie propulsive a zero emissioni.

Attualmente esistono 7 tipologie di biocarburanti (solo una di livello industriale) il cui uso, in miscela fino al 50% con kerosene fossile, è stato approvato e soddisfa i requisiti richiesti dagli standard tecnici dell’aviazione. Ma l’obiettivo del comparto è da sempre portare la quota al 100%. Un obiettivo che potrebbe essere più facile da raggiungere grazie alla ricerca condotta dal National Renewable Energy Laboratory (NREL), dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) e dalla Washington State University. Gli scienziati riferiscono infatti di aver utilizzato la lignina – il polimero organico che conferisce rigidità alle cellule vegetali – come strumento per un carburante aereo sostenibile al 100%.

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Come si produce SAF dalla lignina?

Il carburante jet è una miscela di diverse molecole di idrocarburi, inclusi aromatici e cicloalcani. Le attuali tecnologie industriali per la produzione di SAF non riescono a dotare i biocarburanti anche delle essenziali molecole aromatiche, rendendo obbligatoria la miscelazione con combustibili idrocarburici convenzionali. “Essendo la più grande fonte di aromatici rinnovabili in natura, la lignina potrebbe essere la risposta per ottenere un carburante per aerei completo a base biologica“, scrive il NREL in una nota stampa. Ottenere tali composti è risultato da sempre un processo difficile. Per saltare l’ostacolo, il team ha messo a punto un processo catalitico continuo a due stadi utilizzando carburo di molibdeno per deossigenare la lignina in idrocarburi aromatici. “Sono stati tentati altri processi per ridurre il contenuto di ossigeno, ma i catalizzatori coinvolti richiedono costosi metalli nobili e si sono rivelati a bassa resa”. 

I test sulle proprietà del carburante hanno mostrato che i composti aromatici derivati dalla lignina hanno probabilmente anche dei vantaggi in termini prestazionali rispetto ai composti aromatici del carburante jet convenzionale. I risultati del levarono sono stati pubblicati sulla rivista Joule (testo in inglese).

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.