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Cargo Sous Terrain: la “metropolita merci” della Svizzera debutterà nel 2031

Pianificate le prime 10 fermate e 70 km di tunnel sotterranei. Il 15 luglio entrerà in vigore la legge che istituisce il quadro giuridico per la realizzazione

Cargo Sous Terrain
Credits: Cargo Sous Terrain

(Rinnovabili.it) – Pronto il quadro normativo di riferimento, pronta la tecnologia e un primo piano di sviluppo. Cargo Sous Terrain (CST) ha già posto le basi per passare dalla carta alla realtà. Parliamo dell’ambizioso progetto svizzero per la realizzazione di un sistema di trasporto sotterraneo ed autonomo. Una sorta di “metropolitana merci” che attraversi il Paese in maniera “invisibile” e a zero emissioni, alleggerendo il traffico stradale.

L’iniziativa è stata presenta per la prima volta nel 2016 con un piano ambizioso: realizzare una rete di 500 chilometri tra San Gallo nel nord-est del paese a Ginevra, con diramazioni a Basilea, Lucerna e Thun. La partenza dei lavori arriva ora, dopo l’approvazione della legge federale sul trasporto merci sotterrano, ma con un obiettivo iniziale più contenuto. Dieci fermate e 70 km di tunnel, da mettere in funzione a partire del 2031

Cargo Sous Terrain, come funziona?

Cargo Sous Terrain ricorda molto il progetto Hyperloop-TT Hyperport ma insiste su dimensioni e velocità decisamente più realizzabili. Il sistema prevede l’impiego di tunnel di 6 metri di diametro, divisi in tre corsie alimentate a induzione. Sui binari viaggeranno piccoli pod autonomi ad una velocità di circa 30 km/h. Queste unità saranno abbastanza grandi da contenere un pallet o due e presenteranno anche un’opzione refrigerata per il trasporto di prodotti freschi. 

L’accesso alla rete di Cargo Sous Terrain avverrà tramite hub di superficie, che consentiranno il carico e lo scarico dei veicoli e il trasporto delle merci ai pod tramite montacarichi verticali. “Nella fase attuale, il CST sta studiando il collocamento più adatto degli hub lungo il primo tratto di linea da Härkingen all’aeroporto di Zurigo. In tutte queste località il CST sta verificando i collegamenti di trasporto ed effettuando indagini geologiche. L’obiettivo è un’attenta integrazione nel paesaggio e nelle aree edificate”, si legge nella nota stampa del progetto.

Il costo stimato per per questa fase pilota è per ora di 3 miliardi di dollari, che salirebbero a 35 miliardi una volta realizzati tutti e 500 i km di tunnel.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.