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Giornata Mondiale della Bicicletta, si celebra il simbolo della sostenibilità

Le Nazioni Unite hanno scelto il 3 giugno per celebrare la bicicletta come come simbolo di progresso umano sostenibile. In Italia cresce l'uso delle ruote, mentre il governo di prepara a destinare 0,6 miliardi a oltre 1800km di piste ciclabili.

Giornata Mondiale della Bicicletta
Foto di Engin Akyurt da Pixabay

 Ogni 3 giugno si festeggia la Giornata Mondiale della Bicicletta

(Rinnovabili.it) – È semplice da utilizzare, economica e rispettosa dell’ambiente. Ma soprattutto è uno dei simboli indiscussi della sostenibilità in tema di trasporto e di progresso umano. Per questo motivo le Nazioni Unite hanno deciso dedicare alle due ruote più antiche del mondo un evento ad hoc. Parliamo della Giornata mondiale della Bicicletta (World Bicycle Day), appuntamento annuale che richiama l’attenzione sui vantaggi legati al suo impiego quotidiano. “La bici contribuisce a un’aria più pulita […] rendendo l’istruzione, l’assistenza sanitaria e altri servizi sociali più accessibili alle popolazioni più vulnerabili”, spiega l’ONU sul proprio sito web. “Un sistema di trasporto sostenibile in grado di promuovere la crescita economica, ridurre le disuguaglianze e rafforzare la lotta ai cambiamenti climatici, è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile”.

E se oggi il mondo celebra il trasporto a pedali, il merito è di un sociologo polacco: il professor Leszek Sibilski. Tre anni fa Sibilski, con la sua classe di sociologia, ha avviato un progetto accademico per esplorare il ruolo delle biciclette nello sviluppo. L’iniziativa si è trasformata in un massiccio processo civile, sostenuto dall’iniziativa Mobilità sostenibile per tutti, affinché anche l’ONU ne riconoscesse l’importanza. Obiettivo raggiunto il 12 aprile del 2018, quando tutti i 193 Stati membri delle Nazioni Unite hanno adottato la risoluzione A / Res / 72/272, che dichiara 3 giugno come Giornata Mondiale della Bicicletta. 

L’atto definisce la bici, simbolo di trasporto sostenibile in grado di trasmettere un messaggio positivo. E sottolinea come la sinergia tra bicicletta e utente favorisca la creatività e l’impegno sociale, dando alle persone una consapevolezza immediata dell’ambiente locale, e riconoscendole un ruolo fondamentale nell’accesso all’istruzione.

I benefici della bicicletta

Le due ruote dolci comportano dei vantaggi concreti anche nella gestione della rapida urbanizzazione in corso, così nella lotta alla povertà e alla disuguaglianza sociale. Rappresenta una modalità economica, flessibile e individuale di trasporto senza la quale la maggior parte delle persone nei paesi a basso e medio reddito non sarebbe in grado di partecipare all’economia e alla comunità. O semplicemente di accedere ai servizi urbani.

Ma soprattutto la bicicletta aiuta a vivere meglio. È ormai comprovato che un’attività ciclistica regolare aumenti la salute cardiovascolare e la forza muscolare, migliori la mobilità articolare e la postura, diminuisca i livelli di stress e di ansia, rinforzi le ossa e la salute mentale. “I benefici per la salute di andare ogni giorno in bicicletta piuttosto che prendere un’auto per brevi viaggi superano i rischi di inalazione di inquinanti atmosferici“, spiega l’ONU. “L’esercizio quotidiano prolunga l’aspettativa di vita di circa 3,4 anni”.

A ciò si aggiungono diretti benefici per l’ambiente. Passando dall’auto ai pedali si risparmiano 150g di CO2 per chilometro. Ogni 7 km in bici si eviterà all’atmosfera l”emissione di 1 chilogrammo di CO2 rispetto alla stessa distanza percorsa su un veicolo diesel o a benzina.

La Giornata Mondiale della Bicicletta in Italia

“Il 3 giugno è la Giornata mondiale della bicicletta: si celebra il simbolo del trasporto sostenibile, un messaggio per promuovere la sostenibilità dei consumi e della produzione”, scrive oggi il Ministero della Transizione ecologica. “Un impegno a favore della mobilità sostenibile che in Italia” si sta concretizzando “con la misura del PNRR (M2C2 – Investimento 4.1)”. Il Piano ha previsto di destinare 0,6 miliardi di euro all’espansione della rete ciclabile nazionale. Per la precisone i fondi serviranno a realizzare 570 km di “piste ciclabili urbane” e 1250 km di “piste ciclabili turistiche”.

“Va anche sottolineato che […] sarà possibile realizzare entro il 2026, ben 5000 km di ciclovie urbane e 10mila km di ciclovie turistiche e collegamento extraurbano, in considerazione dei PUMS approvati, del Piano Nazionale Ciclovie Turistiche e della facile cantierabilità di infrastrutture leggere disseminate nelle città e nei territori”. Inoltre è attualmente all’esame delle amministrazioni statali il decreto attuativo del programma di finanziamento destinato a progetti per la creazione, il prolungamento, l’ammodernamento e la messa a norma di corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale e di piste ciclabili. Istituito dal celebre “DL Clima”, il provvedimento stanzia 40 milioni di euro per il finanziamento di progetti presentati dai comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti interessati dalle procedure di infrazione comunitaria sulla qualità.

Misure che dovrebbero essere accolte con entusiasmo dalla popolazione, soprattutto alla luce dei dati 2020 del mercato bici. Secondo Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) lo scorso anno il settore ha registrato un più 14% nelle vendite di bici tradizionali e addirittura un più 44% in quelle a pedalata assistita o elettriche. Complice il bonus bici il mercato nazionale ha superato la soglia dei 2 milioni di pezzi venduti. “Bisogna rivolgere lo sguardo alla prima metà degli anni ’90 – sottolinea l’Associazione – quando l’avvento del fenomeno mountain bike contribuì in modo significativo alla diffusione della bicicletta in Italia, per leggere dati simili”.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.