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Scooter a idrogeno? L’Istituto Fraunhofer testa la Powerpaste

Realizzato una pasta a base di idruro di magnesio solido che permette di immagazzinare l'idrogeno in maniera sicura e alimentare così i piccoli veicoli a fuel cell

scooter a idrogeno
La Powerpaste. Credits: © Fraunhofer IFAM

Cartucce usa e getta per fare il pieno agli scooter a idrogeno di domani

(Rinnovabili.it) – L’idrogeno è considerato da molti come la tecnologia di propulsione del futuro. I primi veicoli a fuel cell hanno già toccato l’asfalto, ma l’attenzione è quasi esclusivamente rivolta ad automobili e veicoli pesanti, come camion e autobus. In questo segmento, le due ruote hanno molto meno spazio e il perché è facilmente intuibile. Realizzare un motociclo o uno scooter a idrogeno richiede l’installazione sul mezzo di un serbatoio ad alta pressione. Una soluzione decisamente poco pratica.

Una valida alternativa è quella studiata dall’IFAM del Fraunhofer, centro di ricerca specializzato in materiali avanzati. Qui un gruppo di scienziati ha realizzato POWERPASTE, una pasta a base di idruro di magnesio solido in grado di immagazzinare il vettore e rilasciarlo al momento del bisogno. “POWERPASTE immagazzina idrogeno sotto forma chimica a temperatura ambiente e pressione atmosferica”, spiega il dott. Marcus Vogt, ricercatore associato al Fraunhofer IFAM. E dal momento che il materiale inizia a decomporsi solo a temperature di circa 250°C, offre una soluzione sicura anche quando lo scooter a idrogeno è lasciato sotto il sole cocente per ore. 

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Inoltre – sottolinea l’istituto – fare il pieno è estremamente semplice. Invece di dirigersi alle stazione di rifornimento, i motociclisti potranno semplicemente sostituire una cartuccia vuota con una nuova e quindi riempire il serbatoio con acqua. Un’operazione semplice che può essere eseguita a casa o in strada. Quando l’acqua viene aggiunta, la reazione che ne consegue genera gas idrogeno in una quantità regolata dinamicamente rispetto alle effettive esigenze della cella a combustibile. Nel dettaglio, solo la metà dell’idrogeno proviene dalla speciale pasta; il resto viene dall’acqua aggiunta. 

“POWERPASTE ha quindi un’enorme densità di accumulo di energia”, afferma Vogt. “È sostanzialmente superiore a quella di un serbatoio ad alta pressione da 700 bar. E rispetto alle batterie, ha una densità di energia dieci volte superiore”. Il Fraunhofer IFAM sta attualmente costruendo un impianto di produzione per il POWERPASTE presso il Fraunhofer Project Center for Energy Storage and Systems ZESS. Questa nuova struttura, entrerà in funzione quest’anno producendo fino a quattro tonnellate di materiale l’anno. E non solo per per gli scooter a idrogeno.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.