La Francia stanzia 5 mln per realizzare 1000 km di strada solare

Il governo francese prepara il bando a sostegno dei primi progetti pilota di Wattway. La posa è semplice e i moduli resistono anche ai tir, ma l’efficienza convince poco

La Francia stanzia 5 mln per realizzare 1000 km di strada solare

 

(Rinnovabili.it) – Quando la Francia ha presentato al mondo la strada solare Wattway, il progetto è stato accolto con grandi entusiasmi ma anche forti scetticismi. “Come sarà possibile mantenere puliti questi moduli affinché non perdano di efficienza?” “Come possono garantire la giusta aderenza agli pneumatici?” Più di un lettore di Rinnovabili.it ci ha posto queste domande e, nonostante al momento non tutti gli interrogativi hanno trovato una risposta, c’è chi ripone una cieca fiducia in questa tecnologia: il governo francese. All’inizio dell’anno, il ministro all’Ecologia Segolene Royal aveva annunciato l’intenzione di realizzare almeno 1.000 km di questa “solar route” entro 5 anni. Ora la Royal è passata ai fatti presentando un nuovo pacchetto finanziario da 5 milioni di euro a sostegno dell’iniziativa.

I tre punti del programma francese per la strada solare

I fondi saranno distribuiti ai progetti di strade e parcheggi lastricati dal fotovoltaico Wattway, selezionati tramite bando prima della fine dell’anno. Si inizierà, si legge sul sito del Ministero dell’Ecologia, con progetti testati dapprima “su piccole zone a traffico limitato (da 20 a 50 mq) e strade di medie dimensioni (100 a 150 mq)” con traffico di mezzi pesanti; quindi si passerà alla sperimentazione su grandi superfici in condizioni reali di traffico e solo in un secondo momento si punterà alla realizzazione di 1000 chilometri di strada solare.

 

Come funzione Wattway?

Wattway è il risultato di cinque anni di ricerche svolte da Colas, azienda che opera nelle infrastrutture di trasporto, e l’Istituto Nazionale INES sull’energia solare. Combinando le tecniche oggi impiegate per la costruzione delle strade con quelle della produzione fotovoltaica, sono state realizzate delle piastrelle a base di silicio policristallino, molto sottili (pochi millimetri di spessore) e al tempo stesso molto resistenti. In queste celle il tradizionale vetro è stato sostituito da un substrato composto da resine e polimeri, sufficientemente trasparente per lasciar passare la luce del sole e forte abbastanza per sopportare il traffico pesante.

 

Questo “sandwich” composito è inoltre progettato per adattarsi alla dilatazione termica della carreggiata ed è trattato per fornire la stessa adesione dei rivestimenti stradali convenzionali. La strada solare viene semplicemente incollata su quella tradizionale (a patto però che non presenti buche o crepe) e resiste a qualsiasi condizione meteorologica avversa. Va però detto che non è tutto oro quello che luccica: i pannelli di Wattway presentano un’efficienza di conversione più bassa dei moduli fotovoltaici in silicio policristallino oggi sul  mercato a causa della loro istallazione piana. Inoltre, proprio per la sua posizione particolare, rischiano di sporcarsi più facilmente e diminuire le prestazioni in mancanza di un costante sistema di pulizia.

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1 commento

  1. a me non dispiace questa strada fotovoltaica la vedrei meglio se utilizzata per realizzare le piste ciclabili di gran lunga meno sollecitate e ombreggiate dal traffico continuo delle comuni strade e autostrade.
    detto questo direi che sarei più contento se invece di fare questa strada speciale che nel lungo periodo rischia pure di diventare pericolosa quando inizierà ad usurarsi (secondo me), sarei più contento se si puntasse sulla costruzione di vere e proprie tettoie fotovoltaiche che avrebbero la doppia funzione di creare energia pulita, di tenere la strada asciutta (quindi più sicura) quando piove e di fare ombra nei periodi più caldi.
    sto parlando di autostrade superstrade e strade provinciali dove lo spazio lo permette.
    Appositamente studiate inoltre potrebbero creare passaggi pedonali sopraelevati garantendone la sicurezza.

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