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AGRIcoltura100, sostenibilità e innovazione guidano le aziende agricole

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Foto Confagricoltura – Le prime tre aziende premiate

AGRIcoltura100 premia le aziende virtuose

Anche nel 2024 AGRIcoltura100 conferma che l’agricoltura italiana crede nella sostenibilità e ha premiato 11 aziende. Infatti, le aziende agricole più sostenibili sono quelle più innovative, che hanno un maggiore ritorno economico, che creano più lavoro: quindi investire nella sostenibilità conviene.

Il futuro dell’agricoltura italiana è nella sostenibilità

Quindi la sostenibilità si accompagna a interessanti risultati di business. «L’Italia è il paese che registra il maggior valore aggiunto delle produzioni di derivazione agricola. È da questo elemento che occorre porre le basi per la ripartenza del settore, programmando il futuro dell’agricoltura», ha affermato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

Un quadro che ben si colloca nel contesto della transizione ecologica e che identifica gli agricoltori come autentici custodi del territorio. Pertanto, il futuro sostenibile per la filiera agroalimentare non è un’utopia, ma una realtà già in essere.

AGRIcoltura100 premia l’agricoltura sostenibile

AGRIcoltura100 è il progetto di Reale Mutua e Confagricoltura che promuove l’agricoltura sostenibile. È partire dal presente con lo sguardo proiettato in avanti, come ha dichiarato a “Rinnovabili” Massimiliano Giansanti: «Guardiamo da sempre avanti e continuiamo in maniera convinta a sostenere che l’agricoltura sarà parte fondamentale rispetto ai grandi progetti della transizione energetica.

Non a caso, la prima azienda che è stata premiata oggi produce biogas. Siamo stati pionieri dello sviluppo delle energie rinnovabili verdi, dobbiamo continuare a decarbonizzare e l’agricoltura può farlo nelle sue molteplici attività: da una parte sequestro di carbonio, dall’altra capacità di produrre energia verde. Continueremo a lavorare in questa direzione».

L’impresa è una comunità di persone

Essere sostenibili non è solo il raggiungimento di un target, è un modello di azienda che ha importanti riflessi anche sul lavoro, come ha sottolineato la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone: «La sostenibilità ambientale non esiste se non è anche sociale. Per questo è importante che l’occupazione in agricoltura sia stabile e non solo stagionale, e soprattutto va sostenuta l’azienda che opta per il lavoro regolare.

L’impresa è una comunità di persone che si muove al centro delle dinamiche economiche; quella agricola, grazie alla qualità dei suoi prodotti, è ambasciatrice dell’Italia nel mondo».

Cresce l’interesse delle aziende per la sostenibilità

L’indagine è stata effettuata da Innovation Team, società del Gruppo Cerved. Il modello di misurazione della sostenibilità si basa su 260 variabili raccolte tramite questionari, raggruppate in quattro aree – sostenibilità ambientale (E), sostenibilità sociale (S), gestione del rischio e delle relazioni nel territorio e nella filiera (G), qualità dello sviluppo (D) – e 17 fattori di sostenibilità.

Questa quarta edizione mostra il crescente interesse delle imprese, che nel 2024 sono 3.132 (nel 2020 erano 1.850). Cresce anche il livello di sostenibilità delle imprese (55,3%), che la ritengono un elemento fondamentale o molto importante anche per la salute dei consumatori (85,7%).

L’impegno per l’ambiente è importante per il 76,3% delle imprese, come pure investire in innovazione (67,1%). Colpisce il valore attribuito al ruolo sociale dell’impresa nei confronti dei lavoratori e della comunità (65,8%) e per la valorizzazione della comunità locale (65,8%): segno di come si stia facendo strada una dimensione etica del lavoro.

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Con la sostenibilità crescono i risultati economici

Alla crescita della sostenibilità corrisponde la crescita dei risultati economici: il livello di produttività cresce del 40%, la redditività raddoppia, la quota di imprese che sperimentano una fase di crescita è tripla rispetto alle imprese a livello di sostenibilità base.

«La sostenibilità è un fattore chiave di successo, e un driver di competitività e crescita anche sul piano economico che le aziende dimostrano di presidiare in modo “multidimensionale”, tanto cioè nella sua componente ambientale quanto nelle ricadute positive sulla collettività e la gestione dei rischi», ha sottolineato Luca Filippone, direttore generale di Reale Group.

Certo, per alcuni la sostenibilità può avere costi difficili da sostenere, quando si deve fare fronte anche ai disastri causati dal cambiamento climatico. Per questo motivo è importante che ci sia una gradualità e soprattutto che ci siano dei sostegni per accompagnare le aziende.

L’agricoltura sia un asset strategico in Europa

A livello europeo, dopo tante proteste, si è sviluppata maggiore attenzione nei confronti di un asset strategico come l’agricoltura? Giansanti ha risposto a “Rinnovabili” che «le proteste si possono fare in piazza con i trattori oppure facendosi sentire nelle sedi istituzionali, come ha fatto Confagricoltura. Tutte hanno portato all’attenzione la necessità di vedere la strategicità dell’agricoltura, che oggi è al centro della visione di alcuni partiti europei.

Ieri abbiamo incontrato la candidata alla presidenza della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che ha ribadito quanto sia importante la centralità dell’agricoltura. Le abbiamo ricordato quali sono stati gli errori, di cui si deve tenere conto per costruire nuovi modelli vincenti, in grado di tutelare la sicurezza alimentare, la salute delle persone e quella del Pianeta.

Inoltre, la necessaria revisione della PAC dovrà portare a incrementare la produttività e la competitività e a stabilizzare i redditi degli agricoltori. Davanti a queste grandi sfide l’Europa deve rimanere unita».

Le aziende premiate da AGRIcoltura100

Le aziende premiate con il livello più elevato di sostenibilità a livello generale (ESGD) sono state:

  1. Società Agricola PezzaViva Nuova (Torre Santa Susanna, BR, Puglia). Attività: aziende miste.
  2. Società Agricola La Pandolfa Noelia Ricci (Predappio, FC, Emilia Romagna). Attività: Viticoltura.
  3. Società Agricola Col D’Orcia (Montalcino, SI, Toscana). Attività: Viticoltura.

Le menzioni speciali sono andate a:

  1. Fratelli Robiola Paolo e Lorenzo S.S. (Caluso, TO, Piemonte). Attività: aziende miste.
  2. Domenico Manca (Alghero, SS, Sardegna). Attività: Aziende miste.
  3. Santissima Annunziata (San Vincenzo, LI, Toscana). Attività: Olivicoltura.
  4. GROW-UP Impresa Sociale Agricola (Pinerolo, TO, Piemonte). Attività: Aziende miste.
  5. Fattoria Campoperi Società Agricola (Castellina in Chianti, SI, Toscana). Attività: Viticoltura.
  6. Tenuta di Montegiove Società Semplice (Montegabbione, TR, Umbria). Attività: Aziende miste.
  7. Società Agricola Principi di Porcia e Brugnera (Azzano Decimo, PN, Friuli Venezia Giulia). Attività: Aziende miste.
  8. Cooperativa Intercomunale Lavoratori Agricoli (Novellara, RE, Emilia-Romagna). Attività: Aziende miste
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About Author / Isabella Ceccarini

Lavora da più di trent’anni nel campo editoriale e giornalistico. Di formazione umanistica, è curiosa delle novità e affascinata dalla contaminazione tra saperi diversi. Non ama i confini mentali e geografici, è un’europeista sostenitrice dell’Italia, convinta che le sue grandi qualità – bellezza, arte, cultura, creatività – che il mondo ci invidia dovrebbero essere più apprezzate per primi dagli italiani. Promuove e sviluppa iniziative di comunicazione della scienza, di formazione giornalistica professionale e di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità, ricerca, innovazione e formazione, nuove tecnologie, economia circolare. Organizza e modera tavole rotonde per mettere a confronto opinioni diverse.